Poesie personali


Scritta da: Alessandro Bonfanti
in Poesie (Poesie personali)

Quel che vuol dire uomo

Siamo solo uomini
che possiamo fare
se sappiamo mostrare le nostre mani
solo quando sono chiuse,
i mattoni li abbiamo
ma dal loro incastro nascono soltanto barriere
e non strade che sappiano sormontare
ciò che ci divide.
La realtà è che siamo uomini
e riusciamo a ricordarci di te
solo quando abbiamo qualcosa da chiedere
ma non dimentichiamo mai
di dover essere presuntuosi con gli altri.
Siamo uomini
e questa vita ci da troppi rumori
per saper cogliere il silenzio,
siamo uomini
e la verità
è che abbiamo paura
del mondo e di noi stessi,
la verità
è che siamo troppo orgogliosi
per lasciarci aiutare,
per lasciarci scaldare.
Dio aiutaci perché siamo solo uomini
ma forse abbiamo ancora un cuore che ci salva;
non tutto è dimenticato,
non tutto è perduto,
sappiamo ancora tremare,
sappiamo ancora fremere, sorridere e amare
perché siamo uomini
e nonostante i nostri difetti e le debolezze,
nonostante i nostri vizi e le assurdità
abbiamo ancora un braccio che sa essere teso,
uno sguardo che può perdonare,
un sorriso che riesce ad esser gratuito;
siamo uomini
e se troveremo il coraggio
di fidarci di noi stessi e di te
allora capiremo
che un abbraccio autentico
non può sciogliersi mai;
sapremo dimostrare al mondo di essere uomini,
veramente.
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    Scritta da: Sir Jo Black
    in Poesie (Poesie personali)

    Ho traversato il tempo

    Dov'è il futuro che mi fu promesso?

    Una stella,
    la notte che nacqui,
    mi raccontò di dolci certezze.

    Guidato dalla speranza
    ho traversato il tempo
    passando tra rovi e ginepri.

    Ora,
    carezzando l'anima,
    alzo mani rosse,
    mani tremanti.

    Guidato dalla speranza
    ho traversato il tempo
    contro la tempesta e il mare alto.

    Ora,
    carezzando l'anima,
    alzo mani umide di sale,
    mani tremanti.

    Guidato dalla disperazione
    ho traversato il tempo...

    Ora,
    piccolo laghetto grigio
    riflette l'immagine dell'anima mia:
    cicatrici nere,
    volto grigio, segnato dal sale,
    occhi stanchi.

    Piccolo laghetto,
    tranquilla pace,
    in te immergo l'anima:
    si scioglierà il sale,
    si laveranno le ferite,
    si calmerà il dolore.

    Poi potrò ricominciare il passo...
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      Scritta da: Sir Jo Black
      in Poesie (Poesie personali)

      Menestrello nero

      Era la notte,
      una farfalla viola
      è uscita dal bozzolo.

      Ha aperto le ali,
      ma il giorno,
      grigio,
      le ha tagliate.

      Sotto la luna,
      un fiore rosso
      è maturato.

      Ha aperto i petali,
      ma il giorno,
      grigio,
      li ha strappati.

      Sotto le stelle,
      un menestrello nero,
      ha scritto.

      Ha iniziato il canto,
      ma il giorno,
      grigio,
      lo ha reso muto.

      Sulla strada:
      Un corpo grigio di farfalla,
      Lo stelo secco di un fiore,
      cenere di canti bruciati.

      Vai adesso,
      menestrello muto,
      vai sulla linea grigia,
      segui il silenzioso passo,
      segui la malinconica fila...

      Alla fine,
      forse,
      troverai:
      due ali viola,
      sette petali rossi,
      il tuo canto...
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        Scritta da: Fabia Muscariello
        in Poesie (Poesie personali)
        "Dilettante"
        Che imbarazzante scompiglio
        Sento lo stomaco che vuole fuggire da questo corpo
        Il cuore che parte con la sua danza
        con la sua frenetica voglia di urlare a tutti che sono io la padrona della mia vita
        Non voglio più scappare dai miei errori perché sono i pezzi di me
        Sono ciò che io rappresento
        Ciò che danno luce e ombre al mio cammino
        Sono tutto
        Ho tanta paura
        Stanca di non fare rumore.
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          Scritta da: Alessandro Borghesi
          in Poesie (Poesie personali)

          L'essenza

          Vorrei essere una stella
          per splendere sul tuo viso

          Vorrei essere una goccia d'amore
          per scivolare sul tuo seno

          Vorrei essere il tuo segreto
          per non lasciarti mai

          Vorrei essere la tua luce
          per illuminare il tuo grande cuore

          Vorrei essere il sentiero
          per guidare le tue emozioni

          Vorrei essere un bacio
          per sentire la tua anima

          Vorrei essere una parola
          per dirti che ti amo.
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            Scritta da: Grinch
            in Poesie (Poesie personali)

            Solo per te...

