Quando pensi tu sia importante per qualcuno come un'amica, dopo averla consolata perché non riusciva a capire cosa volesse dal suo fidanzato e dalla sua vita, quando sei stata tutto il tempo a consolarla mentre potevi benissimo fare altro Sentir dire da lei: sei la persona più importante della vita!... ma riferito a colui che l'aveva ferita, maltrattata, accusata. Fa sì che tu ti senta ferita, ingannata, ma soprattutto senti di aver perso una parte del tuo cuore che avevi conservato solo per lei.
Colonne di nero veleno sputate da mostruose ciminiere imbrattano il fulgido azzurro del cielo; tutto si tinge di grigior di morte, piovono acide piogge che contaminano i fertili campi e le pure sorgenti e le fresche falde. Dentro cappe funeste volan gli uccelli, mentre il mare sempre più povero discarica diventa e non profuma.
Quanta violenza alla Natura che ci ha dato la vita e ci sostiene! Chi dà diritto a questo insano uomo di seminar rovina in ciò che suo non è, in un mondo in cui soltanto precaria ospitalità gli è concessa.
Ed i nostri eredi cosa troveranno? Un retaggio di aggressivo cemento, di rifiuti, di scorie mortali, oceani boccheggianti, cieli violati da corpi spaziali vaganti come muti inquietanti fantasmi; non più profumi di natural freschezza ma l'appestato tanfo dei miasmi.
Ascolta nel silenzio il tuo stesso silenzio. Il silenzio ha il rumore del tuo essere e la parole del tuo cuore. Nel totale silenzio del tuo vivere se saprai ascoltare troverai in sottofondo la voce della tua anima. Se la tua anima riesci a sentirla allora hai compreso il senso della vita.
Per favore, tacete, non ho orecchie per angeli e demoni, soffro gli odori di incensi, il fumo di candele votive, prediche, sermoni, litanie. Non parlatemi di castighi eterni, di luminosi, accecanti futuri, non datemi gratuiti sensi di colpa: non sento alcun bisogno di espiare per esser venuto al mondo e vissuto sempre cercando il meglio. Son sereno così. Io l'assoluto non ho bisogno di cercarlo in cielo, in feticci trafitti da penose spade, in petti squarciati e sanguinanti. Pura energia, lo vedo attorno a me, nel sole, nella luna e nelle stelle, lo riconosco nella rigenerante primavera, nei colori dei fiori, nella fecondità dei campi, nella forza del mare e nel turbinar del vento, nell'ordinato alternarsi delle stagioni e nel costante rinnovarsi della vita; lo riconosco in te, madre natura, che dal tuo seno ci hai estratto e nel tuo seno ci disperderai.
Contorti, sofferenti i miei pensieri ballano tetre danze nella mente sconvolta da antico dolore; gelido il sorriso sulle mie labbra, forzato, quasi un ghigno beffardo, mistificazione di gioia, paravento di un'amarezza che tutto mi pervade e che stroncarmi mi vuole. Arduo è vincere la voglia di cedere, di arrendersi senza un grido, un lamento, dicendo solo: basta... hai vinto! Poi l'abbandono cede alla speranza, alla rabbiosa riscossa, al sano orgoglio: rispetto mi devo, risorgere occorre, ridestarsi dal torpore! Ed anche se a denti stretti e nascondendo le lacrime, mi ridipingo un sorriso sulla faccia e riprendo a recitar la mia commedia.
Vulnerabile e preziosa resistente e tenace tu donna come la seta sfuggi ad ogni considerazione ad ogni stereotipo liscia e morbida mi avvolgi l'anima mi annebbi la mente e talvolta ti trasformi in tenebra chi mai potrà capire l'orizzonte dei tuoi pensieri e solcare il mare della tua mente giungendo a quella meta impossibile che è... la tua anima.
Voglia di coccole, voglia di carezze, voglia di parole...
voglia di gurdarsi negli occhi e vedere l'amore in mezzo al buio, voglia di ascoltare il silenzio insieme, voglia di toccare le stelle con un dito, voglia di sentirsi danzare senza muoversi...
voglia di coccole, voglia di carezze, voglia di parole...