Poesie personali


Scritta da: Daniela Cesta
in Poesie (Poesie personali)

Passi verso casa

Sfavillano le fiamme nel fuoco
insieme al luccichio delle luci di Natale
alberi che brillano nella notte buia

i presepi sono composti sopra il muschio
tra le piccole case di cartapesta,
con i pastori di gesso che

sembrano andare tutti, nella stessa direzione
verso la piccola capanna di maria e giuseppe,
freddo oltre i vetri della finestra,

l'aria è gelida, ma le luci riscaldano tutti i cuori
siamo in attesa del Natale, ogni casa, ogni persona
tutti i passi riportano a casa, Natale è casa, famiglia, amore.

Dio ha donato a noi questa grande festa
di gioia, pace, luce, fraternità, rispetto,
gli angeli circondano la terra in un grande abbraccio.
Composta giovedì 5 gennaio 2017
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    Scritta da: MauriDora
    in Poesie (Poesie personali)

    Inverno che non c'è

    Dove il generale inverno?
    Il vento dell'est raro ora soffia
    su queste terre, la neve come
    acqua scende e va via su nel cielo
    come nebbia del mattino che ai
    primi raggi dissolve le sue gocce.

    I letti di torrenti stanchi attendono
    le acque di cieli sterili.
    Fiori si aprono alla luce e al tepore
    dell'aria che non sa che l'inverno
    è arrivato.

    Alberi spogli si preparano a coprirsi
    di gemme e foglie vecchie che si
    chiedono perché sono morte,
    cappotti e cappelli insieme agli
    ombrelli non volano al vento
    e rimangono in case riscaldate
    senza sapere il perché.

    Il mare è calmo e nei monti
    Il gelo appare come una comparsa
    teatrale e fugace lasciando i prati
    verdi con timide margherite
    uscite a riscaldarsi al sole
    dell'inverno che non c'è!
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      Scritta da: Claudio De Lutio
      in Poesie (Poesie personali)

      Quartieri spagnoli

      Voci alte, parole gridate,
      le canzoni nei vicoli stretti,
      poi rumori che arrivano ai tetti
      da marmitte di moto truccate.

      Gente campa affacciata ai balconi
      o per strada dinnanzi a una porta,
      una sedia e il riposo conforta
      una chiacchiera accesa nei toni.

      Qualcheduno esce il tavolo fuori,
      apparecchia e poi invita alla cena,
      c'è un richiamo di amici a catena
      per chi porta taralli e liquori.

      Si festeggia ai quartieri spagnoli
      tra i turisti nei vicoli stretti,
      con "Nennella" (1) che offre spaghetti,
      fritto misto e dei "bei puparuoli" (2).

      E di notte... c'è tanto altro ancora...
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        Scritta da: Claudio De Lutio
        in Poesie (Poesie personali)

        Pasqua del Signore

        Dall'ora sesta il mondo fu oscurato
        fin che alla nona Gesù esclamò a gran voce:
        "Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?"
        Poi emesso un grido spirò sopr'alla croce.

        Allora il velo si squarciò del tempio
        in due, dall'alto e fino a tutto il basso.
        "Figlio davvero era quest'uomo a Dio!"
        Disse il soldato che gli stava a un passo.

        Erano quivi pure alcune donne (1)
        che da lontano stavano osservando:
        quelle da cui Gesù seguito venne
        in Galilea ed a Gerusalemme andando.

        Fattosi sera, poi ch'era Parasceve (2)
        un membro del consiglio, tale Giuseppe (3)
        ottenne da Pilato in tempo breve
        il corpo crocifisso di cui seppe.

        Comprato un panno in lino, fece deporre
        Gesù che avvolse e pose nel sepolcro,
        dinnanzi alla cui porta ebbe ad apporre
        una gran pietra a custodire il corpo.

        Trascorso il sabato, appena spuntò il sole
        nel primo giorno della settimana
        le donne (4) non trovarono il Signore:
        era risorto per la Fede umana.
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          Scritta da: Claudio De Lutio
          in Poesie (Poesie personali)

          Al dì dell'8 marzo

          In un continuo evolversi di stato
          a gran fatica e immane sacrificio
          la donna i suoi diritti ha riscattato
          dal giorno dell'incendio all'opificio.

          Oggi festeggia con mimose gialle
          in ogni luogo della bella Italia
          dalle piccine a curve con lo scialle
          dalla Marcella, a Nadia, alla Cecilia.

          Così che il mondo al dì dell'8 marzo
          ha uno Stivale dall'unico colore
          che a fiori appare con pallini a sfarzo
          e al gentil piede calza a protezione.
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