Poesie personali


Scritta da: Laila Ken
in Poesie (Poesie personali)

Io

Io
che non mi osservo più allo specchio
per non scorgere i segni dell'età
e fare i conti col tempo che, inesorabile, sciama.
Io
che faccio a botte con la mia sensibilità
nel desiderio di tramutarla in acrimonia pura
per non soffrire ancora.
Io
che quando i miei occhi si colmano
di lacrime mi limito a fare spallucce
nell'autoconvinzione
che bruciano per la polvere.
Io
che ogni volta che inciampo
nelle trappole della vita
non mi spiego dove attingo
la forza per rialzarmi
e il coraggio per andare avanti.
Io
che nella mia incomprensibile incoscienza
continuo a sfidare la morte
dimenticandomi che in gioco c'è la vita
nella bramosia di una "normalità" solo apparente.
Io
che molte volte non riesco ad accogliere me stessa
e con la quale non ho ancora imparato
a convivere senza conflitti.
Io
che ho saputo trasformare
i miei sogni in mete conquistate
e le mie ambizioni in orizzonti luminosi.
Io
che mi perdo dentro mille pensieri confusi
dove il mio passato danza col mio presente
che, ineluttabile, si aggrappa al mio futuro.
Io, io e poi?
Io e il mio tramonto che può, ancora, essere un'aurora.
Composta domenica 7 maggio 2017
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    Scritta da: Cristallina
    in Poesie (Poesie personali)

    Vita

    Volo di un vivere
    attraverso cieli
    dalle tante turbolenze
    falsa quiete e
    timide illusioni
    minate da abbagli
    di conquiste, serenità e
    riscatto.
    Traguardi che simulano
    la partenza.
    Solitudine, compagna di
    giorni passati e presenti.
    Riflette un passato che
    ancora incombente ritorna.
    Indesiderato!
    Composta domenica 7 maggio 2017
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      Scritta da: Rosa Di Fraia
      in Poesie (Poesie personali)

      Nel tuo ricordo

      Ho sempre pensato
      che la morte
      sia il momento
      in cui ci si libera
      da tutto la
      libertà di poter
      finalmente riposarsi
      da fatiche e omissioni
      ma sopratutto liberarsi
      dalla solitudine.
      Sono certa
      che ora lo sei
      ti sei liberato
      da tutto il male
      che ti ha fatto soffrire
      e da tutto ciò che ti è
      stato privato
      ma che hai perdonato.
      L'amore per il mare
      ti ha reso un uomo
      giusto e onesto
      tuo grande condottiero
      che ti ha insegnato
      il sacrificio e il grande
      valore della vita
      scoprendo il vero e il falso
      arricchendoti di dignità.
      Ora ti immagino
      che navighi in quel mare
      verde azzurro
      dove la tua anima finalmente
      libera di andare di sorvolare
      posti e luoghi
      conosciuti ma lontani.
      Sarai sempre nei miei ricordi
      come il pescatore più umile
      e dignitoso forte e coraggioso
      e quando mi volterò verso il porto
      ti rivedrò come allora andare
      verso un nuovo orizzonte.
      Ti sia guida nell'aldilà
      l'amore che hai lasciato
      sulla terra e che la terra
      ti sia fedele compagna
      come il tuo grande cuore.
      Composta venerdì 28 aprile 2017
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        Scritta da: Martina Boselli
        in Poesie (Poesie personali)

        Ci si abitua

        Alle assenze ingombranti.
        Alle lacrime versate di notte tra un cuscino ed un lenzuolo.
        Al sentirsi sempre troppo poco.
        Alle promesse che fan tutti ma che poi nessuno mantiene.
        Alle persone che entrano ed escono dalla tua vita.
        Ai ricordi che non potranno più tornare.
        Ai finti sorrisi che s'indossano per nascondere il dolore.
        Allo sguardo basso perché tanto nessuno leggerà nei tuoi occhi che stai morendo dentro.
        Alle storie finite da un pezzo ma che hanno lasciato il segno.
        Ai troppi abbracci e "ti voglio bene" mancati.
        Agli addii che nascondono dietro sé un "ti prego, resta".
        Ai discorsi che non potranno più tornare e a quelli che non si faranno mai.
        A chi ha preso con sé una parte di noi restituendocela a pezzi.
        A non pensare a chi ci ha distrutto l'anima.
        Al peso del bagaglio delle esperienze sempre più negative.
        A ritrovarsi a ricostruire nuovamente il proprio destino sulle macerie di quello che è stato disfatto.

        Ci si abitua.
        Ci si abitua e s'inizia anche un po' a morire.
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          Scritta da: Martina Boselli
          in Poesie (Poesie personali)
          Sola e instabile.

          Nel buio di una stanza
          accovacciata mi siedo
          in angolino.

          Sola e sconfitta.

          Un'altra battaglia
          ho perduto.
          Un'altra persona
          ho smarrito.

          Sola ed affranta.

          Una nuova lacrima
          riga il volto
          cadendo
          su un vecchio ricordo.

          Sola e stanca.

          Metto a tacere i pensieri.
          Mi sento vulnerabile.
          Sto cedendo.
          Lo so
          non resisterò ancora a molto.

          Sola e fragile.

          Le tenebre cominciano a governare
          me e la mia anima.
          Il mondo mi appare deforme
          Vedo il mio corpo sbiadire a poco a poco.

          Questa è un'altra notte insonne.
          Questa è un'altra notte in cerca di me stessa.
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            Scritta da: Martina Boselli
            in Poesie (Poesie personali)

            Perdonami

            E tu perdonami se ancora tremo
            quando penso che è finito tutto tra noi
            e nulla riporterà indietro quei giorni.
            Perdonami se quando ci penso fatico a respirare
            e trattengo le lacrime per non sembrare troppo fragile.
            Perdonami se quando esco, tra la folla cerco di scorgere il tuo viso
            e ci rimango male quando non t'incontro.
            Perdonami se ancora permetto che tu sia il mio limite e punto debole.
            Perdonami se non ti cerco per dirtele da vicino tutte queste cose,
            la verità è che preferisco lasciarmi cullare dall'illusione di noi due ancora insieme un giorno,
            e non voglio sentirmi dire da te che è solo una stupida fantasia.
            Perdonami se non sono stata abbastanza.
            Perdonami se non lo sono ancora oggi,
            è che da quando te ne sei andata
            anche quel poco di autostima che avevo è sparita assieme a te,
            chissà perché.
            Perdonami.
            Perdonami di tutto e dimmi che ci riesci o che ci riuscirai,
            mi basterebbe anche solo questo.
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              Scritta da: Sabina Nuzzo
              in Poesie (Poesie personali)
              Sono nata in una città di mare
              e il mare ce l'ho dentro
              il sale sulle labbra
              e negli occhi il vento.
              Sono nata dove il sole
              non fa rumore
              e si sveglia lento,
              dove la luna fa capolino
              e getta sull'acqua
              il suo manto di stelle
              un fermo immagine
              non esiste il tempo
              dove lo sguardo si perde
              e il cuore si confonde
              o si difende.
              Sono nata in una città di mare
              e il mare, io, ce l'ho dentro.
              Composta mercoledì 22 aprile 2015
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