Poesie personali


Scritta da: Stefano Medel
in Poesie (Poesie personali)

In paese

Il paese,
abbarbicato tra le colline
e i vigneti,
sempre le stesse facce,
la stessa ignoranza,
teste dure
e via dicendo;
e i buoni non sono apprezzati;
solite strade,
vicoli e carugi
pieni di rumori,
pettegolezzi,
suoni e odori
di mercato e di fiere;
paese addormentato,
becero e volgare,
eppure la bontà,
ci sta da qualche parte.
Composta martedì 13 dicembre 2016
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: dantino
    in Poesie (Poesie personali)

    A me stesso

    Ti incontrerò l'ultimo giorno e deporremo l'armi
    di un ultimo tenero abbraccio
    per quante volte ce l'abbiamo fatta
    e rideremo insieme di stanchezza
    per la fatica vana che ci illuse
    tu ed io, l'ultimo passo
    mi toccherà l'onore di avanzarti
    lo so, sei stato sempre a contrariarmi
    come un severo padre
    quante ne abbiamo fatte
    quanti errori
    e quante volte ci siamo maledetti
    una vita insieme
    complici tribolanti
    oggi per l'ultima volta
    se rinascessi ti vorrei uguale
    a piangere, a scherzare a ribellarti
    per questo ingiusto mondo
    e perdonarci.
    Composta lunedì 5 dicembre 2016
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Beatrice Parrinello
      in Poesie (Poesie personali)
      Ho camminato senza sosta
      fino a che le ginocchia piansero
      sul faro fioco della malattia che mi
      trascinava ad ogni passo verso il tuo audace movimento.
      Ad ogni sorsata di morte, il liquoroso
      destino che mi davi
      era plagio divino
      che non sapevo smascherare.
      Solo un addio mi rese nota
      la più grande delle solitudini:
      il tuo eco violento
      come la fame dei miei lombi,
      e la più grande delle libertà
      pronte a colmarmi la vita.
      Ora sono solo una triste notizia
      di tensioni lontane
      quanto il nido dei venti
      che soffiano a primavera:
      purissima, intoccabile, sconosciuta
      a chi, per addolcirmi l'anima,
      si fa creatore di zuccherate rose
      che sanno solo di tentativi fugaci
      di chi non ha mai conosciuto la morte.
      Composta mercoledì 7 dicembre 2016
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Yuri Dal Bo
        in Poesie (Poesie personali)

        il frigorifero

        Sono come un frigorifero.
        Ciò che mi tiri fuori
        è ciò che contengo.
        Puoi scegliere ciò che più ti piace
        e lasciare il resto.
        Ma devi apprezzare tutto ciò che ho dentro
        altrimenti aprirmi a te,
        a lungo andare,
        inizierà a farti storcere il naso.
        Quando apri la mia porta mi illumino,
        per mostrarti tutto ciò che ho dentro
        ti lascio la possibilità di scegliere
        quello che preferisci prendermi.
        Quando però mi richiudi
        conservo ciò che mi hai dato
        nella mia fredda, sola oscurità.
        Silenziosamente.
        Ti abitui così tanto
        alla mia presenza
        da dimenticare di prenderti cura di me.
        O che invecchio pure io
        così col tempo
        posso metterci anni, magari
        ma col tempo mi esaurisco
        e arriva il giorno in cui la tua abitudine
        cozza contro la fine del mio ciclo vitale
        e invece che la luce
        e la mia cura per i tuoi bisogni
        mi apro per te, ma dentro è tutto buio
        tutto bagnato
        come ricoperto di lacrime
        e li riacquisto la mia importanza
        a scapito della tua abitudine
        per colpa di un tuo bisogno.
        E finalmente ti ricordi che esisto
        ma oramai è troppo tardi
        così altro non resta da fare
        che rimpiazzarmi
        dimenticando tutto quello che per te
        ho conservato senza mai una volta
        chiederti qualcosa in cambio.
        Ma in cuor tuo mi ricorderai
        come il miglior frigorifero
        che tu abbia mai avuto.
        Composta martedì 6 dicembre 2016
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Rosita Matera
          in Poesie (Poesie personali)

          Il rumore della vita

          Tra incerti sorrisi adagia il passo,
          cercando tra la folla una mano di certezza
          perché le mani,
          lei diceva,
          sono forti solamente
          nel coro fragoroso
          dei volti della gente.
          Scompiglia il vento diari e pagine,
          profili di cose che cambiano fattezze.
          Adesso lei pensa
          al rumore della vita
          che non smette,
          e batte il ritmo più profondo
          solo tra le proprie mani
          perché i piedi d'argilla
          di uomini qualunque
          si sono sciolti dentro l'acqua
          all'alba di un sogno vero.
          Il vento oggi carezza
          la sua chioma verso il sole.
          Ora lei sa stare in piedi
          appoggiandosi a sé stessa,
          bianche mura
          su cui scrivere "la vita la decido io".
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Giuliana Z.
            in Poesie (Poesie personali)

            Emozioni

            Mi piace l'idea di chiamar per nome
            quelle vecchie emozioni
            che sostano nella nostra mente,
            son fotografie
            che il tempo sfuma
            di un'età che non è più presente.
            Mi piace pensarle senza rimpianto
            sono la voce di un passato
            impresso nella memoria,
            con i colori sbiaditi
            lontane dal presente
            ma vicine alla nostra storia.
            Mi piace sfogliarle nei ricordi
            dissetarmi di loro
            senza più tormento,
            son fotogrammi
            imperfetti del vissuto
            frammenti di un sentimento.
            Composta sabato 5 dicembre 2015
            Vota la poesia: Commenta