Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)
La sciaradda fumigante del vespro
ha punte di cromorno che soltanto
il lento commovimento del vento
sa pazientemente addipanare.

La nota che l'eco adusta riverbera
è una scheggia smorzata sopra il rame
dell'orizzonte; rameggia un silenzio
nel profondo dell'ora. Stride querula

l'oscura epifania della sera;
si snodano i destini: come tónfano
attempato disperdono la brace
promessa all'argento striato alcuni

accordi in lontananza; una voce alida
si prova a modularli con arpeggi.
Ma il turbine ondoso con le criniere
d'un diospero sommuove anche il tuo

albagioso parlare. S'incupisce
la stanza trinata mentre lo spettro
della finestra vanisce; una brezza,
dipoi un attonito bisbigliare:

il profilo marezzato si spunta
di frondi magnioliacee, auso antro
d'un poggio anellato in derelizione.
Stagliata contro romite nuvole
di cenere, svaria roggia la voce

arrochita d'una scaglia di luna.
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    in Poesie (Poesie personali)
    Sei la china in cui si stempra la notte;
    soltanto abbarbagliano queste crepe
    d'asfalto nell'uggia abbozzata luci
    riecheggiate fra un discosto lampione
    e lo scalpiccio del tuo passo isocrono.

    Sulla strada taciturna la tua ombra
    incede ponderosa nella fuga
    da una rimembranza che non è tua:
    impronte seriche ed uranoliti
    s'increspano fra le tue dita; un'ambra

    balugina distratta sopra un gelso:
    tu la cogli, non appena un'incauta
    pioggia lambisce il cristallo che porti
    nei tuoi occhi. Entro il cerchio silenzioso
    del tuo profilo, una lacrima svetti.

    La lasci cadere in un tuo sospiro,
    ritorni verso casa, persuasiva
    che tribolare senza avvedersene
    non si preroga alle zuffe di piume...
    il pencolare d'ogni tuo pensiero

    quella sera era pegno d'infinito.
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      in Poesie (Poesie personali)

      Come, quando

      Come posso vedere quella lacrima morire sul tuo viso
      Quando so che non sono io a doverla asciugare

      Come posso stringerti e donarti tutto il mio calore
      Quando il mio corpo è percosso da brividi

      Come posso proteggerti da tutti gli sguardi
      Quando mi mancano le forze per respirare

      Come posso donarti parole di conforto e consiglio
      Quando ogni mia parola si spegne nella mia gola

      Come posso dirti quello che tu sei veramente per me
      Quando so che questo peggiorerebbe le cose

      Come posso chiederti di capirmi
      Quando sono io a celarmi

      Come posso dire di amarti
      Quando siamo come gemelli separati alla nascita

      Come posso donarti gioia e serenità
      Quando io sono triste ed imperfetto

      Come posso odiare chi ti fa soffrire
      Quando so che tu l'ami

      Come posso volerti fare mia
      Quando so che questo tu non lo vuoi.
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        in Poesie (Poesie personali)

        30 Anni

        30 Sorrisi per ritrovare l'energia
        30 azioni per essere creativa
        30 parole per descrivermi
        30 curve per definirmi donna
        30 canzoni per contenere le mie emozioni
        30 scalini per aprire la porta della mia nuova casa
        30 libri per tornare a studiare
        30 fiori per ogni amante
        30 lacrime oggi per non piangere più domani.
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          in Poesie (Poesie personali)
          Corimbi anelanti sommossi dal vento,
          rabido contrappuntare ai profili
          scarruffati di cime profondate
          nella nebbia roca, vocio attonito
          che rabbercia il silenzio abbarbagliato
          fra i ramigli di novembre, smagliare
          d'un refe di memorie che pencola
          fra il muto carcame di foglie aggricchiate,
          aggallare di pietre affastellate:
          un ponte e poi il varco. Arrivederci
          – fugano sistri ctonî la belletta
          che vagolava l'ultimo fantasma –
          oltre le infiorescenze, a finisterre.
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            Scritta da: Marco Teocoli
            in Poesie (Poesie personali)

            Festa per protesta

            Non è mai festa,
            ma un giorno di protesta.
            Ne son passati più di cento,
            quello che conta non è il tempo.
            Il vero scopo è il cambiamento.

            Tra miti e verità
            si tiene alta la volontà,
            per distruggere la prevaricazione
            nei confronti delle persone.

            Se ognuno di noi fossimo
            sensibili verso il prossimo,
            se fossimo attenti alle esigenze
            e non solo alle urgenze.

            Penso che si potrebbe fare
            di più per chi pensiamo di amare

            Fate sentire il vostro discorso
            anche nei giorni in cui non c'è posto
            per le mimose e per gli auguri.
            Procreate uomini più maturi.

            Riscattiamo ogni donna,
            per non cadere nella vergogna
            di un mondo incapace,
            di dare giustizia e pace.

            Scusate se non faccio gli auguri,
            credo che ci vogliano verbi più duri,
            come combattere e lottare
            per cui ne vale la pena credere,
            che l'8 Marzo sia un giorno per ricordare
            e soprattutto per cambiare.

