Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

Settembre

Settembre rimette
in ordine ogni cosa:
il vestito della solita
che si sposa a giugno
il mugugno dell'emigrato
sullo Stretto.
Prelude sopore
ai gechi sui muretti,
Anneriti dalla caligine
dei tanti barbecue.
Scende in silenzio,
soffia sulle fiaccole
di amori e Frutti
e profilattici umilianti.
Settembre li raccatta mentre gusta
una frazione
iniqua d'anime fuggevoli.
Di più, bagnate mani dalle onde
divine se a coppe,
eremo dei nostri umori,
maschere di follia
che settembre stacca.
Perché non saprai mai
quanto è predatore:
mercante di fumo
e apostata di ghiaccio.
Guardo le mie mani
che il suo aratro solca
e i miei meati e le mie bambine,
randagie stelle,
conforto senza fine,
fuggite vie da un
firmamento d'ombre,
in un settembre che
riordina ogni cosa.
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    Scritta da: Giorgia Molinari
    in Poesie (Poesie personali)

    Io amica, io amante, io illusa

    I tuoi occhi,
    due stelle lucenti fisse sul tuo viso,
    mi scrutano,
    mi fissano,
    mi accarezzano.

    Avvicini il tuo viso al mio
    Che cosa vuoi?
    I nasi che quasi si sfiorano
    Voglio te...
    E la tua bocca mi assale in un bacio
    morbido
    passionale
    dolce.

    Un brivido caldo
    mi invade tutta,
    fa fremere il mio corpo.

    Dischiudo gli occhi
    le pareti mi guardano sbeffeggiandomi.
    Dalle persiane semichiuse
    un raggio di sole coraggioso
    squarcia la penombra della stanza.
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      Scritta da: Giorgia Molinari
      in Poesie (Poesie personali)

      Pezzetti e frammenti

      A darmi i brividi
      non è la brezza dicembrina
      che gioca con i miei capelli
      e porta con sé profumi di natura sopita.

      È la loro mancanza.
      È l'alzare gli occhi e non vederle.
      Vedere un'immensa distesa scura
      su di me.

      Mi sta schiacciando.

      Nuvole leggere e buie
      vagano
      sospinte dal vento.
      Sono veloci, vaporose e buie.

      Non per la notte che avanza.

      Sono scure perché devono nascondere qualcosa.
      Devono nascondere loro.
      Non vogliono mostrarle a nessuno.
      Non vogliono mostrarle a me.

      Perché?

      Io voglio vederle,
      voglio parlare con loro.
      Con le mie amiche.

      Eppure lo so che ci sono.

      Sono solo coperte.
      Bisogna solo aspettare che le nuvole
      si stanchino di giocare tra loro
      e, seguendo l'alito che muove la natura,
      vaghino verso altre mete.

      Verso altri cieli.

      E io intanto aspetto.

      E rabbrividisco sempre di più,
      il freddo notturno mi fa compagnia.
      Lontano un cane ulula,
      forse anche lui ne sente la mancanza.

      E ad un tratto la vedo.

      Non è un miraggio.
      È lei.
      Bella, allegra, luminosa.

      Una stella.

      Un sorriso increspa le mie labbra,
      una lacrima nasce tra le mie ciglia.
      Una mano corre ad asciugarla.

      La ferma.

      Non rovinare questo atto magico.
      Lei e io, nient'altro.
      Lei è qui, per me.

      Lo so.

      E la ringrazio per questo.
      È arrivata, ha vinto le nuvole per me.
      Solo per me.

      E le parlo.

      Le racconto di me,
      i miei sogni,
      le mie aspirazioni.

      Lei sa tutto di me,

      e nonostante tutto mi ascolta,
      mi consiglia,
      ha sempre una parola carina per me.

      E a me piace parlarle

      Perché tra amiche non ci sono segreti.

      Lei sa anche che la invidio,
      la invidio perché sta lì,
      cucita in quello scuro telo sopra di me.

      Sopra ognuno di noi.

      La invido perché ha trovato il suo pezzetto di cielo.
      È nata attaccata a lui.
      E non lo lascerà mai.

      Lo so,

      prima o poi troverò anche io il mio pezzetto di cielo.
      E quando l'avrò trovato non lo lascerò
      per niente al mondo.
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        Scritta da: Giuseppe Oliva
        in Poesie (Poesie personali)

        28 luglio 1981

        I tuoi occhi che guardano il cielo di quest'automobile.
        Un sorriso, ma troppo lieve.
        Labbra pronte per aprirsi a parlare in un'ondata di parole, a diventare rumore, a dividersi in polvere senza colore.
        I tuoi occhi nei miei, la mia ombra sul tuo viso e sassi intorno a formare un muro.
        E il cielo sopra, le stelle, un'erba nera nella notte, umida e profumata, un temporale, lontano sul mare e il tuo profumo, il tuo sguardo.
        E il giorno dopo sorrisi, applausi, parole... ma poi la gente che ne sa.
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          Scritta da: Mirka Naldi
          in Poesie (Poesie personali)

          Sbagli

          In qualunque momento
          mi guardi dentro,
          li trovo sempre lì,
          insieme alla consapevolezza
          che non se ne andranno mai.

          Delusioni e sbagli
          divenuti fantasmi
          affinché io non possa
          dimenticare ciò che
          è stata la mia vita.

          Un tempo sono stati
          fonti di sofferenza;
          ora posso solo essergli grata
          per ciò che mi han permesso
          di diventare nel mio futuro.
          Composta venerdì 7 marzo 2008
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            Scritta da: Marco Mammino
            in Poesie (Poesie personali)

            Orgasmo

            Brividi sulla pelle,
            lungo la schiena,
            il corpo.
            Battiti del cuore,
            ritmati,
            aumentano
            Gemiti gioiosi,
            sospiri ansiosi
            Piaceri incomprensibili misti a confusione inebriano lo spirito, i sensi, i pensieri
            Adrenalina attraverso l'anima
            Apice di un gesto d'amore
            Conclusione di un dono prezioso
            Abbandono totale ad un desiderio del cuore
            Traduzione di un sentimento reale.
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              in Poesie (Poesie personali)
              Oggi mi sento strana, stordita, confusa.
              Non riesco a capire perché.
              Non voglio accettare il perché.

              Perché mi manchi.
              Perché ho voglia di te.
              Perché ho voglia del tuo sorriso.
              Perché mi manca il tuo dire "svegliati è tardi"
              Perhè mi mancano i tuoi occhi.
              Perché mi manca il tuo sapore.
              Perché mi manca il tuo ultimo silenzio, mentre attendevi la mia risposta.
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