Poesie personali


Scritta da: Danilo Rusciano
in Poesie (Poesie personali)
Sono il Sussurro Silenzioso del vento.
Solitaria Speranza di chi Stringe Soltanto un pugno di Sabbia.
Sono il Silenzio che osserva il mondo con gli occhi di uno Sconosciuto.
Sono il Solitario poeta che verga su muti fogli la follia dei Sogni.
Sono l'anima che cerca il Suo corpo.
Sono Soltanto il Silenzio di una lacrima, un emozione...
Chiamatemi Semplicemente Silence.
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    Scritta da: Antonio Vallotta
    in Poesie (Poesie personali)

    Ti ho persa

    Ti ho persa per così tanto tempo
    forse ho bisogno di te...
    sono perso in me stesso
    la pazzia viene verso me

    dietro di me c'è la pioggia
    che sempre mi colpisce
    l'errore è il mio essere
    non riesco a sopportare questo dolore

    sei così lontana ora...
    ti voglio vedere
    non ricordo l'ultima volta
    che mi hai sorriso

    sono così felice
    per averti conosciuta
    il mio pensiero più grande
    il mio solo dolore
    il mio solo dolore

    dietro di me c'è pioggia
    che sempre mi colpisce
    l'errore è il mio essere
    non riesco a sopportare questo dolore

    ti ricordi di me?
    Sono tuo amico
    sempre ti ho voluto bene
    ma non capisci le mie parole

    continuerai così?
    Ferma questa pazzia!
    Scaccia queste barriere!
    Non sono cattivo

    dietro di me c'è la pioggia
    che sempre mi colpisce
    l'errore è il mio essere
    non riesco a sopportare questo dolore

    non posso sopportarlo!
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      Scritta da: Angelo Dessi
      in Poesie (Poesie personali)
      Amico mio... ricordi quando le rondini soavi volavano su di noi? Quando i rumori sordi nella notte rompevano il dolce sognare di un bambino... avevo la certezza della vita, ma la paura nel viverla... ricordati... amico mio, ora chiudo gli occhi non ho più paura... con un amico vicino anche la notte non è poi così tanto scura.
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        in Poesie (Poesie personali)
        La Casa dalle Finestre che Ridono. Imposte aperte, torta di mele come la famosa Magdalaine e l'innocenza di un gioco al buio in soffitta. Tutto era di plastica, tutto finto, tutto era una prova della vita vera. Ora siamo alla stesura definitiva, sempre meno funziona la gomma su questa pagina stropicciata dell'esistenza. Niente penna, solo una sottile lama di coltello.
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          Scritta da: Danilo Rusciano
          in Poesie (Poesie personali)

          E dite all'amore che io sò cos'è

          Notte e giorno,
          sole e luna s'inseguono.
          Eterni amanti costretti a sfuggirsi per insegnare al modo cos'è l'amore.
          Una platea di stelle mi è testimone, io sole sò cos'è l'amore.
          Il mio publico di stelle sà cos'è l'amore perché solo tu, mio sole, conosci il mio nome.
          Il mio sguardo nel tuo: Eclissi.
          Noi due soli.
          Per pochi attimi, per ricominciare.
          Ora posso chiamarti amore.
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            Scritta da: Luca Bruno
            in Poesie (Poesie personali)
            Eccoci qui...
            il sole e la luna...
            che si incontrano...
            due corpi...
            due anime...
            che si uniscono...
            in una stupenda danza...
            l'eclisse...
            in cui i due corpi celesti...
            si avvolgono...
            proprio come noi...
            io e te...
            io...
            la tua ombra...
            e tu...
            la mia luce...
            danziamo su queste nuvole...
            che ci fanno da pista da ballo...
            per volteggiare...
            come due perfetti ballerini...
            la danza perfetta...
            chiamata...
            amore...
            in cui ci uniremo...
            e non ci lasceremo mai più...
            due corpi...
            accomunati da una sola anima...
            volteggiamo intorno all'eclisse...
            ci desideriamo...
            ci vogliamo...
            ci incontriamo...
            e ci uniamo...
            per ballare...
            come su una spiaggia...
            si balla intorno al falò...
            di ferragosto...
            io suonando la chitarra...
            sfiorando le dolci corde del tuo cuore...
            tu cantando...
            facendo vibrare le dolci note dell'amore...
            fai presto...
            vieni qui...
            ed uniamoci nell'eclisse...
            per ballare...
            fino all'infinito...
            la danza dell'amore...
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              Scritta da: Pietro Colucciello
              in Poesie (Poesie personali)

              I fanciulli di Natale

              Ti prego, Bambin Gesù,
              per tutti i fanciulli che stasera
              hanno voglia di piangere
              perché non hanno affetto,
              perché non hanno nessuno.

