Poesie personali


Scritta da: Rosa Di Fraia
in Poesie (Poesie personali)

Voglio scriverti

Voglio scriverti
le parole più belle
quelle che non si
trovano nei luoghi comuni
quelle che lasciano
sulla pelle una carezza di vento
al profumo dolce di una nuova speranza
quella speranza così
tanto desiderata
cercata e sopratutto pregata.
Ho voluto ancora una volta
lasciarti un segno
della mia presenza
della mia amicizia
del mio affetto
ma stavolta quel segno
lo hai lasciato tu a me
spesso ho lasciato correre del tempo
quando quel tempo era solo una
distanza di parole
ma tenendoti comunque viva
nel pensiero che è stato sempre
la mia più grande nostalgia.
Oggi voglio prenderti per mano
e farti sentire quanto siano importanti
queste parole da poterle
portare con te sempre
ogni qual volta non mi cercherai
o non mi leggerai ma
in qualsiasi posto
comunque non mi perderai.
Composta giovedì 1 giugno 2017
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Marta Emme
    in Poesie (Poesie personali)

    Pubbliche opere

    Nel pubblico costruire, in quel che
    si va a investire, soffia il vento che
    parla di avvenire quando anche i
    pochi soldi son spesi bene e col
    senno di chi alla propria terra *
    (nazione) tiene, con oculata visione
    e priorità assoluta a gente che or
    o da sempre si trova sbattuta, non
    in opere futili che pur deturpan la
    natura. E alla faccia dell'esproprio*
    (dei terreni), lì* (terza corsia Firenze-
    mare), c'è chi* (autostrade per
    l'Italia S. p. A - regione Toscana -
    ministero ambiente) invece par
    abbia battuto la testa sodo*
    (svalvola). Perché è come un
    megafono, di ogni uomo, la vita*
    (parla a tutti), e allor vadano a
    spagliare* (fare altro) i politici
    che non l'han capita.
    Composta venerdì 2 giugno 2017
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Ada Roggio
      in Poesie (Poesie personali)

      Cammino

      Cammino in silenzio.
      Attraverso il viale della vita.
      Risalendo la via.
      La salita sdrucciolevole.
      Le insidie che trovo attraversandola sono quasi insormontabili.
      Ma continuo a risalire nel silenzio che mi porta il dolore.
      Ricevuto gratuitamente.
      Sguardi che si intrecciano.
      Sguardi che si rivoltano quasi vedessero un fantasma uscito dall'oltre tomba.
      Sguardi assenti.
      Sguardi impietriti.
      Sguardi intriganti.
      Sguardi attoniti.
      Sguardi che mi accompagnano quasi vorrebbero impedirmi la risalita.
      Fermi li ad aspettare che io possa ricascare.
      Ma cammino, cammino senza aver paura.
      Cammino ho davanti a me la mano sicura.
      Una mano ferma e decisa.
      Mi indica la risalita.
      La mano mi riaccompagna.
      La sua parola è la mia dolce compagna.
      È la luce che sa emanare che mi porta oltre mare.
      Oltre l'infinito oh mio Dio!
      Tu sei il mio unico amico.
      Camminiamo.
      Composta mercoledì 26 agosto 2009
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Sabrina
        in Poesie (Poesie personali)

        La notte

        Aspettando la notte
        contemplo la mia solitudine
        ma le ferite
        spezzano il silenzio
        e bruciano l'anima.

        Ascoltando la notte
        il frastuono del giorno si placa,
        le voci svaniscono
        e la vita appare troppo lontana...

        Osservo questa notte
        ma non scorgo le stelle,
        non ammiro la luna:
        vedo solo il buio,
        fuori e dentro di me.

        Attendo impaziente
        che arrivi la notte
        e mi abbandono all'oblio
        dove il dolore e il passato
        diventeranno solamente
        ricordi lontani.
        Composta venerdì 2 giugno 2017
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
          in Poesie (Poesie personali)
          Aspetto la notte vicino alla finestra
          vedendo un mondo di ultime risate
          salire scale di silenzio.

          Il cielo galleggia sereno
          aspettando che sbocci la notte:
          un lieve sussurro di ombre,
          dei sogni spezzati nel buio,
          un breve battito di ali.

          Il mondo ritorna a rinascere
          a farsi bambino più puro.
          Sul tappeto disteso del mondo
          aleggia una azzurra canzone
          rifatta nel cuore di un sogno.

          Che dice la falena sbronzata di luce?
          Annega nell'ombra
          mentre separo le stelle
          inseguendo la luna.

          Un brivido scuote l'umano silenzio.
          La parola resta musica
          in un ritornello di note perdute.
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
            in Poesie (Poesie personali)
            Ho conosciuto la morte.
            Le mani gridano e schiaffeggiano
            il giorno portato su guizzi di rondini.
            Tutti gridano e ascoltano.

            Hanno visto i miti dileguarsi
            su orizzonti morti.

            Vive un grido di silenzio
            appoggiato alle pietre
            di un muretto di un giardino
            aspettando i passi lenti
            dell'anziano che non torna.

            Gli animali zittiscono
            avvinghiati da una catena invisibile
            che pende dalla luce.

            Così tutti viviamo
            guardando lontano una sagoma
            camminare appoggiata al bastone
            di un giorno giunto al tramonto
            mentre una bianca colomba
            vola lontano nel'azzurro.
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
              in Poesie (Poesie personali)
              Ho toccato il cuore della notte.
              Un brivido risucchia il terrore della carne.
              Le mani s'imbrattano d'umana
              forforescenza che stilla nelle anfore
              di cielo liquefatto.

              Le stelle s'inseguono
              su notturno selciato.
              Il buio danza su muri diroccati,
              noi raschiamo caverne di gridi
              con occhi spenti d'animali.

              Dovrei gridare anch'io nella notte
              perché spezzino i sogni
              con diamanti di luce.
              Invece scrivo su orme di lombrici
              versi senza senso
              di una favola muta.
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                in Poesie (Poesie personali)
                Dorme su intimi sentieri
                questa notte senza nome
                intrisa di intima tristezza.
                In me sciabordano stelle sospese
                bussando al mio intimo silenzio.

                Galoppano cavalli bardati di schiocchi
                masticando ferite e buio.
                I cani fiutano i passi della notte
                sfragellandoli su ombre di case.

                La mia notte di sogni oscilla
                con la lanterna del traino notturno
                leggendo i messaggi delle pietre
                che tappezzano il selciato.

                I sogni svaniscono nei bagliori
                dell'aurora che si affaccia
                rinchiudendosi in tela di ragno
                che muta ascolta e guarda.

                Il mattino avanza frustrato dal vento.
                La pozzanghera della notte
                diventa specchio deformando la luce.
                Il giorno apre molte porte chiuse.
                Vota la poesia: Commenta