            Sei partito, te ne sei andato
            come un soffio mi hai lasciato
            seza parole, senza cuore, senza amore.

            Mi hai lasciato senza rancore,
            senza forza per lottare,
            non riesco più neanche a odiare
            neanche quel perfido nemico
            che mia ha lasciato senza te.

            Amore mio,
            ti ho perduto e lo so anch'io,
            ma per te farei di tutto!
            Perfino arriare incima al mondo
            x solo vedere che è tondo
            x solo vedere che cosa è il mondo

            E in più cosa posso aspettare
            da una vita che ti fa solo male
            da coloro che cercano di cuarare
            e cercano di aiutare
            me senza riuscire ad evitare
            che il dolore diventi malanno.

            Ed ecco che tu ritornando
            mi hai rifatos entire viva!
            Mi hai fatto ristentire il cuore!
            Senza di te pensavo di morire!
            Me adesso mi rendo conto che ridovrai partire!
            Mi dovra lasciare e un'altra volta
            ti revdrò volare ad altre braccia!
            Ad altri occhi ad altri cuori!

            Cuando non hai capito che a me
            causi solo furori,
            mi strapazzi lo sai?
            E poi te ne vai!

            Solamnte ti dico
            che senza non sono nessuno!
            Più di me un fico
            e senza te nessuno!

            E questo poema scritto col cuore
            ti vuol solo dire
            che senza te posso morire.
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              in Poesie (Poesie personali)

              Il colore della pelle

              Uomini senza pelle, addormentati dal sole marino,
              ricoprono di rena i castelli di sabbia che non ho potuto fare.
              Libri incartati, a forma di cibo, si fanno quasi nocivi,
              prima di esserti di nutrimento.
              Aspetti ancora, sul tuo confine, per far passare
              del tempo che ora ritieni non ti serva.
              Altre persone accanto sanno cosa attraversare.
              I limiti che le colorano non danno limite a cosa volere.
              Anche se con forza le spine strappate dai muri
              hanno spento il rumore che ti teneva sveglio
              Ora giaci tra gli uomini senza pelle aspettando
              chi vesta il tuo corpo per nasconderlo
              da un sole troppo violento che non ti dà pace.
              Verrà anche la pioggia e con essa
              il rimpianto di un'estate mai lontana.
              Ho sfasciato tutti i muri che portavano
              ombra al tuo dormire, ma nei cantieri malati
              c'è sempre qualcuno che alza e rinnalza le tue pareti.
              Ho provato a coprirli di sabbia sotto un vento
              ormai abile a riscoprire le loro cime.
              Secchielli con calce e con pale erano lì,
              pronti ad ogni passo per rimediare ai nostri disastri.
              Scappare dietro ai monti sembrava ormai l'unica speranza
              di lasciarti vivo e di lasciare saldo il muro che ti ha difeso.
              Lunghe pareti, vigili salite, e poi discese e poi salite e poi discese
              fino a scoprire il segno che non lasci segni.
              E tutto senza un motivo che dia importanza alla fatalità delle cose.
              Sfascerò tutti i muri che portano ombra al mio dormire.
              Cartone e granelli avanzati cadono e si disperdono volentieri
              al primo volere del vento.
              Biondi capelli sulla nera pelle daranno posto ad un solo carbone.
              Nelle ore cocenti il desiderio di spegnermi
              verrà consumato molto lentamente. E tu che vivi
              puoi anche sfaldare i tuoi muri sgretolati,
              lasciando di guardia un uomo che sappia fischiare.
              Quando verrà il mio treno potrai fermarlo ancor prima che arrivi,
              senza schianti e senza ritorni: un fischio potente per un binario
              senza binari per una fuga alla quale non si può rinunciare.
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