I petali si staccano dagli alberi placando i deboli lamenti. Sfuma in un pantano il riflesso dell'iride. Una tiepida euforia mendica calore mentre le favole di primavera disinfettano le mie paure.
E mi ritrovo qui... piu sola di ieri, a cercare sul viso la stanchezza... anche se ciò non basta a sentire la presenza di chi è lontano, o il suono opaco... della voce... di un tempo. Solo pensieri spaventati, e fuggiti davanti al sole, per raggiungere o tornare da chi troppo presto non ha più nulla... ma deve continuare a vivere.
Goccia dopo goccia mi bagna il viso, si confonde con le mie lacrime. La tristezza si nasconde tra l'oscurità del grigio cielo. Il rumore della pioggia nasconde il singhiozzare del mio dolore che trova conforto solo sentendo il ticchettare della pioggia che conforta il mio animo. E piove...
Assaporo le tue labbra di rosa ove il silenzio abbraccia la notte un grembo silvestre dove cantano i grilli le note le stelle le volte celesti nel lago di carne il mio essere sangue oltrepassa i confini dove muore o rinasce l'eterno concerto
Ci sarò sarò presente alta la fronte e il petto e la coscienza intatta immacolata
vibrante il corpo affronterò silente dalle tenebre l'amica luce ma nel non risorgere su questa infame terra scintillerà il mio sangue esploderò potente oltre i confini degli spazi
navigherò farò l'amore indi risorgerò fantastico nelle braccia solitare delle mie braccia
Ti amo come la luna... come il canto lieve dell'acqua, con la sincerità di un bambino, con la vastita, E profondità del mare... ti amo come il sole, come il tenero schioppettio del fuoco, con l'ingenuità dell'amore, con l'immensità E l'eternità del cielo ti amo...
Nei pensieri che ricordo di quei attimi con te Nelle notti in cui piango e non so neppur perché, nelle tristi melodie che mi piacciono ascoltare... ci sta il dolce fatto che non ti so dimenticare.