Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

Anche i bambini siriani sognano

Anche i bambini siriani sognano
volano i pensieri sulle ali del vento
rami seminudi, annunciano primavera.
Sui monti la rugiada del mattino
disseta le corolle che si affacciano alla vita.
Timido il sole s'adagia sui tetti
delle case ancora silenziose,
è così bello!
La vita scorre quasi con indifferenza
tutto è scontato, la vita, il sole, i prati in fiore
un letto sicuro e un pasto certo.
In Siria... è morta la primavera,
non più rinascita, la stagione della guerra
veste i bambini siriani.
Piccole gemme morte prima di schiudersi
svaniti nel nulla, uccisi senza pietà
i loro occhi vedono sempre un colore, il colore della morte
attorno a loro case distrutte
nell'aria una eterna nube di macerie.
E quando la sera l'ultimo raggio di sole s'accomiata
sull'unico albero rimasto,
si abbandonano fra le braccia della mamma,
sognando aquiloni e la propria terra
fiorita da tanta pace.
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    Scritta da: SaMaps
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    Ispirazione

    Ispirazione turbinosa, motore dell'esistenza,
    possiedimi, guidami, insegnami... e
    mostrami dove la passione può portare un uomo.
    L'arte intuitiva è la fotografia dell'anima,
    la musica sono pannelli solari dei sentimenti,
    la poesia è la voce angelica di un immortale...
    e tu, ispirazione, sei l'artefice di tali miracoli.

    Sei tu l'amico giulivo di cui avrò sempre bisogno,
    ieri, oggi, domani, per sempre e nell'eternità.
    La mia mano mossa dalla tua limpida verità,
    verità che anima la virtù più luminescente,
    è indispensabile per raggiungere la dolce felicità.

    Cos'altro potrei desiderare oltre alla semplicità
    dell'istinto amorevole che mi dona la creatività?
    Composta lunedì 9 maggio 2016
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      Scritta da: SaMaps
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      Per una persona speciale

      Non posso vederti in questo stato
      piccolo angelo mio, adesso spaesato.
      Questa vita pone a noi tanti ostacoli
      e tu, tesoro, non farti troppi scrupoli.
      Combatti, non demordere, non arrenderti
      Dio ti da la forza, io il coraggio
      tu devi vivere, la fatica ti sarà ricompensata
      ma non abbandonarci mai.
      Ti voglio bene.
      Composta lunedì 11 gennaio 2016
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        Scritta da: SaMaps
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        Città Natale

        Perpendicolare ai Due Mari
        fuoriuscite tossiche e torrette industriali
        verticalizzano il magnifico panorama tarantino.
        Il fascino dell'orizzonte del mare, della costa,
        delle sfumature del cielo, si inginocchia servile.

        Il demonio vola indisturbato sopra la città natale,
        case rosse urlano, ma nessuno riesce ad udirle,
        l'immenso cimitero testimonierà per loro.
        Composta mercoledì 20 luglio 2016
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          in Poesie (Poesie personali)

          Ti accolgo fratello

          Ti accolgo fratello
          ho visto cieli mutare in continuazione
          il sole spuntare in gelide giornate d'inverno
          e riscaldare con i suoi flebili raggi
          chi caldo non ha più.
          Abbiamo salvato popoli perseguitati
          dalle guerre e da uomini senza Dio.
          Ho visto tante lune illuminare cieli senza stelle
          guardare verso un mare in tempesta
          indirizzare la sua luce su carrette
          colme di anime da salvare.
          Uomini adagiati sulle spiagge
          bambini soli da adottare e amare
          vecchi prima del tempo,
          sperare in una rinnovata giovinezza.
          Quante volte ha pianto il cielo!
          Ha versato le sue lacrime
          sulla terra e nel cuore
          ha fatto germogliare amore.
          Presto... presto!
          Una casa e un focolare per te fratello
          dammi le tue mani stringile forte
          accetta un sorriso e un po' d'amore.
          Non tutti ti apriranno le braccia
          ti ritroverò per strada
          a elemosinare un pezzo di pane
          tanto abbiamo fatto, ma non abbastanza.
          Vivrai fra la pietà e l'indifferenza
          ma tu resisti, qualcuno ti aprirà la porta
          c'è sempre un spiraglio di luce
          l'arcobaleno sta ovunque.
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            in Poesie (Poesie personali)

            Ho idolatrato il tuo tempo!

