Poesie personali


Scritta da: Angelo Dessi
in Poesie (Poesie personali)
Amico mio... ricordi quando le rondini soavi volavano su di noi? Quando i rumori sordi nella notte rompevano il dolce sognare di un bambino... avevo la certezza della vita, ma la paura nel viverla... ricordati... amico mio, ora chiudo gli occhi non ho più paura... con un amico vicino anche la notte non è poi così tanto scura.
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    in Poesie (Poesie personali)
    La Casa dalle Finestre che Ridono. Imposte aperte, torta di mele come la famosa Magdalaine e l'innocenza di un gioco al buio in soffitta. Tutto era di plastica, tutto finto, tutto era una prova della vita vera. Ora siamo alla stesura definitiva, sempre meno funziona la gomma su questa pagina stropicciata dell'esistenza. Niente penna, solo una sottile lama di coltello.
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      Scritta da: Danilo Rusciano
      in Poesie (Poesie personali)

      E dite all'amore che io sò cos'è

      Notte e giorno,
      sole e luna s'inseguono.
      Eterni amanti costretti a sfuggirsi per insegnare al modo cos'è l'amore.
      Una platea di stelle mi è testimone, io sole sò cos'è l'amore.
      Il mio publico di stelle sà cos'è l'amore perché solo tu, mio sole, conosci il mio nome.
      Il mio sguardo nel tuo: Eclissi.
      Noi due soli.
      Per pochi attimi, per ricominciare.
      Ora posso chiamarti amore.
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        Scritta da: Luca Bruno
        in Poesie (Poesie personali)
        Eccoci qui...
        il sole e la luna...
        che si incontrano...
        due corpi...
        due anime...
        che si uniscono...
        in una stupenda danza...
        l'eclisse...
        in cui i due corpi celesti...
        si avvolgono...
        proprio come noi...
        io e te...
        io...
        la tua ombra...
        e tu...
        la mia luce...
        danziamo su queste nuvole...
        che ci fanno da pista da ballo...
        per volteggiare...
        come due perfetti ballerini...
        la danza perfetta...
        chiamata...
        amore...
        in cui ci uniremo...
        e non ci lasceremo mai più...
        due corpi...
        accomunati da una sola anima...
        volteggiamo intorno all'eclisse...
        ci desideriamo...
        ci vogliamo...
        ci incontriamo...
        e ci uniamo...
        per ballare...
        come su una spiaggia...
        si balla intorno al falò...
        di ferragosto...
        io suonando la chitarra...
        sfiorando le dolci corde del tuo cuore...
        tu cantando...
        facendo vibrare le dolci note dell'amore...
        fai presto...
        vieni qui...
        ed uniamoci nell'eclisse...
        per ballare...
        fino all'infinito...
        la danza dell'amore...
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          Scritta da: Pietro Colucciello
          in Poesie (Poesie personali)

          I fanciulli di Natale

          Ti prego, Bambin Gesù,
          per tutti i fanciulli che stasera
          hanno voglia di piangere
          perché non hanno affetto,
          perché non hanno nessuno.

          Ti prego, Bambin Gesù,
          per tutti gli orfani,
          per tutti quelli abbandonati dai genitori, per quelli che vivono lontani dalla famiglia.

          Ti prego, Bambin Gesù,
          per i ragazzi che oggi sono stati malati, per quelli che sono stati sfruttati, per quelli che, invece di giocare e studiare sono costretti a lavorare.

          Ti prego, Bambin Gesù,
          per i bambini disabili
          e per coloro ai quali anche oggi
          il giorno è sembrato lungo e noioso.

          Fermati Bambin Gesù
          dalla Grotta di Betlemme al loro letto, benedicili, proteggili e guariscili.

          Asciuga, Bambin Gesù,
          le lacrime di tutti i tuoi fanciulli,
          trasforma il Natale in festa vera!
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            Scritta da: Andrea Spartà
            in Poesie (Poesie personali)

            Semi-Sonetto Auto-Ritratto

            Nato quasi quattro lustri or sono per cause a me sconosciute,
            cresciuto sempre nello stesso luogo e dalle stesse amabil persone,
            maturato forse troppo in fretta, forse mai,
            morto per il mondo, vivo per il viaggio da compiere.

