Poesie personali


Scritta da: Marco Teocoli
in Poesie (Poesie personali)

Cuore romanzino

A volte penso di essere sbagliato
Altre volte dico di essere nel giusto
Molte volte sono criticato
Per credere nell'amore manifesto.
Non crescerò mai dicon tutti.
Se è questo il mondo degli altri
Voglio restare con gli occhi da bambino
Con il cuore romanzino
Datemi pure del cretino
Ciò che ho nel cuore è ben altro
Di ciò che pensa chi non fa altro
Che mal giudicare e ferire.

A volte penso di essere sbagliato
Perché vorrei un cuore rinnovato
Lo vorrei duro e spietato
Piccolo piccolo e pietrificato
Ruvido e scontroso
E chissà se il risultato
fosse il vivere agiato.

Eh si a volte penso di essere sbagliato
Per paura di essere mal giudicato
Cambierei il mio cuore
Con uno meno malato
Ma non sarei me stesso... che peccato.
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    Scritta da: Marco Teocoli
    in Poesie (Poesie personali)

    Un attimo per amare

    Un attimo è solo un attimo
    Seduto ad ascoltare il tempo
    Mentre governo il mondo
    Gestisco la vita intensa
    Mi muovo con frequenza
    Un attimo per vivere

    Stop, basta, alt
    Tutto si ferma
    Il sole si spegne
    Il vento non si sente
    La musica è svanita
    Non sento più le dita
    Un attimo per pensare

    Un attimo è solo un attimo

    Fotogrammi tanti fotogrammi
    Veloci ma incisi
    Proiettano i momenti lieti
    Ricordano i sentimenti
    Di una vita ormai sospesa
    Un grazie alle persone care
    Un addio a ciò che sono stato
    Un abbandono nel silenzio
    Un attimo per morire

    Un attimo è solo un attimo

    Black out, buio bianco
    Il bianco avvolge i pensieri
    Spazi candidi senza vita
    Silenzi mai ascoltati
    Libertà mai vissuta
    Un attimo per sperare

    Un attimo è solo un attimo

    Esserci ancora può deludere
    Chi si aspetta di cambiare
    Dopo aver capito
    Che la vita è un attimo
    Un attimo per amare.
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      Scritta da: Luca Bruno
      in Poesie (Poesie personali)

      Anima vagante

      Anima persa...
      vaga per questo cuore...
      anima di lupo solitario...
      ali insanguinate...
      dal sangue del mio cuore...
      che non smette di sanguinare...
      anima persa...
      in questa nebbia di sofferenza...
      anima persa vaga...
      senza trovare rifugio sicuro...
      vorrebbe scappare via...
      ma i meandri del mio cuore sono troppo bui e tetri...
      piange...
      e cosi le lacrime si uniscono al sangue...
      creando il dolore...
      quello interiore...
      quello che solo un anima pura può guarire...
      un anima che non esiste...
      perché quell'anima ero io...
      al giorno d'oggi non se ne trovano più anime così...
      ero bianco puro...
      ora sono rosso...
      rosso di rabbia verso il mondo...
      e rosso di sofferenza...
      e cosi la mia anima vaga...
      senza trovar rifugio...
      né nel mio cuore...
      ne in quello di altri...
      morire...
      senza trovar meta...
      la fine di un barbone...
      o la fine...
      la mia fine...
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        Scritta da: Luca Bruno
        in Poesie (Poesie personali)

        Sognare

        La realtà...
        troppo dura...
        troppo solitaria...
        siamo divisi...
        i nostri cuori e le nostre anime...
        sono cose distinte...
        la tua mancanza si sente troppo...
        il mio cuore ti vuole...
        perché mi manchi...
        ti ho davanti agli occhi...
        ma non ti posso avere...
        e cosi vado a dormire con le lacrime agli occhi...
        mentre si chiudono i miei occhi immagino te...
        ed entro nol mondo dei sogni...
        della fantasia...
        in cui io e te siamo più vicini di qualsiasi cosa...
        camminando per la foresta...
        ti dico tutto ciò che non ti ho mai detto nella realtà...
        ti voglio...
        ti desidero...
        ti amo...
        ma purtroppo questo è solo un sogno...
        e quando mi sveglierò...
        tutto sarà come prima...
        e tu rimarrai solo un sogno per me...
        finquando sogno e realtà non si uniranno in una sola parola...
        chiamata amore...
        e vivremò per sempre in un sogno...
        ogni mattina ci sveglieremo...
        ma continueremo a sognare...
        perché l'amore è un sogno...
        che pochi realizzano...
        ti prego unisciti a me...
        diventiamo un solo corpo...
        con due anime...
        e viviamo insieme questo sogno chiamato...
        amore...
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          Scritta da: Barbara Brussa
          in Poesie (Poesie personali)

          La Cena

          La cena?
          Ci penso io!
          Nuvole rosa, sulle quali sedersi
          Un lembo di cielo, come tovaglia
          La luce degli occhi,
          per creare l'atmosfera

          Spicchi di luna,
          guarniti con schegge d'aurora
          e conditi con succo d'amore
          Una spolverata di stelle e...
          buon appetito!
          Mentre le note del cuore
          si diffondono nell'aria...
          si consumerà un ottimo piatto...
          "ar-dente"!

