Poesie personali


Scritta da: Lella Frasca
in Poesie (Poesie personali)

Nonna mia

Povera nonna mia come è diventata
sur viso a pelle s'è tutta'n cartocciata.
Me dice: a li tempi mij nun c'erano né creme né cremoni
a me bastavano du tocchi de saponi...

Pe divertisse, me continua a dì, nun c'era sta caciara
ero felice co na nota de chitara
cantavo sempre er ritornello
de na canzone e de no stornello...

Nun era come mò: violenza, droga e sesso,
io ste parole l'ho sentite solo adesso!
Perciò godetela bene sta gioventù
e guarda'n faccia nonna tua... lo vedi che nun torna più.
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    Scritta da: Rossella Bisceglia
    in Poesie (Poesie personali)

    Angeli in tuta blu

    L'inferno in fabbrica
    c'era già prima,
    quando il sudore
    colava sull'acciaio
    per dodici ore
    e la schiena doleva
    anche a vent'anni
    e non dormivi la notte
    tormentato dai conti
    o dormivi sull'autobus
    stipato di corpi
    e odori pesanti.
    Martiri per millecento
    miseri euro
    e millecento preghiere
    di riuscire a farcela
    anche'sto mese
    che c'è Natale
    e i bambini
    si aspettano
    tanti regali.
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      Scritta da: Andrea Manfrè
      in Poesie (Poesie personali)

      Polesine

      Terre strappate con forza dall'acqua,
      prima paludi ora immense distese coltivate
      con grano straniero, legumi lattiferi,
      dolci tuberi e foglie essicabili,
      intervallate di tanto in tanto
      da condotte irriganti, stradine bianche,
      solitari alberi o piccoli boschetti,
      caseggiati antichi o strade nuove.

      Terre che hanno dato alla luce e oscurato
      persone care
      che la mia fanciullezza hanno segnato ed istruito.

      Dai primi passi qui fatti alle estate giocose,
      dai primi lavori ortolani ai lunghi giri...
      di strada in strada in groppa alla leona
      e con splendidi ed affascinanti racconti
      di tempi passati, di vite altrui,
      quasi come favole.

      Storie di conti, baroni, di tenute,
      di vite passate, presenti e future,
      di persone sconosciute o conosciute,
      ma sempre di fatti veri, mai inventati.

      All'ombra di questa maestosa pianta
      i cui dolci frutti assaporai in fanciullezza
      anno dopo anno, estate dopo estate,
      mi rendo conto che la vecchiaia non è solo umana,
      ma anche vegetale.
      Il tuo tronco infatti racconta tutta la tua vita vissuta,
      mentre i tuoi rami mostrano lentamente la tua
      sempre più acuta sofferenza.
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        Scritta da: Andrea Manfrè
        in Poesie (Poesie personali)

        Vedo...

        ... Vedo la luce della notte
        che rende le cose velate, omogenee.
        Qualche lampione illumina la strada
        e di tanto in tanto qualche auto lascia la sua scia.
        Se non fosse per queste auto il paesaggio
        sembrerebbe una fotografia di una terra in letargo.
        Ma questa notte sarà diversa,
        complice una festa non nostra.
        I giovani usciranno e di porta in porta
        bussando con una domanda.
        Fieri del loro bottino torneranno a casa,
        lasciando nuovamente questa terra in letargo.
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          Scritta da: Luca Bruno
          in Poesie (Poesie personali)
          Continuo a camminare da solo,
          in questa fredda foresta innevata.
          Percorro sentieri,
          viaggio,
          ma mi ritrovo sempre solo
          a combattere con me stesso.
          La solitudine...
          il mio cuor si gela,
          batte sempre più lentamente,
          sta quasi per fermarsi
          poi sarà congelato del tutto,
          intanto la mia ricerca continua,
          trovando l'immagine di lei
          in ogni cosa.
          Questo mi fà star ancora più male,
          la mia malinconia aumenta,
          come la voglia di te
          incessantemente nei miei pensieri.
          I tuoi occhi,
          il tuo sguardo,
          le tue labbra,
          il tuo sorriso,
          le uniche cose che mi fanno star bene
          ma non ci sono...
          non ci saranno mai.
          Perché tu continui ad allontanarti,
          ti nascondi dove io non posso raggiungerti...
          dammi un segno della tua presenza,
          rivelati a me,
          torna a scaldar questo cuor che soffre,
          torna a far battere questo cuor...
          solo per te,
          infinitamente per te,
          per sempre e da sempre tuo...
          di nessun altra.
          Perché sei tu l'unico fuoco,
          l'unico raggio di luce nella mia anima tetra e buia,
          l'unica strada verso il paradiso dell'amore,
          l'unico mio pensiero,
          l'unico mio sogno,
          da sempre...
          e per sempre...
          tu.
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            Scritta da: Marco Il Vichingo
            in Poesie (Poesie personali)

            L'effetto di una donna

            Il delicato profumo trasportato dal soffio carezzevole del vento
            riempie dolcemente le mie narici inebriando i sensi,
            il caldo tocco della rosea e vellutata pelle
            restituisce conforto al corpo affaticato,
            che da te ricerca affetto e passione,
            gli occhi castani e profondi riempiono
            l'immenso vuoto del mio animo
            un tempo turbato e confuso,
            il tuo corpo affiancato al mio
            sigilla quello che per altri non è che un passeggero stato d'animo,
            un effimero piacere
            destinato a spegnersi con l'inesorabile trascorrere del tempo,
            l'incontro delle nostre labbra
            corona il sogno che per anni
            ha riempito le nostre notti
            rafforzando il legame e aumentando il desiderio,
            adesso che tra le mie braccia cerchi conforto,
            mai più solitudine alcuna proverai
            finché anche l'ultimo guizzo di vita
            avrà abbandonato la terrena dimora
            del mio spirito.
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              Scritta da: Marco Il Vichingo
              in Poesie (Poesie personali)

              Messaggio di un tesoro

              Con crescente impazienza,
              attendo l'attimo in cui le membra nostre cingeranno i corpi,
              nello specchio del mondo spero di incontrarti,
              soltanto nello specchio in quest'ora ormai tarda,
              ma giammai speranza non perdo
              nel riveder quel tuo freddo riflesso
              divenir palpabile tra le braccia mie,
              tal'è l'attaccamento ch'io ho per te
              che se più non potrei averti
              un'interna voragine in cuor mio s'aprirebbe.
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                Scritta da: Marco Il Vichingo
                in Poesie (Poesie personali)

                Il muro

                Il forte muro, eretto possente,
                al piover feroce, resiste impassibile,
                freddo e immobile, osserva l'eclisse,
                nel giusto momento difende il padrone.

                La pioggia tempesta, la crepa si apre,
                il muro resiste, ma ora è segnato,
                la pioggia s'infiltra, il muro si spacca,
                la pioggia finisce, il muro rimane.

                Col tempo sfuggente il muro scompare,
                l'orgoglio si sente nell'avere quel muro,
                la forza è nostra, la morte vostra.
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