            Uno specchio che tante volte mi ha mentito, adesso mi vede:
            né troppo alto né troppo basso, né troppo magro né troppo grasso,
            lisci e neri capelli timorosi su spaziosa fronte,
            occhi sempre ardenti, ibridi di colore; mani leggere e

            amabili labbra carnose sempre unite, che le prime fanno ciò
            che le seconde spesso non riescono a far. Da sempre vestito
            secondo personali esigenze e non tramite quelle altrui,
            che l'apparir giammai raggiunse l'esser.

            Ogni respiro vitale fu accompagnato da una nota,
            che forse solo tant'amata musica mai mi tradì,
            e anzi lei più volte mi salvò e tutt'ora mi salva,
            ispirandomi in ciò che per me è soffio d'anima.

            Sposo delle parole, amante dei pensieri,
            maestro di frasi per chi ancora neanche allievo è,
            bramoso di migliorare, incessante nella ricerca,
            sapiente e incurante della difficoltà del cammino;

            eruzione vulcanica nello scrivere, per colui che
            le nuvole alla terra da pavimento preferisce,
            creatore e Dio di mondi immortali per solitari
            viaggiatori, stanchi della solita strada reale.

            Ambizioso e temerario per i propri sogni,
            curioso per natura, osservatore per passione,
            di error colpa difficilmente ammetto, ma di verità
            fondo il mio castello; il cuore come unico vessillo

            mi ha preceduto nelle decisioni di vita,
            pur mai indipendente dalla residenza dell'anima.
            Limite d'amor non esiste, ed io pur avendone
            già abbastanza saggiato, ancor sazio non sono

            e forse mai sarò, cosicché esso come droga
            si comporta, che una volta provata la prima dose,
            più a smetter non si riesce, e poco importa se
            abusandone sua Signora Morte falce abbassa.

            In principio buono e onesto pur troppo,
            poi cangiato da un mondo insensibile, e così
            adattato nuovamente alla vita con pelle nuova,
            ma, nonostante ciò, allo stesso mondo avverso.

            Spesso elogiato, osannato, con ammirazione visto,
            in egual volte non capito, ignorato, gettato via,
            caduto e rialzato come nostra vita vuole che sia,
            sanguinante e cicatrizzato come cura al dolore,

            combattente mai arreso pur nello svantaggio,
            esortatore di tentativi e compagno di sventure,
            amante del rischio e dell'oscurità, sognatore
            profondo e prolisso, vendicativo di spirito.

            Tratti essenziali e brevi per qualcosa d'immenso,
            come una vita appena iniziata ma già intensa,
            ancor cercando nel pubblico un consenso,

            come ad ogni cosa che ha un inizio fine non può mancare,
            il novello semi-poeta qui termina il suo progetto,
            torna alla prosa e lascia ai sapienti il poetare.
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              Scritta da: Menno* Riki
              in Poesie (Poesie personali)

              Gioie giovanili

              Qui, coll'ammiccante faro all'orizzonte, nel mentre che le braci ardono, com'anche i nostri spiriti giovanili, non ancora intaccati dalle responsabilità del mondo.

              Ci lasciamo trascinare nel vortice dell'euforia e ci perdiamo nelle gioie di questa giovane, ma non per questo innocente, età.

              E così, illuminati dalle fievoli luci delle stelle, continuiamo una notte di festeggiamenti, di scherzi e di passioni, finché l'alba non spazzerà via le emozioni della notte.
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                Scritta da: Barbara Brussa
                in Poesie (Poesie personali)

                Condividere il Tempo

                Chiusa, come dentro un'ostrica,
                c'è la perla rara della tua essenza.

                Se soltanto riuscissi
                a vederla anche tu...
                rimarresti abbagliato
                dalla sua fulgida bellezza!
                E forse riusciresti a concedermi
                un po' più di tempo
                per visitare quel luogo segreto
                che risulta segnato soltanto
                nelle mappe di chi ha occhi
                che sanno vedere.

                Per guardare basta un minuto.
                Per vedere, spesso, non è sufficiente una vita intera.

                Ah! Ma io ti prometto che farò presto, perché ho già sbirciato dentro.
                Ma tu, regalami un po' del tuo tempo.
                Tempo, solo tempo...
                che da tuo, diventerà nostro.
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