Poesie personali


Scritta da: Andrea Manfrè
in Poesie (Poesie personali)

Polesine

Terre strappate con forza dall'acqua,
prima paludi ora immense distese coltivate
con grano straniero, legumi lattiferi,
dolci tuberi e foglie essicabili,
intervallate di tanto in tanto
da condotte irriganti, stradine bianche,
solitari alberi o piccoli boschetti,
caseggiati antichi o strade nuove.

Terre che hanno dato alla luce e oscurato
persone care
che la mia fanciullezza hanno segnato ed istruito.

Dai primi passi qui fatti alle estate giocose,
dai primi lavori ortolani ai lunghi giri...
di strada in strada in groppa alla leona
e con splendidi ed affascinanti racconti
di tempi passati, di vite altrui,
quasi come favole.

Storie di conti, baroni, di tenute,
di vite passate, presenti e future,
di persone sconosciute o conosciute,
ma sempre di fatti veri, mai inventati.

All'ombra di questa maestosa pianta
i cui dolci frutti assaporai in fanciullezza
anno dopo anno, estate dopo estate,
mi rendo conto che la vecchiaia non è solo umana,
ma anche vegetale.
Il tuo tronco infatti racconta tutta la tua vita vissuta,
mentre i tuoi rami mostrano lentamente la tua
sempre più acuta sofferenza.
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    Scritta da: Andrea Manfrè
    in Poesie (Poesie personali)

    Vedo...

    ... Vedo la luce della notte
    che rende le cose velate, omogenee.
    Qualche lampione illumina la strada
    e di tanto in tanto qualche auto lascia la sua scia.
    Se non fosse per queste auto il paesaggio
    sembrerebbe una fotografia di una terra in letargo.
    Ma questa notte sarà diversa,
    complice una festa non nostra.
    I giovani usciranno e di porta in porta
    bussando con una domanda.
    Fieri del loro bottino torneranno a casa,
    lasciando nuovamente questa terra in letargo.
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      Scritta da: Luca Bruno
      in Poesie (Poesie personali)
      Continuo a camminare da solo,
      in questa fredda foresta innevata.
      Percorro sentieri,
      viaggio,
      ma mi ritrovo sempre solo
      a combattere con me stesso.
      La solitudine...
      il mio cuor si gela,
      batte sempre più lentamente,
      sta quasi per fermarsi
      poi sarà congelato del tutto,
      intanto la mia ricerca continua,
      trovando l'immagine di lei
      in ogni cosa.
      Questo mi fà star ancora più male,
      la mia malinconia aumenta,
      come la voglia di te
      incessantemente nei miei pensieri.
      I tuoi occhi,
      il tuo sguardo,
      le tue labbra,
      il tuo sorriso,
      le uniche cose che mi fanno star bene
      ma non ci sono...
      non ci saranno mai.
      Perché tu continui ad allontanarti,
      ti nascondi dove io non posso raggiungerti...
      dammi un segno della tua presenza,
      rivelati a me,
      torna a scaldar questo cuor che soffre,
      torna a far battere questo cuor...
      solo per te,
      infinitamente per te,
      per sempre e da sempre tuo...
      di nessun altra.
      Perché sei tu l'unico fuoco,
      l'unico raggio di luce nella mia anima tetra e buia,
      l'unica strada verso il paradiso dell'amore,
      l'unico mio pensiero,
      l'unico mio sogno,
      da sempre...
      e per sempre...
      tu.
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        Scritta da: Marco Il Vichingo
        in Poesie (Poesie personali)

        L'effetto di una donna

        Il delicato profumo trasportato dal soffio carezzevole del vento
        riempie dolcemente le mie narici inebriando i sensi,
        il caldo tocco della rosea e vellutata pelle
        restituisce conforto al corpo affaticato,
        che da te ricerca affetto e passione,
        gli occhi castani e profondi riempiono
        l'immenso vuoto del mio animo
        un tempo turbato e confuso,
        il tuo corpo affiancato al mio
        sigilla quello che per altri non è che un passeggero stato d'animo,
        un effimero piacere
        destinato a spegnersi con l'inesorabile trascorrere del tempo,
        l'incontro delle nostre labbra
        corona il sogno che per anni
        ha riempito le nostre notti
        rafforzando il legame e aumentando il desiderio,
        adesso che tra le mie braccia cerchi conforto,
        mai più solitudine alcuna proverai
        finché anche l'ultimo guizzo di vita
        avrà abbandonato la terrena dimora
        del mio spirito.
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          Scritta da: Marco Il Vichingo
          in Poesie (Poesie personali)

