Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

La spina

Al pontefice io scrivo
senza essere allusivo,
sarei morto naturalmente
ma vivo artificialmente
ché alla macchina attaccato
la morte ho allontanato.
Immobile trascorro le ore
attaccato al mio dolore,
gli uccellini sento cinguettare
e nel cielo danzare,
a me immobile nel letto
mi fann solo dispetto.
Non è invidia la mia
è solo apatia
è solo la tristezza
di non poter fare più una carezza
di non poter far più un passo
di essere come un sasso.
In silenzio trascorro le ore
sento la macchina che fa da cuore
non è etico vivere in questo modo,
con in testa fisso un chiodo
di staccare quella spina
che alla vita non mi avvicina
dalla morte non mi allontana
ma mi lascia in campana,
che presto possa suonare
per poter annunciare
la fine di questo stato
e il vagito di un neonato
che la speranza possa dare
e la vita far amare.
A voi tutti mi rivolgo
e il disturbo ora tolgo,
non vi attaccate alla vita
finché non è finita,
non fate come il vorace
che non è capace
di assaggiare solamente
ciò che è offerto abbondantemente.
La vita mi ha insegnato
a non esserle attaccato
e di poter apprezzare
tutto quello che ha da dare,
se son gioie o dolori
sono sempre i colori
di colui cha ha disegnato
la vita che ci ha donato,
ma quella artificiale
è come un davanzale
al quale ti puoi affacciare
e il mondo solo guardare.
La vita si mi è cara
la morte non più amara
e consapevole vi chiedo
e da voi mi congedo
quella spina per me staccate
e il riposo a me date.
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    Scritta da: Martina Muffoletto
    in Poesie (Poesie personali)
    Si infiammano le pareti del cuore
    un solo pensiero sfiora la mia mente,
    giochi parole e sorrisi emozionati;
    labbra che si sfiorano
    e occhi che brillano
    che si illuminano...
    Un abbraccio, il respiro sul collo
    sospirate parole d'amore...
    Un legame unico, diverso,
    sottile e delicato...
    Ammirare i tuoi occhi e commuovermi nell'anima...
    Aver scoperto sentimenti e sensazioni
    nascoste nel vuoto dei giorni
    che lenti trascorrevano...
    e adesso andare dietro quei giorni
    che veloci sfuggono, il tempo non basta mai
    le ore passano e non me ne rendo conto
    perche ogni attimo è estasi, serenità...
    E cerco di farlo eterno
    di stringerti al cuore
    e amarti...
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      Scritta da: ARTURO
      in Poesie (Poesie personali)
      Un angolo buio, recesso del nucleo.
      Propaga suoni indistinti.
      Echeggiano nello spazio,
      tagliano il vento,
      si abbattono su un muro di foglie.
      Vibra la rugiada percorre lenta la foglia
      come il viandante sospinto verso l'ignoto;
      ondeggiano verso il gambo
      si calano dolcemente
      plasmandosi intorno
      fluendo nell'insieme unico.
      Ambracati al cordone ombelicale pulsante
      si lasciano cadere. "Plop"...
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        in Poesie (Poesie personali)

        Il segno inciso

        Il segno inciso nell'ultimo gioco,
        nascosto da un velo di gioia,
        è arso nel nitido fuoco,
        scoppiato in un'ora di noia.
        Ho visto le stelle cadere dal cielo
        sentito la voce del vento...
        sembravano luci scattate nel gelo
        di un cuore sgomento.
        Parevan parole già note
        confuse da fischi vibranti...
        ma tutte le cose remote,
        sentite nei tempi distanti,
        confondono poche parole
        rimaste per caso incastrate
        nell'ultimo raggio di sole.
        Venite e ascoltate
        e poi giudicate la vita
        io ho visto rinascere fiori
        su terra bruciata e appassita
        e ho scelto i giusti colori.
        Le lunghe giornate trascorse nel vuoto
        le ho tutte riempite di te:
        mai più ricadranno su me
        per farmi tornare nel tempo remoto.
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          Scritta da: ARTURO
          in Poesie (Poesie personali)

          Squarcio di realtà

          Sguscio l'oscurità
          annaspo brandelli
          indugiano sulla pellicola ferita
          fervidi artigli squarciano fardelli

          Gelide spine traffigono l'iride
          si scioglie l'irreale Paride
          forme sulle ante
          straccia le sue ombre l'errante

          Quotidiana esperienza smembra il dolore
          sordo strazia il grembo il suo fetore
          tenebre sferiche svolazzano su miei occhi
          corpuscoli rosso fuoco danzano come pinocchi.
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            Scritta da: Sir Jo Black
            in Poesie (Poesie personali)

            Non parlarmi adesso

            Non parlarmi adesso...
            Ora sento le stelle e la Luna,
            ora anima coglie bianca luce.

            Non hai parlato...
            Ieri sentivo pioggia e silenzio,
            ieri anima annegava nel dolore.

            Non hai suonato...
            Quando morivo seduto sul fango,
            quando respiravo sapore di brina.

            Non suonare adesso...
            Già danzo nel candore del nuovo cielo,
            già danzo nel sapore di rugiada...
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              Scritta da: Davide De Filippis
              in Poesie (Poesie personali)

              Speranza

              Non so perché
              ma tutto va da se
              senza speranza:

              o verde Dea,
              non posso ormai più
              adorarti; semplicemente
              mi hai tradito,
              non lo posso dimenticare.

              Quindi devo andare avanti
              da solo, senza di te...
              sarà come andare
              ramingo per i deserti,
              lasciandomi portare
              dal vento, e se il
              sole piangerà, i miei
              occhi faranno piovere
              lacrime d'argento...
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