Siamo solo uomini che possiamo fare se sappiamo mostrare le nostre mani solo quando sono chiuse, i mattoni li abbiamo ma dal loro incastro nascono soltanto barriere e non strade che sappiano sormontare ciò che ci divide. La realtà è che siamo uomini e riusciamo a ricordarci di te solo quando abbiamo qualcosa da chiedere ma non dimentichiamo mai di dover essere presuntuosi con gli altri. Siamo uomini e questa vita ci da troppi rumori per saper cogliere il silenzio, siamo uomini e la verità è che abbiamo paura del mondo e di noi stessi, la verità è che siamo troppo orgogliosi per lasciarci aiutare, per lasciarci scaldare. Dio aiutaci perché siamo solo uomini ma forse abbiamo ancora un cuore che ci salva; non tutto è dimenticato, non tutto è perduto, sappiamo ancora tremare, sappiamo ancora fremere, sorridere e amare perché siamo uomini e nonostante i nostri difetti e le debolezze, nonostante i nostri vizi e le assurdità abbiamo ancora un braccio che sa essere teso, uno sguardo che può perdonare, un sorriso che riesce ad esser gratuito; siamo uomini e se troveremo il coraggio di fidarci di noi stessi e di te allora capiremo che un abbraccio autentico non può sciogliersi mai; sapremo dimostrare al mondo di essere uomini, veramente.
Ti senti sola, ti senti svanire nell'immensità, non ti senti. Sei in una stanza e urli ma nessuno ti sente, ti cerca, ti capisce. Pensi di essere sola nell'universo. Ma tu sei la sola. La sola per me. E io sto vicino a te, e non sei più sola.
"Dilettante" Che imbarazzante scompiglio Sento lo stomaco che vuole fuggire da questo corpo Il cuore che parte con la sua danza con la sua frenetica voglia di urlare a tutti che sono io la padrona della mia vita Non voglio più scappare dai miei errori perché sono i pezzi di me Sono ciò che io rappresento Ciò che danno luce e ombre al mio cammino Sono tutto Ho tanta paura Stanca di non fare rumore.
Sei partito, te ne sei andato come un soffio mi hai lasciato seza parole, senza cuore, senza amore.
Mi hai lasciato senza rancore, senza forza per lottare, non riesco più neanche a odiare neanche quel perfido nemico che mia ha lasciato senza te.
Amore mio, ti ho perduto e lo so anch'io, ma per te farei di tutto! Perfino arriare incima al mondo x solo vedere che è tondo x solo vedere che cosa è il mondo
E in più cosa posso aspettare da una vita che ti fa solo male da coloro che cercano di cuarare e cercano di aiutare me senza riuscire ad evitare che il dolore diventi malanno.
Ed ecco che tu ritornando mi hai rifatos entire viva! Mi hai fatto ristentire il cuore! Senza di te pensavo di morire! Me adesso mi rendo conto che ridovrai partire! Mi dovra lasciare e un'altra volta ti revdrò volare ad altre braccia! Ad altri occhi ad altri cuori!
Cuando non hai capito che a me causi solo furori, mi strapazzi lo sai? E poi te ne vai!
Solamnte ti dico che senza non sono nessuno! Più di me un fico e senza te nessuno!
E questo poema scritto col cuore ti vuol solo dire che senza te posso morire.
Uomini senza pelle, addormentati dal sole marino, ricoprono di rena i castelli di sabbia che non ho potuto fare. Libri incartati, a forma di cibo, si fanno quasi nocivi, prima di esserti di nutrimento. Aspetti ancora, sul tuo confine, per far passare del tempo che ora ritieni non ti serva. Altre persone accanto sanno cosa attraversare. I limiti che le colorano non danno limite a cosa volere. Anche se con forza le spine strappate dai muri hanno spento il rumore che ti teneva sveglio Ora giaci tra gli uomini senza pelle aspettando chi vesta il tuo corpo per nasconderlo da un sole troppo violento che non ti dà pace. Verrà anche la pioggia e con essa il rimpianto di un'estate mai lontana. Ho sfasciato tutti i muri che portavano ombra al tuo dormire, ma nei cantieri malati c'è sempre qualcuno che alza e rinnalza le tue pareti. Ho provato a coprirli di sabbia sotto un vento ormai abile a riscoprire le loro cime. Secchielli con calce e con pale erano lì, pronti ad ogni passo per rimediare ai nostri disastri. Scappare dietro ai monti sembrava ormai l'unica speranza di lasciarti vivo e di lasciare saldo il muro che ti ha difeso. Lunghe pareti, vigili salite, e poi discese e poi salite e poi discese fino a scoprire il segno che non lasci segni. E tutto senza un motivo che dia importanza alla fatalità delle cose. Sfascerò tutti i muri che portano ombra al mio dormire. Cartone e granelli avanzati cadono e si disperdono volentieri al primo volere del vento. Biondi capelli sulla nera pelle daranno posto ad un solo carbone. Nelle ore cocenti il desiderio di spegnermi verrà consumato molto lentamente. E tu che vivi puoi anche sfaldare i tuoi muri sgretolati, lasciando di guardia un uomo che sappia fischiare. Quando verrà il mio treno potrai fermarlo ancor prima che arrivi, senza schianti e senza ritorni: un fischio potente per un binario senza binari per una fuga alla quale non si può rinunciare.