Ti ho vista dalla vetta del dolore che ora posso darmi da me stesso. Ho visto la morente larva d'un amore dentro il tuo corpo diviso in due martìri. Non puoi più farmi male, solo io posso e sanguino di più. Dovevamo strapparci i petali, a suo tempo, e ben strette tenerci le corolle. Dovevamo evitare di sognarci; non ho dormito più per la paura che ne facessi baratti con penosi orgasmi. Dalla vetta del dolore, sanguinante, ti guardo su un colle mentre mangi avanzi d'un pasto che hai messo in formalina. Piango e t'ascolto come un'eco: "Dovevamo strapparci i petali, a suo tempo, e ben strette tenerci le corolle."
Possa la pioggia placare il mio pianto e portare pace nei miei pensieri. Pensieri di un presente pieno di pene e paure e di un passato così perfetto, purtroppo perso prima di primavera.
È dura amore... L'attesa avvicinare di nuovo il mio volto al tuo, l'attesa di potermi sentire ancora protetta tra le tue braccia... ... quell abbraccio che mi fa sentire piccola piccola vicino a te così grande, così importante... ... è dura amore... L'attesa di poter vivere il nostro sogno, l'attesa di poter gridare al mondo intero: "sono felice! "... ... quel grido che per ora agisce in silenzio perché è soffocato dalla malinconia. ... è dura amore... Perché ho capito che se si vuole amare e si vuol essere amati nel futuro che si spera, non si può sfuggire alla sofferenza del presente che si vive.
Una stella nella vastità dell'universo, brilla più di altre... all'unisono batte con il mio cuore... si distingue nell'immenso oceano stellato... pulsa con intensità atipica... pare più grande...! si nutre della sua stessa luce...!
quella è la stella a cui rivolgo il mio sguardo, nelle lunghe notti malinconiche... e nelle mie notti più romantiche... è lei che attira la mia attenzione, inebriando tutti i miei sensi... ed è lei che a volte mi fa sentire più sola... ... eclissandosi! Lo fa con la stessa intensità di quando mi appare...! in lei vivo... in lei muoio... non so ciò che mi spetterà questa notte... non so se domani mi darà più vita... o me ne toglierà! Io... non so se questa sfrenata voglia di perdermi ancora nella sua luce... ... se questo ricco nutrimento d'anima dato dalla sua presenza, potrà mai compensare il grande vuoto... durante la sua assenza...!
farò di questo altalenante sentimento, occasione di crescita... un insegnamento... ... sì... imparerò a conoscere il limite del mio cuore...!
Nutrilo... con passione e ardore... come accadde allora, al primo bacio!
Vivilo... istante per istante... come un Miracolo... perché tale è!
Gustalo... come un buon vino, con tutti i sensi... perché Unico e Irripetibile!
Ama... senza forzature, con naturalezza... come respirare, mangiare, dormire... perché Naturale Amare è! Ma non renderlo mai invisibile, scontato, certo... non sminuirlo... Mai trattandolo soltanto come una sana e bella abitudine! Sono molti, quelli che attendono con trepidazione tutta la Vita, questo Dono, senza venirne mai sfiorati, Tu, che accanto a te hai amore... Sii degno di Lui... Onorandolo ogni nuovo giorno...!
Il Senso c'è... si cela dietro la delusione, il dolore, l'ingiustizia, la sconfitta... o magari... alla fine dell'ennesima salita... Illusione? Speranza? Fede? Anche se Luce, in fondo a questo tunnel, oggi non vedo... Questo, è ciò in cui io credo...!
Oh... quante volte la mente mia crudele m'inganna insidia dubbi, incertezze, al Cuore mio... ... tanto da spingerlo via... via... lontano da Te... in quel luogo... corro a rifugiarmi... in quel mondo solo mio...
ma poi... pochi attimi infiniti... io e te... Senza Tempo... privi di vestiti e di corazze... niente parole...
sono i tuoi occhi, qui ed ora, a parlarmi... sono le tue mani, tanto forti quanto dolci, ad accarezzarmi... l'Anima, ... è il tuo corpo, che avvolge con un sincero abbraccio... il mio Cuore, la tua calda pelle a comunicare con la mia, Tutto di te, mi parla dell'amore Tuo per me ...!
La mente... rassegnata e sconfitta dalla Forza dell'Amore, ora riposa... anche questa volta ha perso la sua battaglia...!
È una Meraviglia sentirsi tanto leggeri da lasciarsi trasportare dal Fiume A volte ancora l'istinto mi induce a proteggermi da qualche scoglio A volte corro ancora a rifugiarmi nel mio guscio... ... spaventata da questo percorso a me tanto ignoto A volte sento la nostalgia di quelle illusorie certezze... Ma ho smesso di sostare a lungo sul fondo, per paura di lasciarmi andare. Ora vado incontro alla corrente accogliendola, e se mai domani, paradossalmente mi riportasse nel mio guscio... ... allora sarò Felice di aver Navigato...!