              Ti prego, Bambin Gesù,
              per tutti gli orfani,
              per tutti quelli abbandonati dai genitori, per quelli che vivono lontani dalla famiglia.

              Ti prego, Bambin Gesù,
              per i ragazzi che oggi sono stati malati, per quelli che sono stati sfruttati, per quelli che, invece di giocare e studiare sono costretti a lavorare.

              Ti prego, Bambin Gesù,
              per i bambini disabili
              e per coloro ai quali anche oggi
              il giorno è sembrato lungo e noioso.

              Fermati Bambin Gesù
              dalla Grotta di Betlemme al loro letto, benedicili, proteggili e guariscili.

              Asciuga, Bambin Gesù,
              le lacrime di tutti i tuoi fanciulli,
              trasforma il Natale in festa vera!
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                Scritta da: Andrea Spartà
                in Poesie (Poesie personali)

                Semi-Sonetto Auto-Ritratto

                Nato quasi quattro lustri or sono per cause a me sconosciute,
                cresciuto sempre nello stesso luogo e dalle stesse amabil persone,
                maturato forse troppo in fretta, forse mai,
                morto per il mondo, vivo per il viaggio da compiere.

                Uno specchio che tante volte mi ha mentito, adesso mi vede:
                né troppo alto né troppo basso, né troppo magro né troppo grasso,
                lisci e neri capelli timorosi su spaziosa fronte,
                occhi sempre ardenti, ibridi di colore; mani leggere e

                amabili labbra carnose sempre unite, che le prime fanno ciò
                che le seconde spesso non riescono a far. Da sempre vestito
                secondo personali esigenze e non tramite quelle altrui,
                che l'apparir giammai raggiunse l'esser.

                Ogni respiro vitale fu accompagnato da una nota,
                che forse solo tant'amata musica mai mi tradì,
                e anzi lei più volte mi salvò e tutt'ora mi salva,
                ispirandomi in ciò che per me è soffio d'anima.

                Sposo delle parole, amante dei pensieri,
                maestro di frasi per chi ancora neanche allievo è,
                bramoso di migliorare, incessante nella ricerca,
                sapiente e incurante della difficoltà del cammino;

                eruzione vulcanica nello scrivere, per colui che
                le nuvole alla terra da pavimento preferisce,
                creatore e Dio di mondi immortali per solitari
                viaggiatori, stanchi della solita strada reale.

                Ambizioso e temerario per i propri sogni,
                curioso per natura, osservatore per passione,
                di error colpa difficilmente ammetto, ma di verità
                fondo il mio castello; il cuore come unico vessillo

                mi ha preceduto nelle decisioni di vita,
                pur mai indipendente dalla residenza dell'anima.
                Limite d'amor non esiste, ed io pur avendone
                già abbastanza saggiato, ancor sazio non sono

                e forse mai sarò, cosicché esso come droga
                si comporta, che una volta provata la prima dose,
                più a smetter non si riesce, e poco importa se
                abusandone sua Signora Morte falce abbassa.

                In principio buono e onesto pur troppo,
                poi cangiato da un mondo insensibile, e così
                adattato nuovamente alla vita con pelle nuova,
                ma, nonostante ciò, allo stesso mondo avverso.

                Spesso elogiato, osannato, con ammirazione visto,
                in egual volte non capito, ignorato, gettato via,
                caduto e rialzato come nostra vita vuole che sia,
                sanguinante e cicatrizzato come cura al dolore,

                combattente mai arreso pur nello svantaggio,
                esortatore di tentativi e compagno di sventure,
                amante del rischio e dell'oscurità, sognatore
                profondo e prolisso, vendicativo di spirito.

                Tratti essenziali e brevi per qualcosa d'immenso,
                come una vita appena iniziata ma già intensa,
                ancor cercando nel pubblico un consenso,

                come ad ogni cosa che ha un inizio fine non può mancare,
                il novello semi-poeta qui termina il suo progetto,
                torna alla prosa e lascia ai sapienti il poetare.
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