in Poesie (Poesie personali)
Sento
Sento cadere le foglie
sul tuo dolce capo.
Sento cadere la pioggia
sulle tue dolci labbra.
Sento scorrere il vento
tra le tue dolci mani.
Sento... Te.
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Sento cadere le foglie
sul tuo dolce capo.
Sento cadere la pioggia
sulle tue dolci labbra.
Sento scorrere il vento
tra le tue dolci mani.
Sento... Te.
Poche lontane irrisorie speranze di calma;
scarse illusioni concrete su fatti concreti;
rimorsi remoti nel tempo,
discese di strade scoscese,
geniali trovate improvvise... poi niente;
ritorni incostanti ancorati al passato;
rifiuti totali;
nemmeno una tregua... poi niente;
rimbombi tonanti di ira, calmati nel tempo,
ombre normali di luce;
canzoni lontane;
luoghi dispersi quà e là;
piccole oasi di pace,
senza pensieri... poi...
erte salite, grandi fatiche e lunghi sentieri;
consensi parziali e totali,
liberi voli,
frammenti di sale,
completa certezza, abbandono totale:
voglia di bere... sedata
unica fata rimasta a vedere.
Sofferenza in me c'era
Che il tempo buio e freddo in me portò.
Il tempo passava e qualcosa si avvicinava
sempre più si senti... ma cos'èra dov'era.
L'estate lei era...
Arrivò è il mio cuore incontro e ghiaccio trovò.
Un raggio lei era... di luce d'amore che al mio cuore bussò
la mia vita illumino
perché caldo formo e il cuore mio riscaldò.
Verde vedeva e azzurro immaginava
Fiorito di nuovo ritorno,
perché amore e passione incontrò
tutto era nuovo tutto era bello
perché amore istillo.
L'estate era li
e la fine busso
io dissi no... aspetta ancora un po'
e per poco duro.
La distanza poi portò che l'amore non fermò
I giorni passarono è il tempo riprovò
Perché io chiedevo?
Male non è ho ma amore ora c'è
Ma il tempo non sentiva.
Ho! Mio Dio
perché... sofferenza... perché solitudine... perché morte Nuovamente vuoi da mè?
La sofferenza la solitudine e la morte in me busso!.
Il raggio di luce che caldo portò sempre più si sposto e così si allontanò.
Un altro trovo è il cuor mio pace no trovo
si ammalò e di colpo si fermo
freddo ritorno e morte ritrovò.
Perché... perché... perché?
Il male in me si fermo che sole più non portò.
L'amore e l'odore nel cuor mio mai più si avvicinò
perché morte in me trovo.
Quella mattina in volo il mio Cupido si alzò,
è su te gli occhi posò;
lontano in quel momento ero.
Mi disse va "prendila, amala, desiderala",
io non credevo in lui perché solo sofferenza in me portava.
Quando ti vidi, nel mio Cuore lasciai scoccare una freccia.
Il nostro sguardo fece incrociare,
gli occhi miei mai più lasciar andar via volevan.
Mi svegliai in un lago di lacrime,
dolci piene d'amore,
ma non sapevo il mio destino quel era,
se viverti ho lasciarti
se morire in te ho fuggire questo amore.
Un sigillo e un patto da me voleva,
che il mio cuore tuo era...
Accettai è l'amore si creò.
Mio Cupido, dove sei!
Perché questo tu fai a me.
Amore, Dolore e Rabbia nel mio cuore c'è,
perché l'età non c'è;
Una è la vita, uno è l'amore, che età non vede.
Ho Amore il tuo nome qual è...
Chi sei, dove vai, cosa fai,
un cuore pieno di amore ti aspetta,
prendilo, rubalo e conservalo,
uno ne nasce è uno ne muore, è di valore è.
L'Amore è come una poesia,
dal cuore nasce e sulla carta vive,
perché indelebile rimane nel tempo.
Questo è ciò che cercavo e mai trovavo.
Ma ora cosa è Amore o Dolore?
"Ti Amo e ti amerò per sempre", mio dolce raggio di luce,
che il mio cuore hai scaldato è la mia vita illuminato;
in Me rimarrai e per sempre Tu vivrai nel cuor mio.
Mai più potrò sentire da vicino il tuo profumo...
Ma ti confesso:
tutte le notti te lo rubo,
mentre ti sogno, per conservare
fino al risvoglio il tuo ricordo
e per avvicinarlo poi al mio viso...
