Visi pallidi e raccolti... e sei solo tu... che domini il dolore, dall'alto di quel marmo... senza lacrime e parole. Leggo il dolore nei tuoi fiori... in quel sorriso strano... eterno... e intanto calava per te, l'ultimo giorno... ed era un tramonto, si, un disperato tramonto di fuoco.
Come un fiore reciso m'innalzo eretto fra i rovi Dall'alto del frutto vi si posa una graziosa creatura, senza lasciare segno abbandona il corpo solitario del fiore.
Si racconta che molto Tempo fa, la Luna Sentendosi sola Creò due stelle, ma Non due stelle normali Queste erano Talmente belle e splendenti Che si potevano ammirare Al primo buio e ancora Alle prime luci del mattino Il Sole geloso, una notte Che la Luna non c'era Decise di rubarne una E di nasconderla sulla Terra. Questa notte, guardando il cielo Ho visto Venere accanto alla Luna Poi mi sono voltato ed Allora ho capito di essere L'unico che conosce il nome di Quella splendida seconda stella. Quella stella sei tu.
Una notte come nei miei sogni più profondi in un bosco apparve una bella figura parea un angelo dai capei biondi che i dolor del mio cuore soavemente cura. Come un grande eroe sconfitto in una gran battaglia da lama di spada trafitto passando la cotta di maglia uguale era la mia espression nel volto mirandola nei suoi occhi che di sorpresa mi avean colto come se in estate nevicasse a fiocchi Danzava su musiche soavi che il bosco cantava solo per lei il mio cuor mi diceva ecco ciò che cercavi che sia davvero l'amore di costei? Tra interminabili pensieri e le parole del mio cuore vidi in lei tutti i miei desideri realizzarsi in forma e colore. Tutto mi parve lontano dal reale che forse stessi sognando in quel momento che sia verità o inganno il dubbio mi assale a ciò che vidi quella notte credetti a stento. Nessuna mai vidi di così bella con gli occhi del color del mare neanche se a parlar parlassi di una stella potrei la sua bellezza farvi immaginare.
Il vento si è calmato, il mare si è rabbonito, la luna è come un sorriso, sulla spiaggia ci sono solo i nostri passi, nel mio cuore ci sei solo tu... ti amo...
Margherita (a una lontana e bellissima "primavera")
Margherita Schegge di mine esplose pressi in una sfera: ci vedi chi legge libri e chi li stupra. Nei parchi antichi, tra colonne d'atenei nessuno ti mutilava sino in fondo. Chè se parlava di un corrisposto amore, tu, di ogni fiore, eri la più bella; ma se quel petalo dava fine ai sogni, solo una stella nell'ultima tua notte ti dava il suo conforto e poi morivi. Malata in cartocci colorati male servi per chi non gliene frega di dèmoni di angeli o che altro. Così, Margherita, dici dei tuoi vangeli di storie presunte inventate o vere, quando ti resto accanto tanto a lambirti il seno. Storie di chi per lei sognò la tua canzone: un giro di sole con chi non puoi incontrare e spiagge e antri senza mandorli d'aprile. Ma tu sei solamente Margherita, dolce e possente, fragile e puttana che nel vigore di quella stanza rossa spargi il tuo seme anelando zigoti di speranza.
La vita che amara tristezza come una città piena di monnezza in tutto questo il dolore è l'unico colore
la morte che evitiamo alla fine desideriamo perché in fondo lei ci porta nel profondo nell'oscurità o nello splendore del suo manto non notiamo il candore
che poi ogni emozione è passeggera e tramonta quando arriva la sera e quando la notte ci ammanta di nero la nostra unica guida è un cero.
Ti voglio e non cerco scuse non ho paura non porto rancore. Ti voglio solo una volta forse due bugiarda Ti voglio e non ho scelto io ma Amore l'ha fatto per me.
Soliti silenzi lasciano brividi sulla pelle anche se oggi c'era il sole... Dovrei far finta di nulla e capire... Capisco. Capisco che sono dieci Capisco le diversità Capisco le paure il poco tempo e le volte in cui si muore un po' e capisco anche il colore di quegli attimi in cui sei stato mio... Ma ora... non esisti... non esiste quella voce che mi piace tanto non esistono parole scritte ed immagini rubate non esistono telefonate silenziose e la buonanotte alle cinque del mattino... Credevo fossi mio mi sbagliavo Credevo che mancasse poco che saresti arrivato... lo credevo mi sbagliavo.