          Rigorosamente in due.
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            Scritta da: Barbara Brussa
            in Poesie (Poesie personali)

            Fantasmi

            È terribile
            sentire l'assenza della presenza.
            È come vivere accanto ad un fantasma.
            Sentirne il fiato sul collo,
            che ti mette brividi nel corpo
            e gelo nel cuore.
            Un'anima dannata,
            che ti appare all'improvviso.
            Pochi attimi, rubati all'eternità.
            Il dissolversi di un'immagine
            che, forse, non hai nemmeno
            realmente veduto...
            Nessuna certezza.
            Nessun calore.
            Nessuno (veramente) accanto a te.
            Le stanze del tuo freddo castello gridano,
            in un vuoto silenzio.
            Nessuno risponde.
            Nemmeno tu puoi sentire.
            Perché sei già morto.
            Morto dentro.
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              Scritta da: Angelo Dessi
              in Poesie (Poesie personali)
              Ascoltami, o signore dalla veste oscura e disegnami nel silenzio da te concesso il futuro se triste deve essere scritto, o lasciami e abbandonami e fammi camminare dove nessuno e passato, dove posso ancor sognare, ridere... ridere e ridere ancora, dove la vita non è una colonna sonora, di un film in bianconero dal finale gia visto, lasciami vivere io ho bisogno di questo.
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                Scritta da: F4B10Z
                in Poesie (Poesie personali)
                Una danza di stelle,
                accompagna la scia del ricordo.
                Un giardino, cuore mio,
                adesso arido e scarno.
                L'odore dell'erba,
                in un giorno di pioggia,
                lacrime mie.
                E il rumore,
                fuori da una finestra,
                di tempesta, tuoi sorrisi.
                Una candela,
                ormai consumata,
                nostro amore.
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                  in Poesie (Poesie personali)

                  Niente di niente sia

                  Oggi o domani verrei a casa tua,
                  farei questo assurdo viaggio
                  come tante volte pur accadde
                  solo per infilare di straforo
                  qualche parole nella sottile fessura
                  che sempre ha la porta degli impostori
                  col bene non potrei rompere o bruciare
                  penso il divieto di rivederci
                  che mi sono imposto da tempo.
                  Niente, vorrei dirti,
                  solo niente di niente.
                  Fu detto già tutto
                  tu non sentivi, non potevi
                  e io non seppi parlare
                  per il dolore che non provavo.
                  Da quando ci siamo separati
                  sopravviviamo, io
                  sotto le rovine di quel tempo
                  che mai fu, tu serpe vivente
                  attorcigliata con l'inganno
                  all'albero delle emozioni
                  per addentare frutti immeritati.
                  Ma questo mio niente
                  che dopo di te vivido
                  mi sostiene e si rafforza,
                  cresce bene con l'insonnia della notte,
                  fruttifica, si fa grande, muta la voce,
                  e non vuole più stare solo con me,
                  esce sempre più spesso
                  con una lucerna a cercare il tuo niente,
                  ancora più consistente e apparente
                  che inutilmente nel nulla si esalta.
                  I miei occhi pur fissarono il sole
                  conobbero e seppero dei sui raggi
                  non guardano più oltre adesso
                  da che ti incrociarono l'ultima volta
                  e non ricordano di aver visto
                  perché dell'oscurità nulla si ricorda.
                  A che servirebbe rivederti?
                  Perderei il niente del mio niente.
                  Di tutte le cose che potevo fare
                  ne ho scelto una sola e vi ho creduto,
                  monco di amore e di voglia di essere
                  ripenserei alla tua pazzia
                  al tuo cuore di marmo
                  più gelido di un avello
                  al bacio voluttuoso della menzogna
                  alla lapidazione delle virtù
                  all'odio che diurno ti acceca
                  alla sarabanda della vanità
                  sul proscenio dell'apparire
                  a parole innocenti agitate a discolpa
                  di atti che neppure un imberbe commette:
                  tu sei il Niente che mi ha scelto
                  per togliermi il tutto che avevi: così sia.
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                    in Poesie (Poesie personali)

                    Stanco e sonnolente da anni aspettavo

                    Stanco e sonnolente
                    da anni aspettavo
                    di chiudere gli occhi
                    mettermi nella bara
                    e in sordina andar via.
                    Come e da chissà dove
                    poi arrivasti tu...
                    Quanto tempo sia passato
                    da allora è follia che
                    insorge e sfuria
                    nella tenebra
                    dei miei pensieri.
                    Oggi, del tempo che fu
                    limpido ricordo
                    che mi dicesti solo:
                    - Sveglia, su è l'alba
                    andiamo, la notte
                    la vedrai più tardi
                    viviamo un altro giorno... -
                    Potrò essere, mi illusi
                    come acqua che sgorga
                    prima dello stagno,
                    improvviso e dolce
                    mi piovvero addosso
                    stelle e raggi di sole
                    rividi le scaglie del mare
                    mi erpicai ansante
                    per colline ubertose
                    evaporò malinconia:
                    tra le sue braccia
                    stretto mi strinse amore.
                    -Potrà sorte mutare
                    in rovina quanto vivo? -
                    -Impensabile! - tante volte
                    dicemmo l'uno all'altro.
                    Or perché t'ho perduta
                    e ho rimpianto acerbo
                    di quell'estro di amor
                    che non avevi nel cuore
                    perché smarrita
                    nel dedalo dei sogni
                    non ti rintraccio
                    come se fossi qualcuna
                    a cui si tiene per la vita.
                    Sei la grande storia
                    che non è stata scritta ancora
                    se senza pianto ho brividi
                    di ricordanza falsa e vana.
                    Svanisci pure del tutto
                    come un vento moribondo
                    che non spalanchi la finestra
                    poi aprirò la porta del dolore
                    e si fermerà la campana
                    che ti suona a morte.
                    Ti lascerò senza volerlo
                    tornare qualche volta:
                    per il cuore gelido passerai
                    come ombra di presenza passata
                    tra stanchezza sonnolenza
                    e confusione di ricordi.
                    Appurerai e dirò che non sei
                    e ancor via andrai senza perdono
                    rincorsa da una ostile confidenza.
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