Quale lama può tagliare il filo, distorcere il tuo profilo, le locandine delle tue virtù che mi impediscono di dimenticarti? Le frasi di un amore tanto testardo pieno di cenci, di pedine mosse male di quello che non vale di ascoltare? Il mio non è codardo come chi mente. Guarda lo specchio: brulica la tua faccia d'insetti e di serpenti. Il secchio delle nostre anime gocciola da qualche parte ma ne raccoglierò le tracce, riponendole dopo averlo riparato. L'uomo che hai amato e tanto ami pagherà il debito insolente e andrà via. È il presente nascosto, non il passato; Come il dente caduto dà lacrime a un bimbo, un altro, saldo, prima o poi le asciuga; Non vado più a ritroso né più avanti. Solo i pezzenti svuotano le mano per riempirle ancora. Io solo di te le ho riempite Ti ho stretta forse troppo, e lo farei in eterno. Ora, nell'inverno delle tue follie, credi che sia l'opposto distruggere poesie alle libertà profuse o alle incerte vie. E le mie lacrime, di contro, per te gioiose Se tanto vuoi, scioglieranno la morsa: lunga appendice di monografie tediose. Libera nel vuoto, danza immotivata, melodia da tutti sconosciuta, dessert stantio, ultima portata nel prosaico del tutto e del tuo niente. Ladra saccente, brillante vanesia. La follia in un piacere folle: gli abiti che cingi chi potrà alterarli?
Bimbo, non piangere. Sorridi. Sorridi a chi ti ha donato un sorriso. Sorridi a chi per te ha dato la vita. Sorridi perché in te rimanga il ricordo D'uomini pronti a morire per Un sogno detto pace. Sorridi alla vita perché La vita ti doni quello che 18 ragazzi hanno pagato con La propria vita. Bimbo, non piangere. Sorridi. Perché loro sorridono per te.
San Giuliano Un paese Molisano. Bambini in festa, il grido di una maestra. Tutti ascoltano la lezione mentre un bimbo Immagina un futuro migliore. All'improvviso un rumore, un boato, è il terrore. Tutti cercano di uscire, ma Solo lì potranno dormire. Morire. Dormire non è come dormire. Loro non sono morti, dormono, sognano. Sognano una vita migliore Che diffonda solo amore. Non facciamo morire questi bambini, facciamoli sognare, sognare per non dimenticare.
Era in quel parco Che è sbocciato il nostro amore. Era in quel parco Pieno di prato e di viole Che è cresciuto il nostro amore. I lunghi pianti Sotto quei salici Che ci hanno visto Crescere e rinascere, in quei Momenti di emozione e di dolore. E l'estate, in quel laghetto che Ci cullava e ci accompagnava Con le sue piccole onde In un viaggio verso il paradiso È in quel parco Che, per te, ho riaperto il mio cuore.
Sono in un posto stupendo Pieno di ricordi e amori C'ero un tempo anche io Non so se ci sono ancora Sono nel tuo cuore Che ho tanto amato e che Amo ancora.