Amore, non vorrei mai lasciarti per un mio errore. So che il nostro tempo è poco; ma a volte non è la fiducia che io non ti vorrei dare, vorrei dedicare un po' del mio tempo so che tempo ancora dovrà passare. Per te capirmi, so che per me è anche difficile da spiegare so che mi manchi tanto da non starti dietro; so che un giorno mi capirai in tutto questo per noi due, io ci credo tanto che in questo preciso istante immagino il nostro futuro.
È così, ogni volta che sento di lei, non vorrei mai lasciarla, che ne leggo le frasi, descritte, e mi sento di esistere, appieno, la sua assenza reale, è un passaggio forzato al sognare, desiderio di poterla vivere, accanto, per sempre.
Non chiedetemi niente, non comprendo domande, ne contemplo risposte da darvi, le ho soltanto per me, hanno un unico suono, stesso significato, La mia stessa vita, la mia stessa vita.
Si, vita, proprio quella che sento iniziata, dal momento in cui l'ho incontrata, dal momento, che ha percorso i sentieri del dentro di me, dall'istante immediato in cui l'ho sentita.
È bellissima, bellissimo è esserle al fianco, ascoltarla, sognarne di nuovo a incontrarla, desiderarla, sentirsene attratti, avvinti, pervasi, mi copro della sua essenza, e cammino ovunque mi porti la strada.
Senza nessuna vergogna, nessuna paura, forte del mio sentire, anima in fiamme, cuore riempito di sangue, nascità in petto, lo sento, son nuovo, diverso, son quello che prima a guardare gli specchi, restava nascosto.
E lei è così, infinito sentire di essere, sempre diversa se stessa, trasmette, travolge perfino, trapassa il mio corpo, e ne restano macchie indelebili, come simboli marchiati a fuoco, io la sento, è con me, mi trascina all'inferno,
di quel tipo che ho sempre sognato, che ho sempre cercato.
E poi dirai che hai paura di me, ogni momento ti chiedi perché, passa il tempo della vita, puoi vederlo sulla pelle.
Tempo, più tempo, più tempo, ho bisogno di tempo per trovare il tempo di vivere.
Piccoli passi devo misurare, per ogni istante in cui devo sentire che Scorre vita, dentro me, ogni momento che c'è. Frammenti inutili devo raccogliere, pensieri fragili devo nascondere e, conservare, dentro me, per tutto il tempo che
passerà, non si ricorderà, se importanza non ha l'esistenza che è in me, forse, mi ignorerà.
Ruba al tempo(ruba al tempo), un secondo(un momento), un istante(in eterno), per l'eterno.
Non si può ingannare il tempo, il tempo va a tempo, puoi invertire il tuo contesto con cambi di tempo, ma in ogni secondo, per ogni frammento ti ritroverai a tempo.
Ruba al tempo(resta dentro), un secondo(sei compreso), un istante(nel tuo tempo), per l'eterno.
Non ricordo il mio passato, l'ho confuso con i sogni, quel che faccio, o che ho già fatto, non so neanche se l'ho fatto, quel che dico, quel che penso, può sembrare senza senso, buio, vuoto intorno a me, non riesco a non vedere
il dolore dentro, straordinaria sensazione, brucio dall'interno, sto godendo del mio male, soffocare voglio ogni libera emozione, prima d'impazzire, devo solo ricordare.
Difficoltà di rimettere in ordine ogni pensiero, ogni mia distrazione, se guardo intorno per trovare un ricordo non...
riesco a riconoscere ogni mia depravazione, il piacere di nascondersi dentro ogni mia delusione, massacrare voglio quel barlume di ragione, nasce ancora dal silenzio
il dolore dentro, straordinaria sensazione, brucio nel profondo, la mia vita muore.
Il tormento della ragione, la follia è la soluzione, esistenza condizionata dal passato dimenticato.
Non capisco i miei pensieri, li confondo coi colori, rosso come il cielo ma il mio mondo è solo nero, ho giocato la mia vita per un solo desiderio, datemi tempo, datemi tempo, voglio capire, voglio sentire
il dolore dentro, straordinaria sensazione, brucio dall'interno, non mi posso più fermare, continuare voglio a distruggermi la vita, prima di morire, devo solo ricordare.
Il tormento per la ragione, la follia è l'assoluzione, esistenza condizionata dal passato dimenticato. Razionale confusione, la discesa nell'illusione, devo solo ricordare, ricordare...
Pagine, dolori e sguardi immaginari di una mano che forse si muove di una bocca che forse sorride. Ecco il dolore, ecco le lacrime. Mali che ti colpiscono e ti conducono a soffrire fino all'ultiro respiro, occhi che guardano lontano verso un'unico pensiero. Sono passati minuti di intense parole di soffocanti occhiate rivolte a chi soffriva, è restato qualcosa nel cuore di ogni persona forse una stessa domanda"Perché proprio a me, perché!"
Un cipresso piange, per un bimbo che non c'è più. Il vento ulula, per calmare il suo dolore. L'acqua da una fontana gocciola, singhiozzando. La luna triste splende per illuminare il posto ora occupato dal bimbo. Le stelle s'alzano per cantare una ninna nanna per rallegare il bimbo, affinché dorma. Mentre fuori la vita continua inesorabile e dimentica la parola fine.
Quella brezza che ti scompiglia i capelli, sembra una carezza. Chiudi gli occhi, pesanti e tristi e cerchi la pace, ma la massa di pensieri in guerra confonde la mente. Bello sarebbe, spazzarli via nel vento e ricominciare, con l'anima pulita e un cuore più leggero un nuovo giorno, forse ritrovando un sorriso quasi dimenticato. Stavolta avere gli occhi lucidi non di lacrime, ma di speranza.