in Poesie (Poesie personali)
tramonto
Mi soffermo sulla spiaggia, per osservare il calar del sole.
Dopo una lunga giornata,
fisso il tramonto;
una delle poche bellezze,
quel gioco di colori che mi riempiono il cuore di emozioni.
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Mi soffermo sulla spiaggia, per osservare il calar del sole.
Dopo una lunga giornata,
fisso il tramonto;
una delle poche bellezze,
quel gioco di colori che mi riempiono il cuore di emozioni.
Esistono voci nella notte
fatte solo per amare,
ed esistono sospiri da cui filtrano i sogni
di un cuore depredato dalla siccità.
Debito col passato,
presagi del futuro:
hanno le medesime sfumature di nero.
Piove amore da ambigue carezze
e le tempeste emotive portano il tuo nome.
Abbiamo avuto occasioni sfiorate
di un tempo sbagliato,
che non mi bastava mai.
La notte ci ha unito per le nostre oscurità:
ladra della colpa,
complice dell'amore.
Ma ogni volta l'alba ci separava
con il nome dell'amante gelosa
e portava via con sé l'amore che qui
avevamo appena assorbito.
Infine, il sole illuminava la rabbia che restava
a riempire il posto accanto a me
che tu lasciavi vuoto.
Io non so difendermi da te!
Ci sono momenti nella vita
che non vuoi dimenticare,
altri che non vorresti lasciar andare,
ma non una vita tanto lunga
la memoria non si prolunga.
Cogli l'attimo importante
e quello poco rilevante,
cogli di tutto un po' di tutto
anche quando hai rimosso con lo stucco,
e se poi avanza qualcosa
metti il pensiero che nessuno osa.
Anche se stupido o imbarazzante,
se per te quel momento è importante
sarà di certo rilevante.
Pensavo
che forse
potresti anche cercarmi tu
ogni tanto...
Perché ridi?
Dico sul serio...
prendi il telefonino
scrivi un messaggio
e lo invii al treduezero
oppure al tretreotto... scegli tu...
non è tanto difficile...
potresti riuscirci...
potresti provarci.
Decifrando quel 18 febbraio...
non è cambiato nulla...
è così?
... ed ora che l'ho capito che si fa?
Ora che tu sei tra milioni di facce nuove
ed io qui... che si fa?
Ora che più di una ti vorrebbe... che si fa?
No dimmelo... perché voglio saperlo.
Fammi male...
prendi tutto quello che vuoi
è tuo...
feriscimi e poi fotografa gli attimi...
Non ti chiederò mai
di te...
Non lascerò che decidi per Noi
ti ricordi le stelle?
Eravamo Noi... eravamo tu ed io...
Fammi male...
prenditi il rosso
prenditi il cuore...
Incatemi...
Fa di me ciò che vuoi...
Baciami
e se vuoi lasciami morire...
Ma non lascerò che decidi per Noi
Fammi male
male
e ancora male
allontanati
e poi torna
e dammi un bacio...
Ma non lascerò che tu decida per Noi.
Ho scritto alla montagna
nuovi sentieri
con mughi Botton d'oro e Soldanelle
e sempre al sasso Raponzoli di roccia
muta cade la neve
si posa si riposa eppoi si sciogle
veleggiano i silenzi
le brezze rinfrescanti
le nebbie gocciolanti grigio perla
si ammantano le valli coi boschi a monte
a tratti l'alpe rifiorisce
sconfina gli immensi spazi
i sogni gli occhi miei
coi vecchi amori
rientro i miei ventanni
le alte crode a precipizio
gracchiante è un vecchio corvo
le mani al sangue da leccare
un pane caldo da mangiare
un nuovo mese da salvare
così da rinnovare il mondo.
Scrivo guardandomi dentro
attraverso uno specchio.
Osservo attentamente la mia anima
e la interrogo con mille domande.
Nessun movimento, nessun segno
che dia delle risposte.
La scruto attentamente
ma vedo solo un punto di luce verde che esprime tanta speranza.
Al fianco di essa
una piccola fiamma rossa
che detta legge:
La legge della passione
e della convinzione.
Nient'altro, non vedo nient'altro
che questo, non c'è più spazio.
Osservo ancora dentro di me e ancora
attraverso lo stesso specchio.
Ora la mia anima
è fatta solo di questo.
Ecco la risposta.
Non pensare,
lasciati vivere
nel fluttuare
di questo confuso reale.
Sospesa tra ciò che sono
e quello che il mondo
percepisce
del mio Essere,
vago alla ricerca
di valori comuni.
Osservo:
buonismo ipocrita
ideologie da kamikaze
collasso etico
clientelismo perpetuato.
Urlo
ma nessuno mi ascolta
mi contraggo
nei doloranti angoli
della mia anima.
Silenzio...
parole soffocate
per un rispetto che nessuno merita...
ma il mio Ego urla
non si arrende all'indifferenza
e apre continue porte alla
Speranza.
Non so perché quello che ti vorrei dire lo scivo ma...
vorrei che il mio silenzio fosse come mille parole
... che il mio saluto un lungo discorso
vorrei riuscire a non scappare appena mi saluti
vorrei non mettere un muro tra me e te quando pariamo...
... vorrei riuscire a guardarti neglio occhi
senza diventare rossa
senza che il cuore inizi a battere così forte...
... vorrei avere il coraggio di venire da te a parlarti
quando ti guardo vorrei guardarti fino all'infinito
... parlarti all'infinito
ma quando ti vedo cè qualcosa che mi blocca
... e riesco a dire tre parole a stento
non vorrei cadere in quei discorsi gia sentiti e risentitimille volte
e rovinare tutto
... vorrei poter parlarti senza preoccuparmi,
senza quella sensazione che non m fa dire
che m piaci per davvero
anche se non te lo ho detto
e non me ne frega niente se dovrò aspettare ancora per parlarti
... dirti solo una parola
... e ti aspetto...
aspetterò fino a quando deciderai tu
... deciderai di farmi entrare nella tua vita...
o di lasciarmi fuori
... ma ti chiedo di non dirmi "rimaniamo solo amici"
perché non ti posso vedere e non ti vedrò mai...
solo come amico
e se dovrò aspettare di vedere la neve a luglio...
aspetterò...
ma se te sei sicuro che la neve a luglio non potrà mai esserci...
allora diventeremi come la neve e l'estare,
due estranei
che vivono solo quando l'altro non cè
... se non te ne fraga niente...
non lasciarmi illudere
non farmi credere che potrà nevicare a luglio...
Non sapevo quanto potesse far male una parola non detta...
quando ti rendi conto che è troppo tardi per dire " ti voglio bene", impari a non perdere tempo,
lo dici quando lo senti veramente,
ti lasci andare per paura che non ci sarà una seconda volta, ma non tutti lo fanno,
e non tutti arriveranno in tempo per un ti voglio bene che rimarrà nel vento...