Scritta da: Sir Jo Black
in Poesie (Poesie personali)
Mani tese
Non vedo,
nemmeno sento,
mani tese
intorno...
Non tendo più le mie,
ferite,
ricevono offese.
Nel buio,
lungo il fiume color petrolio,
cammino
con i pugni chiusi.
Solo...
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Non vedo,
nemmeno sento,
mani tese
intorno...
Non tendo più le mie,
ferite,
ricevono offese.
Nel buio,
lungo il fiume color petrolio,
cammino
con i pugni chiusi.
Solo...
Nel tempo
l'anima recita,
sempre più antico,
più lungo,
il suo rosario di dolore.
Ogni chicco,
seme secco di speranza,
lacrima che innaffia il nuovo.
Ci si sente perduti in mezzo a tutte le meraviglie e non che ci circondano,
non apparteniamo che ad un vento pazzo che ci contorce e disorienta
si rinforza e diventa violento,
e più lo è se ci aggrappiamo ad esso cercandone il senso.
Si può capire cosa siamo in grado di fare,
si può capire cosa si cela nel profondo della nostra mente
se si nasconde una via... una rivelazione.
Si può capire?
O ci chiameremmo pazzi?
Di certo non sono ne un poeta ne un filosofo...
ma ciò che conta non è forse il proposito?
Il mio è stato quello di scriverti queste cinque parole
che ti giuro mi arrivano dal profondo del mio cuore.
Non è facile, di certo sarà un'impresa difficile,
tuttavia non devi confonderlo con l'impossibile.
Ricorda che l'amore, come la vita, non è quello che ti riserva il destino,
ma è quello che tu ti costruisci piano piano sul tuo cammino
e tu puoi decidere se lasciar svanire questo forte sentimento
o se continuare e coltivarlo perché ci irrompe, ci invade ci travolge dentro.
Anche se tu non lo sai è questo l'amore:
il sentimento che non lasci svanire ma afferri e stringi più che puoi...
e forse credo che questo è quello che anche se difficilmente faremo noi!
Mistero
Nella Valle dei Misteri
C'era una volta il Mistero
Quel Mistero si trasforma in realtà Misteriosa...
Lai giovane donna di nome Misteriosa,si volto da un uomo Misterioso e gli disse;
"il suo fascino mi fa venire i brividi del Mistero"
Misteriosamente lui la guardo e disse;
"Mistero e la mia chiave del mio corpo
Se scopri il Mistero della mia mente così aprirai il Mistero del mio Cuore
e che vorrò donare nel futuro alla donna che desidero amare..."
Così lei affascinata dal Mistero dell'uomo Misterioso decise di farla diventare realtà.
Amore mio stasera non sarà come le altre
Anche i giorni che seguiranno avranno un po' di tristezza.
La vita e diventata vita quando conobbi te
E adesso?
Cosa rimane adesso?
Tanti giorni amari da mandare giù
La mia felicità e andata via con te
Ancora mi chiedo il perché ci siamo persi
Il perché di tanti silenzi
Il perché dovrò' pensare la mia vita senza te
Amore mio stasera non sarà come le altre.
Chi sono io?...
un piccolo e solitario astro
che timidamente si affaccia nell'immensità del firmamento...
... nulla più di un vago bagliore notturno
esile chiarore al primo accenno di alba
... eppur custode dei tuoi sogni più segreti
scrigno delle più ardenti speranze
che nel silenzio assordante della notte
sfiorano dolcemente le corde del mio cuore...
... ed io in un'eterna vibrazione... per te m'illumino d'immenso...
Cercami. Ed io ti troverò.
Chiamami. Ed io ti risponderò.
Scoprimi. Ed io ti mostrerò gli anfratti dell'anima.
Desiderami. Ed un pezzetto di cuore ti ruberò
Prendimi. E tua per sempre sarò...
Non sei la morte e neppure un sorriso;
voluttà ch'è impressa sulle tue labbra
e ordito lenocinio sul tuo viso
si contemperano oscuri sull'ambra
del tuo sassofono. Ora sogguardi algida
le trine del tuo davanzale e forse
le voci dello sferzante sinibbio
s'inflettono e s'addormentano leni
fra le tue dita. Ancora una tua vita
t'è sfuggita rapinosa e repenta...
e un incauto petalo s'adagia
pencolante d'ansia sopra il tuo cuore.
Un guardo tuo illumina l'aria e smorza
taciturno accanto ad una stupita
fata addormentata; dipoi, reclina,
sotto le tue ciglia i tuoi occhi tacciono
come, prospiciente l'aureo letto,
vanisce invigilato il tuo sassofono.
A te,
nostro miracolo
portatore di luce
alle nostre tenebrose vite.
A te,
che renderai felice
due persone
che lo meritano.
A te,
frutto di un amore
senza confini.
Così sei nato tu.
A te,
che sei ancora nella pancia,
ma spero tu senta
queste parole.
Nella mia stanza non so
Cosa scrivere,
non so se sarai maschio
o se sarai femmina.
Sappi che io ti amerò
Per ciò che sarai,
se un maschietto birichino
o una femminuccia col pannolino.
Sappi comunque
che ti accetteremo
nella nostra famiglia,
piccola meraviglia.
Spero che quando
sarai più grande
la mamma e il papà
ti leggeranno questa poesia
e che tu dica:
-Ancora, ancora-,
con le tue paroline
confuse.
Questo con la speranza
che da grande sarai
bravo e buono
con tutti,
e che ti ricordi di me.
L'alba ferisce
l'orizzonte
con i suoi artigli
di fuoco,
inondando
il cielo di rosa.
Il giorno rinasce,
la vita di sempre,
una goccia
nel mare
del presente.