Poesie personali


Scritta da: matisse
in Poesie (Poesie personali)

La notte

Presto è arrivata la sera
il sole è calato dietro i colli
come un sipario al termine
di una commedia drammatica.
Un'usignolo canta il suo lamento,
dai vetri appannati si vedono
luci spegnersi,
per le strade qualche cane randagio
senza passato né futuro.
Tutt'intorno silenzio
e vuoto.
Ognuno sta solo, pensa e ripensa
si pente si adira
forse piange, poi prega.
È uno spettacolo triste
senza vita
siamo sempre più soli
sempre più tristi
in sintonia on questa lunga notte.
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    Scritta da: Ada Roggio
    in Poesie (Poesie personali)

    Rondine

    Una rondine
    volò in alto
    nei cieli
    divenne un aquila
    volava, volava,
    poi guardò in basso
    vide tutto ciò che le apparteneva continuare a vivere
    anche senza di lei,
    allora si lasciò cadere le ali
    e pia pian piano crollò al suolo
    la sua anima uscì da quel corpo che l'aveva intrappolata
    e volò
    su
    diventò libera.
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      Scritta da: Ada Roggio
      in Poesie (Poesie personali)

      Al mio Angelo

      Ma gli angeli esistono?... Angelo
      Chissà se è vero che esistono gli Angeli!...
      Io l'ho conosciuto,
      lungo il percorso della mia vita si è fermato lungo il mio cammino,
      dandomi una mano,
      io cadendo, egli mi ha porto la mano,
      facendomi rialzare,
      una mano sicura, ferma, decisa,
      consapevole che ero caduta li e non avrei avuto via di scampo
      Poi pian piano
      la risalita
      mano nella mano
      però una mano invisibile,
      si poneva, si pone,
      dinanzi a me in varie sembianze
      senza mai apparire
      lasciandomi vivere la mia vita
      ma guidandomi sulla retta via
      L'Angelo non è sempre presente,
      ma sa quando apparire
      è un Angelo
      e gli Angeli sono tutto questo.
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        Scritta da: Ada Roggio
        in Poesie (Poesie personali)

        Per le lunghe vie del camposanto

        Per le lunghe vie del camposanto.
        Quanti visi.
        Quanti conoscevo!
        Sembravano parlare dei loro affanni.
        Tutti a prodigarsi ad allestire la tomba del proprio caro.
        Un fiore la, un po' d'acqua qua.
        Un po' di lucido alla croce
        Poi pronti seduti a chiacchierare con il parente del vicino.
        Attraversando lungo quelle vie,
        si vi ho visto donne, uomini, bambini, di ogni età.
        Chi un parente lì non ce l'ha!
        Un saluto silenzioso.
        Un eterno riposo.
        Un crisantemo, a chi non ne ha.
        Dai, fai il segno della croce papà.
        Un eterno riposo.
        Pulita la coscienza per aver fatto una buona azione.
        Composta mercoledì 1 novembre 2006
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          Scritta da: Roberto Strati
          in Poesie (Poesie personali)

          Il Roseto

          Ho sempre adorato passeggiare nel parco,
          giocare con i passerotti che svolazzano tra i rami,
          ammirare l'eleganza regale dei cigni sull'acqua,
          perdermi dietro a bambini che gattonano sull'erba...
          La mia attenzione si posò su una rosa,
          bella e profumata,
          aveva i petali piccoli, d'un rosso acceso,
          con delle spine appuntite abilmente distribuite.
          Diventò per me un appuntamento quotidiano,
          dovevo vederla, assaporare il suo profumo,
          ricordare i gesti che compiva mia madre,
          fermare la luce che si posava su di essa.
          La gente prima si fermava, stupita,
          poi. Vedendomi accarezzare la rosa, mi derideva,
          infine, iniziò ad essere invidiosa dei gesti d'amore,
          con cui la nutrivo e lei cresceva sempre più rigogliosa...
          Un giorno, la trovai distrutta,
          giaceva squarciata, in terra, calpestata,
          i suoi petali sparsi, sembravano tante macchie di sangue,
          uccisa dall'odio degli uomini verso l'amore.
          La mia anima di vetro si frantumò
          ed i suoi pezzi ferirono il mio cuore,
          lacrime calde vergarono il mio volto,
          inzuppando la terra che divenne tutta rossa...
          In quel luogo è nato un roseto,
          vi sono rose di vari colori,
          tutte spruzzate di un caldo rosso carminio,
          il rosso del mio cuore...
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            Scritta da: matisse
            in Poesie (Poesie personali)