          Messaggio di un tesoro

          Con crescente impazienza,
          attendo l'attimo in cui le membra nostre cingeranno i corpi,
          nello specchio del mondo spero di incontrarti,
          soltanto nello specchio in quest'ora ormai tarda,
          ma giammai speranza non perdo
          nel riveder quel tuo freddo riflesso
          divenir palpabile tra le braccia mie,
          tal'è l'attaccamento ch'io ho per te
          che se più non potrei averti
          un'interna voragine in cuor mio s'aprirebbe.
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            Scritta da: Marco Il Vichingo
            in Poesie (Poesie personali)

            Il muro

            Il forte muro, eretto possente,
            al piover feroce, resiste impassibile,
            freddo e immobile, osserva l'eclisse,
            nel giusto momento difende il padrone.

            La pioggia tempesta, la crepa si apre,
            il muro resiste, ma ora è segnato,
            la pioggia s'infiltra, il muro si spacca,
            la pioggia finisce, il muro rimane.

            Col tempo sfuggente il muro scompare,
            l'orgoglio si sente nell'avere quel muro,
            la forza è nostra, la morte vostra.
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              Scritta da: Marco Il Vichingo
              in Poesie (Poesie personali)

              Amore

              Non è amor
              Cotanto sentimento
              Che dolor non porta
              In quanto amor e sofferenza
              Son'unico brandello dell'animo
              Che s'unisce al resto dei brandelli
              A riformar l'anima d'un uomo
              Che sentimenti più non ha.
              Fatto di ghiaccio col cuore di pietra
              S'illude un giorno
              Di riscoprir calore umano
              Datogli da un'anima di calor colma
              Che tremar gli farà la voce,
              Arrossar le gote, sudar le mani
              E soffrire il core:
              quello allora sarà
              amore.
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                Scritta da: Marco Teocoli
                in Poesie (Poesie personali)

                Gelida corazza

                Parole che hanno scaldato il cuore.
                Parole mescolate dall'emozione.
                Son sempre parole che arrivano dritte al cuore.
                Anche le ferite aperte
                sono causate da parole dette.

                Calde come il sole,
                dipinte da un pittore,
                parole che riempiono di nero
                un racconto sincero quasi vero,
                virtuale ma non per questo ideale.

                Scrivo per te, per lei,
                anche per noi e per voi
                le parole ascoltate poi.
                Scrivo soprattutto
                col mio carattere brutto,
                spesso chiuso nella stanza
                della mia gelida corazza.

                Quante volte ho desiderato
                di scorgere un buco traforato
                da un raggio di sole,
                affinché porti calore
                dentro il mio cuore.
                Per farmi respirare
                aria di vita buona per viaggiare.

                Tu, che hai appena scalfito
                la mia gelida corazza,
                ora che hai udito,
                non spegnere la speranza
                di un cuore inaridito,
                ne per sete ne per orgoglio
                ma per un amore che tanto voglio
                e tanto spero
                da far tremar il mondo intero.

                Ascolta ciò che c'è da sentire.
                Culla ciò che c'è da far sbocciare.
                Ama tutto ciò che c'è da amare.
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                  Scritta da: Cleonice Parisi
                  in Poesie (Poesie personali)

                  La Preziosità Incommensurabile - L'attimo

                  Cogli la preziosità incommensurabile di un istante,
                  l'oggi è già prezioso
                  non è nell'incertezza del domani la sua corona,
                  l'oggi è già sovrano riconoscilo tale.

                  Il nostro tempo,
                  inestimabile tesoro
                  nelle mani di un vento inquieto,
                  al collo del più feroce dei draghi;

                  Cogli la preziosità indefinibile di un momento,
                  l'oggi è già prezioso
                  non farlo fluire nella sacca del tempo
                  senza tributargli il tuo applauso,
                  non è nel ricorrere il domani
                  che avrai colto la vita a piene mani;

                  Il nostro tempo,
                  inestimabile tesoro
                  nelle mani di un vento inquieto,
                  al collo del più feroce dei draghi;

                  Cogli l'unicità di un attimo
                  e attimo dopo attimo
                  avrai reso la tua vita Unica.

                  Il nostro tempo sovrano
                  incatenato alla paura di vivere
                  rimpiangerai il passato
                  rincorrerai il futuro
                  pur di non riconoscerti nell'oggi.

                  Cogli l'attimo,
                  è nel suo cuore il tesoro che renderà la tua vita unica;

                  Guarderai negli occhi del tuo drago
                  e nel riconoscere la sua umanità
                  avrai colto il tuo tempo.
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