            Ho idolatrato il tempo dell'amore vissuto con te!
            Quegli abbracci erano ancore che fissavano le
            note dell'amore sul mare in burrasca.
            I baci i nostri baci sembravano
            attraccati nel porto della sensualità
            ove onde di carezze c'inoltravano
            in gaie emozioni d'amore.

            Ho idolatrato il tempo vissuto con te
            attimi segnati dalle stelle quando le
            nostre bocche salate sussurravano passione
            sotto la flebile luce di luna falciata.

            Ho idolatrato le tue mani,
            delicate piume sulle mie gote
            a solleticarmi tutto il mio corpo
            in un fremito simile al fogliame di un pioppo
            sballottato dal maestrale.

            Di te non dimentico nulla,
            hai tracciato nell'anima
            tutti i minuti più belli
            momenti che io rievoco come ricordi di
            un ineguagliabile amore vissuto
            con intensa passione!
            Composta martedì 27 giugno 2017
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              in Poesie (Poesie personali)

              Mamma

              Mamma
              quando guardo la tua foto
              sei così viva,
              io ti guardo e vedo i tuoi occhi sorridenti.
              E ti guardo e ti guardo
              cerco un movimento, cerco un sorriso
              e più mi guardi più mi viene voglia
              di abbracciarti, di parlarti
              e allora, stringo forte quella piccola foto
              che tengo nascosta dentro la mia borsa
              e la stringo al petto.
              Per un istante sento il tuo abbraccio impetuoso
              sento il tuo profumo, sento i tuoi baci.
              Cos'è la vita? È un istante,
              quell'istante, per me, è l'eternità.
              Mamma, mamma.
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                Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                in Poesie (Poesie personali)
                Nell'autobus di linea urbana
                scendono e salgono facce strane.
                Tutti vestiti di silenzio notturno
                con occhi fissi su telefonino muto.

                Giovani occhi in cerca di ragazze,
                vecchi perduti nei loro tanti ricordi,
                mamme con bimbi che vanno a scuola
                tanti profumi che riempiono il vuoto.

                Nell'autobus di linea urbana
                si legge, si ride, si mormora.
                Qualcuno accenna un sorriso
                mentre un bambino sogna.

                È una moderna casa ambulante
                con inquilini sempre nuovi
                dove pochi dicono di conoscersi
                ma ognuno sa i vizi di tutti.

                Nell'autobus di linea urbana
                c'è sempre un pagliaccio nuovo
                c'è sempre una donna bella
                c'è sempre un uomo buono.
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                  Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                  in Poesie (Poesie personali)
                  Scendevo il grande fiume Zambesi
                  con battelli venuti dal Mississippi.
                  I coccodrilli guardavano curiosi
                  gli allegri e splendidi colibrì.

                  Era un giorno di calore tropicale
                  con forti odori umani e animali.
                  Le gazzelle saltavano sulla riva
                  dopo l'amore nella savana.

                  Le grandi ruote con pale di legno
                  rompevano i colori del tramonto
                  mentre il rosso delle piccole nuvole
                  si stingeva con il bianco delle onde.

                  Scendeva insieme a noi una nenia
                  che canticchiava una donna madre
                  guardando la verde riva di Luabo
                  dove aveva la casa che l'aspettava.

                  Rimbombava la musica dei tamburi
                  contro l'ombra di canoe sulla riva.
                  Danzavano sotto la luna nuova
                  i lavoratori dopo il giorno di lavoro.

                  Le danze sanno di miti ancestrali
                  i piedi battono il ritmo del tempo
                  il sudore lava la fatica e la tristezza
                  quando il cuore batte e non si arrende.
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                    Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                    in Poesie (Poesie personali)
                    Anche in città è caduta lenta la neve
                    in una notte tranquilla senza sirene.
                    Le macchine in fila vestite di bianco
                    non emetteno lamenti né rimpianti.

                    Si aprono le finestre, nasce lo stupore
                    i bambini si svegliano senza malumore.
                    Gridano contenti con occhi sonnolenti:
                    "è caduta la neve, com'è bella!".

                    Ritornano a sognare nei caldi letti
                    volando con gli uccelli sui bianchi tetti.
                    La neve cade dolce e senza rumore
                    la città è sepolta sotto un velo di candore.

                    Tutto è bianco, tutto tace, è silenzio nella strada.
                    Cadono i fiocchi nel silenzio e il mondo tace.
                    Cielo e terra sono uguali in questo mattino di baci.

                    Anche in città è caduta silenziosa la neve
                    in una notte piena di attesa senza colori.
                    I ponti e le tegole con neve e ghiaccioli
                    guardano il mondo senza troppi timori.
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