Ti guarderò rubarmi il cuore da una finestra affacciata nel tempo della solitudine ad aspettar là giù per le scale con in mano una rosa bianca... Ti guarderò rubarmi il cuore da una finestra affacciata nel tempo della felicità ti aspetterò all'inizio di quelle scale con in mano una rosa bianca...
Luna, cosa t'hanno fatto... Bandiere e orme appena fossi un clown. Hanno rubato sabbia, sassi e sogni; potevano, in gabbia, adesso in uno zoo, o accanto ad un falò senza il tuo cielo. Un tempo nutrice dolce degli artisti, mammelle colme di versi e di leggende: orride, piccanti e misteriose, specchio di donne, bagliori di bellezze. E come tale riscaldi a modo tuo. Dispensi lacrime e partorisci amori colori gli iridi di chi ti sa guardare... Ciascuno col suo nodo al fazzoletto, per ricordare cosa t'hanno fatto.
Privilegiato osservatore, immerso ad indagar, spazi infiniti, fascinosi e misteriosi, in apparenti udienze di luci e tenebre, immenso amor vero, ho potuto trovar.
Il destino
O fato, che governi per via l'umano, donde tu venga sol l'accarezza, che s'ello medita fatto arcano, coincidenza, dice in leggerezza.
D'ironia mi pasco mia morta tristezza, al rimembrar vile esperienza, quando forza, volontà, bellezza me parìa fossero libertà e potenza.
E l'omo che al caos s'attesta? Non s'avrìa a rammaricar per lo passato, s'ello crede che le sue gesta, l'abbian reso tristo e fasciato.
E allor sfortuna tira in gioco, cieco che non vede paradosso, a pensar l'occulto misterioso, giammai, l'elusivo iddio nascosto.
Burattino senza fili poverello, lui d'assoluto non s'avvede, che s'opra trame nel cervello, ragion sua l'orgoglio crede.
O destino, che in ognuna nascita messe, venia al gaio, libero zingarello, che se natali nobili avesse, viver s'aprìa a carità e furtarello?
O dolce, dolce luna dal tristo scherno quando me celavi l'oscura metà, me sentivo sprofondar nell'averno ma t'ho in cor or, cara felicità!
La felicità oggi è il lento e sereno respiro di Irene continuo presente e certo balsamo per l'anima dimentico di notti insonni a cercare l'aria che sfugge grassa ed insalubre aria comunque vitale.
Come spiegare ciò che sento... avrei voluto urlare tienimi con te... in questa vita... nel tuo cuore... Non andare... Lacrime che scorrono... sul viso... nel cuore... Tu dolce angelo che hai fatto respirare la mia anima... Stringimi la mano... Non lasciarla neanche per un istante... Emozioni in cui vivo... Come farò senza il tuo sorriso... Senza la tua voce... Lacrime di cristallo che scorrono sul mio viso... Solo gli angeli le possono asciugare... Ci sarò dentro te... Perdona la mia debolezza... il mio malessere... Il mio dolore... Ascolterò il tuo cuore... Ricomincerò con te... Non sentirò più dolore... sentirò il tuo amore... Ti amerò... Nascosta nella tua anima... Sai che ci sarò, anche se non mi vedrai... Mi troverai nel tuo silenzio... Nell'ombra di questa vita... Mi troverai quando sentirai un calore al petto... Allora appoggia la tua mano sul petto... Chiudi gli occhi... Vivimi dolce amore mio... Solo come tu sai... Solo come tu puoi capire... Solo come noi possiamo comprendere... Nei nostri silenzi...