            A voi, senza, non nasce poi.
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              Scritta da: Marco Teocoli
              in Poesie (Poesie personali)

              Salita in discesa

              Quando tutto finisce così
              la luna colora di venerdì,
              i profumi e le viole nascondono il sole,
              tutto annacqua lento scioglie il dolore.

              Sai che sei di nuovo in salita,
              ti senti giù alla fine della vita,
              fermo come un sacco immobile,
              pensi di non meritare un gesto ignobile.

              Hai cozzato e te lo sei meritato,
              coraggio hai ancora sbagliato,
              quanti ancora ne farai
              e tanti altri ne scriverai.
              Se no, dimmi che uomo sarai.

              Alzati un nuovo giorno
              Con altre delusioni intorno
              ti aspetta, il tempo di una sigaretta,
              un caffè e la corsa di una vita
              folle, vissuta e derisa.
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                Scritta da: Marco Teocoli
                in Poesie (Poesie personali)

                Stelle cadenti

                Innamorarsi e non aver vergogna,
                provare nonostante tutto a volteggiare.
                Amore di due stelle lucenti nella notte cadenti,
                esprimere un desiderio importante e serio.

                Niente di così prorompente era accaduto precedentemente,
                niente di tanto sublime da scrivere tante rime,
                niente di così vero da far invidiar il mondo intero.
                Un mare di parole tirate fuori da non so dove.

                Un amore tanto forte quanto abbagliato,
                credo che così tanto non abbia mai amato.
                Fiore solitario nella spiaggia dei desideri.
                Cuore ribelle desto aperto ai tuoi pensieri.

                Come un albero di primavera conquistato dal tuo raggio di sole.
                Tiepido e abbastanza intrepido il tuo umore.
                Ho aperto i miei rami per farti cullare dai fiori,
                Tu come un ape hai preso nettare e colori.
                Il vento ha messo in atto una danza magica,
                ricordo tutto è stata un'esperienza unica.

                Adesso riesci a non vedere i colori.
                Non trovi più la musica e gli odori.
                Adesso hai perso la voglia di me,
                Hai perso il filo nel labirinto del re

                Come un fiume bagnato dal temporale,
                porto con me tanto mare e mi chiedo dove andare.
                Continuare a navigare nel ricordo che oggi mi fa male,
                oppure adagiare nel letto del silenzio per non pensare.

                L'amore ti accende quando sai che c'è
                L'amore ti spegne quando lei non c'è

                Mancherai al mio cuore impazzito per te.
                Riuscirai a non farmi dimenticare di te.

                Lascerai quel piccolo dolore
                per il quale non nasce amore.
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                  Scritta da: Marco Teocoli
                  in Poesie (Poesie personali)
                  Ci vorrebbe il sale
                  per schiacciare il male
                  del mio mondo arido
                  adesso anche squallido

                  ci vorrebbe chi mi spiegasse
                  come vanno scelte certe mosse
                  con insita razionalità
                  o con estrema impulsività

                  ci vorrebbe qualcuno che
                  sciolga tutti i miei perché
                  da quando non ci sei
                  non dico più per te riderei

                  ci vorrebbe chi mi faccia dire
                  certe cose che non so più dire
                  non so neanche io dove andrò
                  forse ancora solo camminerò

                  ci vorrebbe un altro volo
                  affinché in un colpo solo
                  mi faccia riprovare la mancanza
                  di ossigeno per rimanerne senza

                  ci vorrebbe di nuovo quell'attimo
                  in cui è cessato il battito
                  in cui il mio corpo sentii libero
                  e le mie ali l'aria spinsero

                  ci vorrebbe la parola corretta
                  per dirti la mia sensazione esatta
                  da quando il mio ultimo sguardo
                  ti ricorda andar via col bastardo

                  ci vorrebbe il sinonimo di sconforto
                  per quanto non possa darti torto
                  quella parola è dolore
                  da allora soffoca il mio cuore.

                  Ci vorrebbe il parlare
                  per tornare a sperare
                  anche se l'illusione
                  genera la mia visione

                  ci vorrebbe un passepartout
                  per avere accesso al tuo cuore
                  per immergermi nel tuo amore
                  la verità è che ci vorresti tu.
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                    Scritta da: Manuele Malatesta
                    in Poesie (Poesie personali)
                    Vago un pensiero mi ronza
                    Nella mente, fisso il mio sguardo
                    Al cielo che oscura al calar del sole
                    Solo il rumore del vento, sento intorno a me
                    Concentrato ad osservare
                    Il giorno che finisce
                    Allora arrivi tu che mi mostri il tuo viso,
                    splendi e non ti curi di nulla,
                    mi guardi ma non parli,
                    non ti importa ciò che io sto provando
                    o se rimango li a guardarti, tu
                    rifletti la luce ed io
                    mi immergo in essa.
                    Chiudo gli occhi e mi sento avvolto
                    Dalla tua bellezza
                    Stanco mi addormento
                    Senza paura di ciò che potrebbe accadere,
                    ci sei tu che vegli su di me e
                    che accompagni i miei sogni
                    di una nuova notte.
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