Cammina lentamente lungo la salita e non fermarti troppo a guardare chi ti deride mentre corre in discesa, i sassi ci saranno, le spine pure, troverai molto buio nella luce e sarà difficile per te distinguerlo, ti pentirai molte volte non vedendo la vetta e scruterai la strada dietro a te incerto se invertire i tuoi passi. Ma se avrai il coraggio di dar ascolto al cuore, se non smetterai di credere che questo mondo può esser cambiato, se troverai la forza per rimanere sempre te stesso allora non piangere quando i tuoi passi saranno ormai troppo stanchi e il traguardo ti sembrerà ancora lontano perché chi ti vuole bene non ti ha mai lasciato solo un attimo nel tuo cammino ed ora ti mostra che senza nemmeno accorgerti sei già arrivato alla meta. La strada che hai percorso non è dettata dal numero di passi che hai fatto ma da quanto amore e quanto impegno hai impiegato nel compierli.
Una notte mi accingo a camminare: porto con me il peso dell'oscurità... cerco con forza di passare dentro quel tunnel per attraversarlo e spiccare il volo ma le mie ali sono troppo grandi per esso! Aspetto fuori consapevole di non poter spiccare il volo perché il mio sogno non è abbastanza grande per le ali che porto. Aspetterò che sia la mia immaginazione ad esser più folle dei miei sogno...
Scende densa sul mio volto la lacrima, scende dal tempo quella goccia di sangue... mi sporca il viso e ancora indeciso apro le mie ali verso la notte ed a quello che non c'è cercando nell'oscurità riparo dal nulla... forgiato con ali nere cristallo mi accingo a volare verso quello che non ho!
Parliamo, non chiudiamoci nel silenzio, mano nella mano, senza abbassare il capo, ma guardandoci negli occhi con coraggio, ammettiamo i nostri errori; non importa se sono più gravi i miei o i tuoi, sapere chi ha sbagliato per prima non consola, ma è urgente liberarci da ogni astio, senza vinti né vincitori, ritrovar la fiducia l'un nell'altro, e lasciar che dal cuore una risata esploda sulla nostra stupidità, che per un attimo ci ha fatto scordare che niente al mondo è più bello dell'amore.
Rotola la vita come un barattolo preso a calci di notte sulla strada; messo in moto da un piede distratto o da qualcuno che ci vuol giocare, si ferma un po' qua un po' là, in attesa di altro impulso, per riprendere la sua corsa verso il niente, senza meta, senza fretta alcuna, tanto sa che prima o poi una ramazza lo spingerà in un cassone, per finire in un triste deposito di rifiuti.
Perdono il silenzio, perdono una carezza che anelava a sostituire le parole, perdono il mio treno che deragliò dai binari della vita. Ma c'era qualcosa di forte e senza rete nei suoi occhi. Una sigaretta dopo l'altra e firmo l'aria con boccate di fumo. Un volto appare sul fondo del bicchiere troppe volte svuotato di fretta. Ma quale viso, quale nome, quale ricordo, se tutto fonde e confonde? E la realtà è metallo liquido in cui annego, labile sogno divorato da tarli dove annaspo, macchia sottile di te. Sfiancata dal silenzio creato, la malinconia prosciuga le energie positive. Si spegne un giorno per ricaricarsi e poi tutto ricomincerà, il mondo riprenderà a girare e forse anche a funzionare quando alla testa colpirà qualcosa di duro come l'amore...