Vita, di una madre. Sì io Non sapevo più, se credere, o no... Mi avvolgevano le fiamme della Vita Credere!... In quale Dio!... Un raggio di sole attraversò il cuore di quelle ali di angelo, ad uno, ad uno, ad uno. Giunsero a me Accarezzai i loro capelli come se fosse la prima volta Li abbracciai, stretti, stretti, come se fosse la prima volta. Li guardavo cresciuti e li ammiravo come se fosse la prima volta. Quanto tempo, quanto di quanto e quanto ancora Cancello il silenzio, e ritorna il sereno Rimettiamo le nostre vite al proprio posto Vita.
In cielo una stella parla del nostro incontro Ha radunato tante stelle, le ha messe al cospetto, del calore, che hanno sprigionato le nostre vite. Amore non so!... Ma qualcosa è nato. Il tempo, sarà il padrone della verità C'è qualcosa che non va!... È una strana verità. Mista di intrecci di parole. Piccole frasi dette a metà. Ma per me, a questa età... L'amore che senso ha! Un equilibrio instabile, quello mio Credere nell'amore! In quale Dio! Sto sbagliando!, a modo mio, è un treno che non fa più fermate, corrono le lancette dell'orologio, il tempo padrone del tempo di questo momento dove sto andando, cosa sento... chi sono io!... So solo che non credevo più e ora ci sei tu.
Ti aspetto, qui. Poi non mi hai parlato più il mio tempo si è fermato a quell'istante e quelle parole a lungo ho sentito nelle orecchie trapanarmi il cervello vite di metallo a tormento una promessa non mantenuta un lampione che fissa luce, fredda alla notte lo sguardo al selciato, al portone di casa ed il buio, quanto buio non riesco ad aprirlo con le mani. A volte sbatto contro le pareti le dita temerarie cercano ancora il tuo volto da accarezzare. Logore attese di niente Mai più, mi ripetono le strade sotto i passi impazziti i mobili di casa, quell'orologio che tonfa in un vuoto assoluto. Vorrei dire basta anche io, come te fermare questo pensiero è danno per gli uomini, tortura tremenda. Secchi specchi riflettono immagine sbiadita i nostri sogni smunti. Con te il tempo si è fermato, amore. Ed io non ritrovo te, non ritrovo neppure me Ti aspetto, qui. Non passi.
Giacomo nel ricordo del tuo dolce sorriso, che la tua breve vita non ha saputo tenere stretto. Ti ho nel mio cuore... come se fossi ancora su questa terra È invece ti trovo in questo prato verde pieno di silenzio, io so che non ci sarà un altro sorriso che mi riporti a vivere la mia vita. La vita che io pensavo fosse vita mi ha portato davanti alla tua fredda assenza, questa foto che ho tra le mie mani, fredda mi porta a pensare a tutto ciò che ho vissuto con te. Tu non sei più qua con me a viverla mi manchi, Dio sa come il pensiero sia legato alla tua assenza. Ora sono io a dirti che io ti voglio bene il mio sorriso spento tornerà a scaldare la mia vita...
Era l'occhio rivolto al cielo infinito del cigno che si libra nel vento, il nutrimento della terra rapito dall'albero che nasce sul cemento. Era cielo che bagnava i nostri capi senza velo, ed era terra, immobile sino alla scossa che verrà... Scende quell'angelo alato dal suo regno sfiora uomini e polvere colmo di sdegno... ratto si muta ed ecco il rapace, ed era cielo, l'artiglio proteso di chi non ha pace, ed era terra, l'occhio e l'animo nero di pece, ed era aria, la piuma e l'ala nella sua fece, e divenne sangue! Nulla dall'occhio di bestia si distingue: lo schianto e ancora il becco che picchia sporco di rubino, "non importa quel che segue! ", ancora... e l'amata terra si macchia... Quella linfa... la forza di chi non è solo ora il sole che strascica raggi e tramonta quella linfa... la forza nel volo ora il lago del crepuscolo in cui affonda.
Vola nella terra Ripudia il cielo Respira sangue Nelle sue vene scorre aria
Ma di nuovo bruceranno le ceneri della fenice... "Fiamme purificatrici abbattetevi sulla chimera, dilaniate le prigioni dell'essere infelice!" ali di nuovo ardore, e niente sarà più com'era.
Ciò che vuoi te lo do col mio amore, una spalla sulla quale aggrapparti, una mano che tiene la tua, una lacrima se vuoi piangere o un sorriso se vuoi ridere, tutto il mio tempo per ascoltarti se vuoi sfogarti, se vuoi giocare, se vuoi discutere o litigare. Vuoi partire? Dove vogliamo andare? Non c'è denaro per viaggiare ma chi se ne frega, ci vogliamo bene. Ho un forte abbraccio per te ogni qualvolta ti senti insicura e sarà facile, insieme, sconfiggere la paura. Ma ormai è finita ci dividiamo, un bacio, una carezza e ti tengo la mano, ci siamo amati in ogni momento ed averti incontrato è stato il giorno più bello della mia vita!
All'inizio ci pensavo, ed era una follìa! Credevo di aver risolto perché ormai non c'era più e farsene una ragione era la soluzione, non obbligatoria ma necessaria. Poi il tempo risveglia il ricordo e i sogni lanciano il sasso nello stagno del pensiero. Piccole onde lentamente si muovono verso riva, la raggiungeranno mai? Li finiscono e nessuna torna indietro, ma ormai il sasso è nel fondo. Lo stagno è tornato piatto ed il sogno svanisce lasciandomi irrisolti molti pensieri e l'uica ragione di essere, ora per me, è la follìa perché è la sola cosa che mi aiuta a sognare chi ormai non c'è più e vorréi raggiungere semplicemente lanciando un sasso.
Sento che è giunto il momento, è l'ora di partire, ed i grandi spazi che mi circondano sussurrano,parlano di libertà.
Con tutti quei colori che gridano gioia al cuore ed il vento che mi accarezzerà, so che una vita viaggiando ci sarà.
Non finisce e va sempre avanti incontro al sole che brucia sulla pelle, in alto sui monti e poi giù verso il mare abbraccio il mondo e continuo a respirare.
Un grido sull'immenso che ho avanti agli occhi un passo avanti ed un tuffo nella gioia poi mi fermo ammirando il tramonto e aspetto l'alba,quella nuova,per partire.
Non finisce e va sempre avanti incontro al sole che brucia sulla pelle, e dal mare salgo in cima ai monti abbraccio il mondo e continuo a respirare.
Ogni giorno giungerà il momento, scatterà l'ora di partire, e circondato da immensi spazi continuerò ad ascoltar la libertà.
Cos'è L'odio? All'inizio ci pensavo ma era una follìa!
Poi ho visto la morte e chi la recava e allora ho pensato che era pura follìa, quindi Odio.
È pura follìa pensare all'Odio è un sentimento incomprensibile come incomprensibile è la mente di chi odia
La pagina dove sto scrivendo è bianca, l'inchiostro che sto usando è nero, scrivo di giorno perché c'è luce e poso la penna di notte perché cala il buio, vado a dormire. Mi piace il mare nel caldo d'estate ma anche i monti nel freddo d'inverno...
potrei dirne mille per capire che ogni cosa diritta ha un suo rovescio, una faccia ed il suo stesso contrario e devono imparare a convivere perché tutte e due devono tenere fermo al centro l'ago della bilancia della vita,
amore odio vita
L'Odio è solo il contrario dell'Amore ed anche esso può diventar follìa, Teniamoci questi sentimenti senza farci troppe domande sul perché della loro esistenza, è un mistero, il mistero della vita.