in Poesie (Poesie personali)
Settembre
Settembre rimette
in ordine ogni cosa:
il vestito della solita
che si sposa a giugno
il mugugno dell'emigrato
sullo Stretto.
Prelude sopore
ai gechi sui muretti,
Anneriti dalla caligine
dei tanti barbecue.
Scende in silenzio,
soffia sulle fiaccole
di amori e Frutti
e profilattici umilianti.
Settembre li raccatta mentre gusta
una frazione
iniqua d'anime fuggevoli.
Di più, bagnate mani dalle onde
divine se a coppe,
eremo dei nostri umori,
maschere di follia
che settembre stacca.
Perché non saprai mai
quanto è predatore:
mercante di fumo
e apostata di ghiaccio.
Guardo le mie mani
che il suo aratro solca
e i miei meati e le mie bambine,
randagie stelle,
conforto senza fine,
fuggite vie da un
firmamento d'ombre,
in un settembre che
riordina ogni cosa.
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