Nubi cancellano sorrisi Come la pioggia cancella le lacrime, unisce alla propria acqua quella salmastra degli occhi, pulendo il viso da quei segni di tristezza facendoli scivolare via lungo il volto fino a farli morire sulle labbra bevo la tristezza.
Coglierò il tuo amore amore mio se mi amerai senza chiedermi di amarti così non serviranno le parole per farti sapere quando vorrò osservare le stelle o perdermi in melodie e ti amerò senza domande poiché già sò di te e tu già sai di me e il nostro amore coprirà lo spazio e il tempo dell'esistenza.
Oggi ho alzato i miei occhi verso il cielo, ho spento i rumori attorno a me, ho instancabilmente osservato il volto delle Tue nubi, e ammirato il volo dei gabbiani, cercando un segnale che mi parlasse di Te. Ma una domanda mi assillava la mente! Chissà se dall'alto Tu mi vedevi? Poi sono rientrato assordato dal tuo silenzio, sempre sperando di poter ricevere da Te un segnale della tua presenza... ... e quando fra le mie quattro mura ho visto splendere gli occhi di mio Figlio, allora mi sono reso conto che Tu esisti!
È come in una stanza di cristalli... devi stare attento a quel che fai, è come con un castello di carte... ci vuole molto prima ke sia stabile, è come il primo viaggio con un'amica... indimenticabile. L'amicizia e fragile e difficile da costruire... L'amicizia è un continuo su e giu... L'amicizia è imprevedibile... Ma soprattutto l'amicizia è una cosa unica ed indimenticabile!
Ho trovato la mia macchina, accanto agli alberi, aghi di pino la ricoprivano, non la sporcavano, solo, la ricoprivano.
Al vento della velocità, uno ad uno si staccavano, mi lasciavano, alcuni tenacemente appigliati, altri sfortunati subito, mi lasciavano.
Scivolano buone intenzioni vicino a me, poco si aggrappa come al solito. Tendo i miei sensi, sforzo e anche un po' stanco, il caotico Filtro Infinito valuta l'Immenso, si accorda con le parti, mi ricopre di fiori.
Del nulla voglio essere ricoperto, solo il mio corpo senz'anima, lei solerte mi avverte, che non può, lasciarmi.
Tremare ancora, senza sosta, scende bollente, diventi rossa, ti vengono a trovare, soffi di zolfo, è dell'acqua che hai bisogno, macigni scorrono via, trasportati da una corrente, dolce e densa.
Sommatoria di intrusioni, ti stancano e mal si posano, aliene disarmonie, toccano il tuo cuore, non riesce a danzare, ti tiene in vita, un soffio di bellezza.
Amare tutto, amare l'impossibile, non ci è concesso, forse capire dobbiamo, l'impossibile amarci non può, solo accettarlo, e domarlo, fallo andare dal cuore, in angoli sicuri della testa, forse lì, saprai cosa fare.
Tensioni ti spingono, alla deriva, di sicuro approderai, forse in luoghi, così lontani, dal tuo io, un vascello di sicuro, verrà da te, torni da te, insieme a me.
Piangesti lacrime Lacrime di cristallo La loro bellezza risaltava la tua allegra tristezza Il tonfo del loro lento gocciolare rimbombava nel mio cuore Una volta toccata terra implosero su stesse Creando schegge impazzite che come proiettili trafissero le nostre anime.
Vedo il luccichio dell'acciaio riflettere la luminosità Sento lo scricchiolio delle molle nel muovermi di qua e di la Ascolto il cigolio di una ruota che in giro se ne va Annuso l'aria che sa di dado in brodo senza voglia di mangiar Tocco il tessuto grezzo di un lenzuolo da poco steso qua.
Voglia di un bicchier d'acqua La testa pesante e le mani stanche Un leone in gabbia Narcotizzato per la rabbia Che ci faccio in questo zoo Non vedo il sole da un po'.
Fantasmi bianchi che pungono ai fianchi credono di sapere le sorti del mio dolore osservano e studiano.
Vorrei andar via di corsa Sono stretto in una morsa Penso a chi mi pensa Per la mia lunga assenza voglio tornare a casa mia voglio la vita mia.