Scritta da: Monica F. Fiorentino
in Poesie (Poesie personali)
Noi due
soli, in piedi ci baciamo contro il muro
della notte.
Composta martedì 20 ottobre 2015
Noi due
soli, in piedi ci baciamo contro il muro
della notte.
Quando il silenzio
si impadronisce della notte,
i ricordi pronunciano il tuo nome,
quando nella mia testa risuona
il pensiero di te,
capisco che ti amo ancora,
e finché la saggezza mi tradirà,
l'eterno di noi
non avrà mai fine
perché so,
che dovunque tu sia
l'amore per te
rimarrà in quel segreto
che il silenzio
non osa nascondere.
Come piccole farfalle.
Sapete la neve, si posa a fiocchi, come piccole farfalle.
Sei ancora lì,
in quel libro mai scritto,
in quelle pagine strappate,
nel riflesso di quella luce
mai spenta
Sei ancora lì,
in quelle lacrime
rimaste in bilico,
in quel pensiero
che non ha saputo volare
Ancora oggi, come ieri... come domani.
Cocò era un dolce bambino
piccolo, innocente e tante cose da scoprire.
Cocò era un bimbo come tanti altri
ma con un destino diverso dagli altri bambini.
Cocò non sarebbe diventato un ragazzo, prima
né un uomo poi.
Di Cocò si sarebbe parlato tanto
maledendo la terra dove era nato,
la terra dove con spietatezza era stato ucciso,
ucciso a soli 3 anni.
Ma Cocò non era nato in una terra "dannata"
la terra creata da Dio non potrà mai essere dannata
per colpa di azioni "inumane".
Cocò adesso è un angioletto al fianco del signore.
Non fa stare meglio questo pensiero
ma chissà, piccolo angelo se la tua morte, così prematura,
così ingiusta farà riflettere e finalmente agire.
Chissà se tra infinite e luminose stelle del cielo
riusciremo a scorgere il tuo sorriso,
se e "quando" ti accorgerai che finalmente "l'uomo" ha capito.
Tu sei la superba creatura dell'universo
fiorita da un bagliore colto per caso
in una notte di ghiaccio e priva di stelle
perché il vero astro nascente sei tu,
colei che abbaglia i miei occhi smeraldo
con la luce dei suoi pensieri e del suo volto.
E sarà così sinché i nostri petali non appassiranno,
nel filo d'una treccia indissolubile,
una magica alchimia d'amore che ci unisce
immensa e sterminata come un tappeto di tulipani
il cui rosso scarlatto è il colore
del nostro mondo di passione fra le lenzuola.
La felicità a volte
è provvisoria,
e dura un attimo,
un momento,
altre volte un po' di più;
ma non è facile, trovare la felicità,
in questa nostra società di consumi;
trovi tante cose,
beni materiali, cibo,
cose voluttuarie,
ma a volte,
la felicità non
si raggiunge mai;
la insegui per tutta la vita;
ma scappa tra le dita,
per colpa della crudeltà
degli altri,
perché è un mondo brutto,
per tante ragioni.
Ho visto la purezza del suo cuore
ne ho visto l'anima riflessa in
sguardi talvolta melanconici,
ma pur sempre amorevoli.
Ho visto l'amore di un cane divenire
delicata trapunta,
adagiarsi teneramente su di un bimbo.
Ne ho visto la dolcezza con la quale
lo accudiva.
Una dolcezza ad incorniciare un attimo
divenuto emozione.
È ho compreso che l'amore non ha razza
l'amore è solo un cuore che dona battiti
di puro amore.
Emozioni che si fan parole
fogli bianchi che attendono
il pensiero di te.
Ricordi che aleggiano,
trasportati dal soffio della mia
anima.
E tu stai lì,
adagiata su questo cuore che
parla d'amore...
Un amore dannatamente tuo.
Ti ritrovi a vagare in sentieri
sconosciuti dell'anima,
alla ricerca di un'emozione
perduta.
Calpestando ricordi prepotenti,
che riaffiorano dal cuore.
Spine di rose ancora vive,
conficcate nel tuo corpo...
Ma che graffiano anche l'anima.