in Poesie (Poesie personali)
A la réchèrche du temps perdu.
Tempo che inganna...
tempo che non aiuta.
Tempo che con il suo trascorrere inesorabilmente chiama ogni cosa con il tuo nome.
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Tempo che inganna...
tempo che non aiuta.
Tempo che con il suo trascorrere inesorabilmente chiama ogni cosa con il tuo nome.
Se hai dei dubbi
guarda il cielo:
le stelle ti daranno una risposta.
Se hai paura
guarda l'orizzonte:
vedrai lontano.
Se sei arrabbiato
guarda una vecchia foto:
ti ruberà un sorriso.
Se hai voglia di amare
non avere dubbi,
ne paura e non essere arrabbiato:
ama e basta.
Perché non mi capisci più
perché non mi ascolti, più
perché parli solo tu
perché non sei più tu
perché non sei felice per me
perché...
Quanti anni...
Eppure...
E'ancora così limpido il ricordo di quando le nostre piccole manine si incontravano per vivere
di ingenuità, di magia...
Quanti anni,
Eravamo cosi piccine,
ma nell animo così grandi da sapere che non ci saremmo mai separate,
che quelle manine sarebbero rimaste legate per sempre.
Quanti anni sorellina...
Già, ti ho sempre vista come tale:
La sorella che non ho mai avuto,
ma che ho conosciuto vivendo te.
Si sa, quando si vuole troppo bene ad una persona spesso si soffre.
Quante lacrime che ho versato,
quante...
Molte sono scese sul volto
del silenzio,
nessuno sapeva,
nessuno poteva capire
quanto tenevo a te,
nessuno poteva capire
perché stavo così.
L'ultima lacrima che ho perso non ha parlato, ha urlato!
Ha gridato talmente forte da arrivare fino al tuo cuore;
Un cuore che forse, fino ad allora,
non immaginava quanto davvero
tu fossi importante per me.
Forse non aveva mai ascoltato
così a fondo.
Forse aveva sottovalutato
l'idea che se mai avrei avuto una figlia l'avrei chiamata col tuo nome:
Francesca.
Il nome che ogni volta
che verrà pronunciato,
mi ricorderài nostri lunghi dialoghi
con gli occhi, in silenzio.
È bello quando ti accorgi
che qualcuno,
incrociando la tua strada,
(anche se per poco,
o per un attimo)
ti da qualcosa di sé e prende qualcosa di te...
Bussi alla tua porta,
e ti rivedi
vent'anni più vecchio,
con un bagaglio sulle spalle
di chi
ha combattuto mille battaglie.
Ora sorridi ai problemi,
che fino a ieri ti avrebbero messo in croce,
e ti accorgi di averne altri
a cui sorriderai tra vent'anni.
Ti emozioni,
quando guardi negli occhi tuo figlio,
ed un brivido ti sfiora la pelle, quando pensi agli occhi con cui ti guardava tuo padre.
Ed il sesso che fino a ieri cavalcavi come il più esperto fantino,
oggi si placa nella conquista di un amore che ti ha reso padre, e poi nonno,
ed ha saputo leggere nel tuo destino.
Con un solo amico al tuo fianco, hai vinto mille battaglie,
ed il tuo grande rammarico, è di averne perso le tracce,
ma ancora il ricordo di quegli anni ti strappa un sorriso.
Nel mentre il tempo scorre inesorabilmente, e aggiunge una ruga al tuo volto,
mentre Tu difronte allo specchio, oggi togli un capello bianco dal tuo vestito nuovo.
... e di quel denaro che con tanta fatica hai messo da parte, non sai più che farne...
Il sole sta per baciare
le acque del mare,
le sue labbra sapranno di sale.
E le tue labbra?
Penso al tuo sapore
ma sento solo il gusto del proibito...
Ho terrore di queste pareti bianche,
ho terrore e gli occhi sono lucidi,
ho terrore ma le mani sono sporche di vernice
ed è dannatamente incolore.
Che cosa può fare un uomo se è solo,
l'indifferenza uccide più della cattiveria
ed io ne sono discepolo dissenziente.
Perdonami se fingo di non sentire,
se mi illudo di essere legato;
io sono libero
ma sto bruciando la mia libertà.
Per ogni viso che non renderò felice,
per ogni tuo sguardo che non saprò cogliere,
per ogni volta che ti sentirò piangere
e le mie mani non ti asciugheranno le lacrime
se puoi perdonami,
se puoi stringimi
nell'abbraccio più forte che sai dare.
Ho terrore di queste pareti bianche,
ho terrore e gli occhi sono lucidi,
ho terrore ma le mani sono sporche di vernice
ed è dannatamente incolore.
Che cosa può fare un uomo se si sente solo,
l'indifferenza uccide più della cattiveria
ed io non riesco a far nulla per salvare il sole che rimane.
Ho bisogno della tua comprensione, amico,
anche se ancora non ti conosco;
mi hai chiesto il mio aiuto
ma ho bisogno io del tuo.
Salvami da questa anestesia;
quelli del mio mondo pensano di avere tutto
ma hanno perso ciò che veramente conta.
Ora ho tanta paura ma mi sento meno solo,
la tua casa mi protegge dalla tempesta,
il tuo respiro da un senso al mio combattere.
Ho terrore di queste pareti bianche,
ho terrore e gli occhi sono lucidi,
ho terrore e le mani ora sono colorate di vernice
e grazie a te stanno disegnando.
Quanto può fare un uomo se non è più solo,
l'indifferenza uccide più della cattiveria
ma l'amore è più forte di tutto.
Una Mamma in silenzio accarezza il suo bambino,
e con una melodica ninna nanna, spegne il suo pianto.
... E nel mentre chiude gli occhi camminando sulla strada del destino,
intersecando anime da cui ruba emozioni,
mentre un ruscello mormora indifferente.
Tutto intorno il sole cicla e spegne della notte il silenzio,
mentre l'onda inquieta dal vento si fa cullare,
una foglia cade all'imbrunir della sua vita;
ed in questo immenso mondo Tu assisti,
immortalato dall'emozione di un poeta,
che per un attimo ha rapito un brivido alla tua pelle.
E subito ti accorgi che a legarci nel destino,
non è stato certo il fato,
ma un volere più Divino.
Ma un bimbo piange e reclama la sua Mamma,
e l'attimo che ci ha uniti, fugge via...
L'ultimo raggio ha brillato
fino al tramonto, ad occidente.
Scura trapunta di stelle
torna la notte, pacificante.
Lacrime dentro ai miei occhi
come diamanti, scorrono via.
Respiro il silenzio del buio
su questa loggia, sola nell'ombra,
mentre la mente percorre
la bianca strada dei sentimenti.
Ricordi dentro ai miei occhi
come scintille, bruciano via.
Quando più nera dell'odio
torna la notte, senza orizzonte,
bruno velluto felpato
sento lo sguardo della mia gatta.
Sorrisi dentro ai miei occhi
come farfalle, volano via.