Se un giorno non potrò pronunciare il tuo nome Sarà perché sono diventato muto. Se non riconoscerò il tuo volto Sarà perché sono diventato cieco Se non sentirò la tua voce Sarà perché sono diventato sordo Ma anche se muto, cieco e sordo Il mio cuore si accorgerà di te Parlerà, ascolterà e vedrà E sentirai l'amore sgorgare Come una sorgente d'acqua pura Diverrà un ruscello, un torrente e poi un fiume Che strariperà nel mare immenso Come il mio amore.
Un giorno mi hai chiesto perché ti amo Ti amo per la luce che ha trafitto il buio Per il calore del tuo corpo Ti amo per il mare in tempesta Che hai portato dentro di me Per la pace di un tramonto incantato Che ho inventato per te Per la dolcezza della tua bocca Ti amo per ogni parola Per ogni sorriso, per ogni dolore Che mi hai donato E ti amo per le notti che non ho dormito Ti amo per le lacrime che ho versato Ti amo perché non so fare altro Che amare te.
Scrivo per te... parole nere di pece, bollenti dentro al cuore, parole rosse di lava, incandescenti in viso, parole viola di terra, abbarbicate al seno. Scrivo per te... la nera bestia del risentimento assale, la ferula nefasta del ricordo travolge, il cieco ragno dell'indifferenza ghermisce l'anima. Scrivo per te... e cerco avidamente alla mia fonte d'oro e d'argento, parole sfrigolanti sul rosso e nero fuoco. Rugiadosa una goccia di poesia svapora nell'aria dicembrina. Scrivo per te... per te che hai rotto il ponte sopra il fiume, nessun legame ormai tra sponda e sponda, priva di me, la tua è non vita, amore.