Poesie personali


Scritta da: IGNAZIO AMICO
in Poesie (Poesie personali)

Prigioniero di un corpo

Possibile non è librarsi in volo
se legati si è a un grande masso,
se devi trascinare una catena
pesante e lento allor diventa il passo

Del pari l'animo mio, prigioniero
di un corpo sempre più vetusto e greve
morde il freno e non può spiccare il salto
se alla materia render conto deve.

Vorrebbe correr verso nuove mete,
intraprendere ancor, non arrestarsi,
sente che l'entusiasmo del ragazzo
persiste in sé, ma deve pur frenarsi

e pagare una sì cara pigione
a chi albergo gli dà ma lo trattiene
come un uccello al cielo abituato
che una gabbia impietosa chiuso tiene.

Cosa strana la vita: tanta energia
sprecata prima nell'età immatura,
senza indirizzo di una mente esperta
senza un tracciato di rotta sicura;

Ed or che l'esperienza ci fa saggi
e potremmo pel mondo andar sicuri,
la zavorra ch'è in noi ci dissuade,
scoraggia dal nutrir sogni futuri.
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    Scritta da: IGNAZIO AMICO
    in Poesie (Poesie personali)

    Temporale d'autunno

    Il cielo a poco a poco s'è oscurato,
    in lontananza già rimbomba il tuono
    saette e lampi quasi squarcian l'aria,
    uccelli a volteggiar più non ci sono.

    Un vento strano all'improvviso arriva
    con strani odori ed umide folate,
    scuote le cime degli alberi ed infuria
    contro le persiane già serrate.

    Poi senti picchiettar le prime gocce
    di sopra ai tetti e una finestra sbatte,
    ancora un lampo, un tuon ravvicinato
    ed apre il ciel le sue cataratte.

    Fitta e scrosciante ora vien la pioggia,
    odor di spenta polvere recando,
    in mille rivoli corre per le strade,
    sul selciato le sue bolle formando.

    La gente allunga il passo, va al riparo,
    apre gli ombrelli che il vento rivolta,
    sotto le tende dei negozi aspetta
    o stretta sul gradino di una porta.

    Chi può raggiunge l'auto correndo,
    c'è chi accetta un passaggio da chi passa,
    chi copre il capo alzandosi la giacca
    o il sacco della spesa buffo indossa.

    Certo, per qualche ora è lo scompiglio,
    ma più tardi sarà l'aria più pura,
    gioirà la campagna e il nuovo verde
    renderà più splendente la natura.
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      in Poesie (Poesie personali)

      Prima del silenzio

      Prima del silenzio
      senza preavviso
      repente arrivò
      un colpo di vento
      portandoti via.
      Prima che il  cuore
      si facesse vuoto
      vano quanto aspettai
      che poi riapparissi
      nella mia vita!
      Credendo non tutto
      perduto per sempre
      tra rivoli di speranze
      nelle langhe o nei ruscelli
      del sogno  ti cercai
      Ne passò di tempo
      prima di  convincermi
      che oramai scivolata
      oltre il versante opposto
      a quello del mio destino,
      più non saresti tornata.
      Randagio nella notte,
      ramingo, un cane uomo,
      tra  vicoli ancor si aggira
      abbaiando ad ogni ombra
      che sotto la luna
      par somigli alla tua.
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        Scritta da: IGNAZIO AMICO
        in Poesie (Poesie personali)

        Il richiamo del bosco

        Un senso di frescura sulla pelle,
        gli scarponi che affondan nella terra
        facendo gracidar le foglie morte,
        luce irreal filtrata dalle chiome
        di alberi svettanti verso il cielo.
        L'occhio si posa su ridenti fiori,
        il piede inciampa su sterpi contorte,
        il profumo del muschio inebria l'aria.
        S'ode stormir di fronde e mille uccelli
        intracciano lor canti con i grilli.
        È il bosco, degli gnomi e delle fate,
        affascinante e dal mistero avvolto,
        dove la mente trova il suo ristoro
        e l'alma un indicibile conforto.
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          Donna

          Ti porterei di notte su vette silenti
          Abbracciandoti alle spalle per non celarti cielo vivo

          Ti sussurrerò che le emozioni sono il vero respiro della vita
          Ti svelerò quanta musica nasconde il silenzio

          Accarezzerò i tuoi capelli fino a sentirti abbandonata e dolce onda

          Solo allora ti chiederei cosa senti

          E ti stringerò più forte per essere un'ombra sola
          Per fermare i brevi momenti di felicità

          Brevi come il sorriso di un vecchio
          Brevi come il pianto di un bambino

          Brevi come l'attimo che separa le dita dal cielo

          E ti prenderò le mani per portarle fino ad esso
          Solo allora cercherò i tuoi occhi
          Per essere io ali di sogno

          E ti chiederei di essere amore...
          ... per non tornare più giù.
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            Scritta da: IGNAZIO AMICO
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            Paura del buio

            Mi sono chiesto sempre da bambino
            perché l'oscurità mette disagio,
            le tenebre c'incutono paura,
            mozzano il fiato e levano il coraggio.

            Il trovarsi dal buio pesto avvolti,
            chissà a cosa l'associa la mente,
            certo a difficoltà di por difesa
            ad un grave pericolo incombente.

            Oggi comprendo cosa c'è alla base:
            noi siam figli del sole che dà vita,
            esister non si può senza il suo aiuto,
            realtà questa in noi bel scolpita.

            Luce, perciò, rallegra e rassicura,
            dona energia e rende il corpo forte;
            la sua negazione ci spaura,
            perché ha il segno del freddo e della morte.
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              in Poesie (Poesie personali)

              Metterci insieme

              Metterci insieme,
              per confrontar esperienze e sogni,
              per sovrapporre al grigio del passato
              colori vivi di dolcezza e amore,
              per tergere la mente dalle nebbie
              di ricordi sgradevoli e ingombranti,
              per attinger ad una stessa fonte
              la forza di affrontar ogni frangente.
               Vivere insieme,
              per tenerci la mano lungo viali
              di cipressi  solenni  e poderosi
              e con pacato passo , sorridendo,
              percorrere il resto del cammino,
              incontro al sol vermiglio del tramonto.
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                Scritta da: IGNAZIO AMICO
                in Poesie (Poesie personali)

                Un giorno come un altro

                Scende la sera e lentamente scema
                il brulichio delle fatiche umane;
                si svuotano le strade e nelle case
                torna la vita e fumano i camini.

                Si ricompone il desco familiare,
                fra bambini festosi richiedenti
                mille perché mentre tu un po' stanco
                siedi scrollando i pensieri del giorno.

                Un occhio alla tv, uno alla posta,
                t'interroghi se tutto è andato bene
                anche quest'oggi e sei compiaciuto
                se constati c'hai fatto il tuo dovere.

                Poi tutti a desinar, qualche battuta,
                uno scambio di idee fra le portate,
                un bicchierino ed un giornale in mano,
                i commenti sul giorno ch'è passato.,

                Infine avanti al tuo televisore,
                ti guardi un film o il programma atteso
                finché fra gli sbadigli non decidi
                che è arrivata l'ora di dormire.

                Il letto è là per darti quel riposo
                che ristori le membra e ti prepari
                al domani che vien, alla fatica
                di un giorno uguale a quello ch'è finito.
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