Poesie personali


Scritta da: Rosanna Tafanelli
in Poesie (Poesie personali)

Il giardino

Muri di pietra, di ferro e di vetro,
un recinto intorno al mio cuore.
Un profondo silenzio regnava:
tu eri pioggia, io terra.

Fili di luce d'oro, di rosso e azzurro
su di me immota, assorta, ignara.
Un segreto profumo saliva:
tu eri farfalla, io fiore.

Sogni inseguiti, di giorni, di mesi e di anni,
riflessi sul fondo dell'anima.
Una dolce fiducia sorgeva:
tu eri sorriso, io amore.

Muri di luce, di musica, di sogni,
un incanto intorno al mio cuore.
Un dolce abbraccio nasceva:
Tu eri farfalla, io fiore.
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    Scritta da: Rosanna Tafanelli
    in Poesie (Poesie personali)

    Il faiallo

    Quel giorno ti ricordi, amore mio?
    La corsa sulla moto senza fiato,
    la carezza del vento sul tuo viso, gli alberi fugaci accanto a noi.

    La cima del Faiallo contro il cielo,
    timidi fiori lilla nel seccume,
    i dirupi scoscesi e le vallate
    e la piccola chiesa silenziosa.

    Quel giorno era perfetto per l'amore
    e tu, occhi splendenti,
    sollevato lo sguardo su di me
    hai risposto al mio invito sorridendo.

    La moto riportava a sera il sogno
    giù verso casa, noi due abbracciati
    ed il monte scuriva all'orizzonte:
    te lo ricordi amore mio quel giorno?
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      Scritta da: Rosanna Tafanelli
      in Poesie (Poesie personali)

      Fuoco

      Ascolto assorta: musica del fuoco,
      schiocca, scoppietta, frulla nel camino,
      e osservo sfavillanti le scintille
      divincolarsi dalle braci ardenti.

      Brilla il pensiero mio intensamente
      di parole splendenti e luce viva,
      guizzanti lampi illuminano i muri,
      fantasmi insonni parlano di te.

      Arde la fiamma e lingue incandescenti
      consumano la notte, poco a poco;
      ormai rischiara l'alba, io ti aspetto,
      l'attesa brucia immemore con me.
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        Scritta da: Rosanna Tafanelli
        in Poesie (Poesie personali)

        Bimbi

        Un, torna dolce mio amico...
        due, dammi svelto la mano...
        tre, vieni ancora a giocare...
        stella! Con me.

        Un... dalle brume del tempo,
        due... la tua voce sorride,
        tre... sento che sei vicino,
        stella! A me.

        Un... il tuo volto bambino,
        due... le mie mani sottili,
        tre siamo insieme felici,
        stella! Io e te.

        Torna dolce mio amico...
        dalle brume del tempo...
        vieni ancora a giocare...
        con me!
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          Scritta da: Rosanna Tafanelli
          in Poesie (Poesie personali)

          Ares non-cane

          Ares, bianco amato compagno
          di giorni lieti e bui,
          il caso ti ha sottratto ai miei occhi,
          non al mio cuore!

          Sento di te il fiato corto
          di quando ritornavo,
          lungo viaggio o breve assenza,
          alitarmi sul viso, asciugare il mio pianto.

          Vedo ancora il tuo mantello scompigliato
          più della mia stessa chioma,
          dopo la corsa al bosco,
          a gareggiare col vento a perdifiato.

          Ricordo il ticchettìo delle tue zampe
          dietro la porta e lo sbuffare forte
          e l'abbraccio e la carezza che volevi
          più dell'acqua e del cibo dalla mano.

          Amico mio, più che umano,
          il sogno di riaverti culla il sonno
          e di nuovo sei accucciato sui miei piedi,
          adorante, amichevole, fedele.
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            Scritta da: Rosanna Tafanelli
            in Poesie (Poesie personali)

            Mare

            Conosco il punto in cui non è più spiaggia,
            ma non è ancora mare, in pieno Agosto:
            linea ideale tra l'asciutto e l'acqua.
            Battigia ambrata di conchiglie e sassi,
            di sabbia fine e granchiolini bianchi,
            distesa lungo il margine d'azzurro.
            Il fuoco del tramonto già si tuffa
            nel blu profondo e spegne il proprio ardore,
            stemperando di rosa l'orizzonte.
            D'inverno pieno, il vento tumultuoso
            agita le onde e tempestosi flutti
            rumoreggianti irrompono sul lido.
            Tutto è travolto dalla spuma audace,
            che avvolge nel suo abbraccio e si ritira
            come una donna vinta dall'amore...
            Resta catrame e sassi, e stracci e tronchi
            bianchi come le ossa di un naufragio,
            con rami, braccia invano tese al cielo,
            ricerca di un soccorso mai arrivato.
            Mare d'inverno, solitario approdo,
            detriti e malinconici pensieri
            spazzati via dal vento tramontano
            lasciano posto al sogno dell'estate.
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              Scritta da: Rosanna Tafanelli
              in Poesie (Poesie personali)

              Dall'orizzonte al cuore

              Affacciata stasera alla finestra,
              mi immergo nella linea del tramonto,
              con la luna specchiata in fondo al mare,
              dall'orizzonte al cuore ti ripenso.

              Un petalo di rosa dentro a un libro
              ed un nastrino rosso tra le dita
              riportano i pensieri a giorni andati,
              dal cuore all'orizzonte ti ricerco.

              Ritmica l'onda lunga dei ricordi
              sciaborda dolcemente nella mente
              e tu torni presente nei miei occhi,
              dal cuore all'orizzonte ti rivedo.

              Di là dal tempo e dallo spazio noi
              abbiamo insieme un unico respiro,
              la nostra unione d'anime continua,
              dall'orizzonte al cuore ti ritrovo.
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                in Poesie (Poesie personali)

                È come

                È come fossi assorta in un pensiero,
                che non mi lascia neanche una giornata,
                è come se sedessi sul sentiero
                che porta alla mia stanza abbandonata.
                È un lume di coscienza che mi attira,
                un lieve vento di ricordi andati,
                come la luce di un lui che non t'ammira
                come i momenti più ponderati.
                Sola ristagna la paura mia
                Sola di fronte alla mia gente:
                vedere le tue rose eternamente
                non rode né sostanza né follia.
                Per questo è come un piano inconsistente,
                come lasciarmi sul ciglio della via.
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