            Supplica a un fiore

            Non nascere fiore
            non vedi con quanti veleni
            è bagnata la terra
            non nascere, sarebbero pronti
            a calpestarti
            in questo mondo bacato.
            Ti strapperebbero con rabbia
            per buttarti lontano.
            Questo tu forse non lo sai
            è un campo di grano
            la pianta eletta e tu l'intruso.
            Non nascere, fiore,
            non faresti in tempo
            ad amare la pioggia
            a scaldarti al sole
            Nn nascono più fiori
            nel cuore degli uomini.
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              Scritta da: Roberto Strati
              in Poesie (Poesie personali)

              La terra delle aquile

              Cavalcando un arcobaleno,
              sono giunto nella tua terra
              e mi sono ritrovato davanti
              un paesaggio affascinante come te.
              Una terra aspra e verde al tempo stesso,
              fatta di montagne dalle cime aguzze,
              di boschi colorati d'un verde smeraldo,
              ove i raggi di luce che vi penetrano sembrano delle ferite.
              Il mare la bagna carezzandola con delicatezza,
              disegnando figure che paiono animarsi con le onde,
              i fiumi ed i ruscelli, che assomigliano alle vene di un corpo,
              irrorano la terra e, pare, discorrano con i ciottoli, rasserenandoli.
              Terra di donne decise ma eleganti,
              che sanno combattere con il cuore e la mente per degli ideali,
              quegli stesi ideali che la mia gente sta dimenticando,
              a cui s'aggrappano uomini taciturni, dai volti marcati.
              Terra di profumi e di odori forti,
              ove la vita dei campi scorre ancora placida
              e la quiete viene spezzata solo dal canto degli uccelli
              o da antiche danze, ballate con candida semplicità.
              Il vessillo ha il colore del sangue, della forza,
              ma anche delle rose che, come le donne di questa terra,
              hanno spine vigorose contro le insidie della vita,
              e del sole al tramonto, ove il mio sguardo si perde.
              Terra vicina eppure così distante,
              con il mare che unisce e divide,
              seguo il volo delle aquile,
              è il loro regno ed il mio cuore vorrebbe trattenersi...
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                Scritta da: Andrea Sargenti
                in Poesie (Poesie personali)

                Ascolto piano piano

                Ascolto parole
                dette piano piano,
                domando alla luna
                tutte le cose che non so.
                Viaggio in una vita
                che avrei voluto
                fatta a mia misura,
                ma la misura non vedo
                e quindi cerco.
                Rileggo
                i mie pensieri,
                mi convinco di pazzia
                quando l'amore
                giocando col mio cuore
                mi toglie anche l'ultimo respiro.
                Vorrei un solo istante,
                un istante vero,
                in cui tutto tace e la paura muore.
                Ascolto parole
                dette piano piano,
                le mie parole
                nascoste fra la nebbia.
                Domando ancora,
                cercando una risposta
                fra le sottili
                e fragili mie mani.
                Un'altra notte
                ancora fugge via.
                Io rimango qui,
                ancora ad aspettare.
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                  Scritta da: Andrea Sargenti
                  in Poesie (Poesie personali)
                  L'attimo che colgo,
                  l'attimo che perdo.
                  L'attimo non mio
                  che mai mi è appartenuto.
                  L'attimo venduto
                  per mille fantasie.
                  L'attimo improvviso
                  che m'ha scosso l'anima.

                  Mille attimi fa
                  vivevo un'emozione,
                  mille attimi dopo
                  ne carpivo l'illusione.

                  L'attimo nemico,
                  l'attimo bugiardo.
                  L'attimo d'amore
                  che vale un infinito,
                  l'attimo del cuore
                  che in un attimo
                  vive una vita intera.

                  Sono molti
                  e troppo pochi
                  gli attimi
                  che circondano
                  la vita.

                  Sono pochi
                  e poco veri
                  molti attimi
                  della mia vita.

                  Sono veri
                  e molto forti
                  gli attimi che ora vivo.
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                    Scritta da: Andrea Sargenti
                    in Poesie (Poesie personali)

                    Alibi

                    Mi ripeto le parole
                    che non voglio abbandonare,
                    eppure il sole
                    solo come allora
                    risplende uguale.
                    Chi sono io?
                    Domanda d'ogni giorno
                    e d'ogni tempo.
                    Forse un alibi
                    l'ho ritrovato
                    e bambino mi dimentico di questo vero.
                    Eppure sono io
                    e afferro il vento
                    come un pazzo,
                    confondo il vortice della vita
                    nei meandri delle mie passioni.
                    Chi sono io?
                    Guerriero d'altro luogo
                    e di altra vita.
                    Ma l'alibi non regge
                    e uomo
                    mi ricordo del domani,
                    che pur non mio
                    mi appartiene.
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