Correre dove nessuno potrà trovarmi...
correre fino a perdere il fiato e crollare...
correre a braccia aperte verso un'alba che non è mai venuta...
correre sull'asfalto che brucia e fa male...
correre e ritrovare un sorriso perduto da tempo...
correre per ritrovare parte noi...
correre e riscoprirsi senza bugie...
correre per non creare più nessuna illusione...
correre per non avere più paura...
fermarsi... guardarsi intorno
e rendersi conto che doveva andare così...
correre lontano... lontano... lontano... senza cadere giù!
Correre perché non posso volare più!
In questo pomeriggio alcolico, sintetico e immobile,
m'inquieta un sole
-o forse un'alba, meravigliosa,
come a volte ciò che lo sembra, poi non lo è-.
Mi fotto da me,
cosi che sento lo spleen,
sento l'abbandono,
sento l'angoscia,
sento il sapore vecchio e tormentato del vuoto dentro di me
alla ricerca
sfrenata
di te.
Contemplando una strana notte.
Meditando su assenze indefinite di questo presente,
volutamente mi perdo dietro parole sibilline,
mentre ti sento muovere fra queste dita e fra le righe.
Rimani qui ancora un po'.
Non avrai sentieri
se di sentieri non avrai memoria;
È nel trascorso vissuto,
il tuo solo intuito,
è nel vivere di ieri
che tracciato avrai sentieri;
Non sottovaluta pioggia
chi alla sua terra ha dato foggia,
sa che sol nel suo cadere
frutto poi potrà vedere;
Non teme il tifone
chi manovra vele,
egli raccoglie in quel vento
la forza del suo movimento.
Non teme fame
chi nel mondo ha cucito trame,
sa che sol nel digiuno forzoso
della vita sarà realmente sposo.
Non avrai sentieri
se di sentieri non avrai memoria;
È nel passato il tuo coltivato,
è nel domani il frutto ritrovato;
Non sottovaluterai il trascorso,
è nel cuore di ciò che andato il tesoro trovato;
Guarderai con amore
anche a ciò che ti avrà ferito il cuore
e nel proceder innanzi
capirai di non aver lasciato avanzi;
È nel trascorso il tuo primo percorso.
Hai cercato Iddio
nel deserto dei libri.
Hai viaggiato
per mari e monti.
Hai assaporato il potere,
la ricchezza e la povertà.
Ti eri illuso di averlo trovato.
Ma or la delusione,
del vuoto che riempie la tua anima.
La più travolgente depressione!
L'inferno!
Il fuoco,
che dovrai attraversare.
Ne uscirai indenne
se il Cuore è con te,
e se accetterai
l'aiuto della Ragione.
Se saprai conciliare
Beatrice e Virgilio.
Ed allor il vuoto
lo riempirai al più presto.
Scoprirai
e getterai le maschere
che credevi di non avere.
Quando la caverna del tuo essere
sarà interamente svuotata
da credenze
e opinioni personali.
Frutti di terreni coltivati
e mietuti da altri
che tu hai fatto tuoi.
Né narcisismo,
né senso di potere,
o affermazione di sé.
Guai all'orgoglio!
Il vero demone
che ostacola il cammino
nella strada della consapevolezza,
verso la comprensione del Reale.
Il tuo vuoto
dovrà essere realmente vuoto.
E sarà allora, che il vuoto,
si riempirà di un nuovo
e sconosciuto sentire,
che ti innalzerà
al di sopra di ogni cosa conosciuta
e vedrai...
Crocifiggerai la tua personalità,
gusterai la paura e la morte!
Ma resusciterai
e sarà allora che vedrai!
Si!
Vedrai l'immagine di Te stesso
riflesso negli occhi di un bambino.
Ogni uomo
sarà il tuo gemello,
ed imparerai che
Iddio alberga
all'interno di una albero,
nel cinguettio di un passero,
nello sguardo affascinante di una donna.
Nella tua compagna brontolona
che non ti da tregua,
realizzarei che Dio ti istruisce
per sviluppare
la qualità della pazienza.
E quando non sarà più uno sforzo,
non più scimmiotterai,
non più reciterai il tuo ideale,
l'Amore penetrerà realmente,
all'interno della caverna
del tuo essere divenuto vuoto.
Sarà allor
che ti alzerai alle due di notte,
vivendone intensamente l'ora.
E paradossalmente,
nell'istante di quel momento,
non vedrai l'ora che si farà giorno,
per Creare ed Amare,
per viver altri momenti.
Così sentirai anche
l'impeto di una forza straordinaria
che ti solleverà da terra
e di quell'ora meravigliosa della notte,
non ne vorrai la fine!