Poesie personali


Scritta da: Laila Ken
in Poesie (Poesie personali)

Grazie, vita

La luce squarcia le tenebre nella notte oscura;
il rumore rompe il muro del silenzio
prendendo le sfumature di un suono conosciuto, amico, temuto;
il cielo, proiettore di ombre nelle forme indefinite e poliedriche;
fasci di luce argentati si intrecciano con mille colonne sonore.

E tu, dietro questo vetro,
ad ammirare il risveglio della natura
nella sua più grande forma di bellezza, di splendore ma di tanta inquietudine.

Impercettibili segni di tristezza
si impadroniscono della tua solitudine.

Il tempo fluisce nell'ammirazione di questo film in bianco e nero
con infinite sfaccettature dai colori accesi ed, ancor più, inebrianti.

L'inaspettata consapevolezza che anche tu
sei partecipe di questo film ti fa sussurrare: grazie vita.
Composta giovedì 15 ottobre 2015
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    Scritta da: Giuseppe Cutropia
    in Poesie (Poesie personali)

    Dolcezza

    Dolcezza che lastrica ogni mio pensiero.

    Dolcezza che asseconda battiti
    di cuore che batte per te.

    Dolcezza
    spudorata bellezza che tormenta
    il mio sguardo,
    che muove una mia carezza.
    Questa carezza che scorre timida
    sul tuo viso.

    Dolcezza
    Occhi che rapiscono il mio sguardo,
    per condurlo dove l'anima abbraccia
    il corpo.

    Dolcezza ciò che sei.

    Profumo di rosa nel mio cuore,
    delicato petalo nella mia anima.
    Composta giovedì 15 ottobre 2015
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      Scritta da: Giuseppe Cutropia
      in Poesie (Poesie personali)

      In riva al mare

      Alcuni pensano che ritrovarsi
      in riva al mare, si riduca solo al
      semplice desiderio di ammirarne
      la bellezza, la sua immensità
      magari facendosi rapire dal
      fascino di un tramonto.

      In parte potrebbe essere questa
      la motivazione.
      Tuttavia, credo che dopo un po'
      che stiamo lì, in totale silenzio,
      con quel senso di pace che
      incomincia a farsi strada nel
      nostro animo
      ci rendiamo conto, che non
      stiamo più osservando il mare,
      né che ci stiamo solo perdendo
      in quel tramonto.

      In realtà abbiamo iniziato ad
      osservare il profondo del nostro
      essere.
      Ci stiamo perdendo nelle nostre
      emozioni, stiamo entrando in
      contatto con quello che siamo,
      con ciò il nostro cuore prova
      in realtà stiamo percorrendo un
      sentiero alla ricerca di "noi".

      È come se il vento che accarezza
      la superficie dell'acqua,
      fosse il soffio del nostro spirito.
      Come se noi stessi,
      fossimo ad un tratto diventati
      quell'immenso mare...
      un meraviglioso mare tutto
      da scoprire e conoscere,
      fin nella sua profondità.
      Composta giovedì 15 ottobre 2015
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        in Poesie (Poesie personali)

        Le due famiglie e un figlio

        Mio padre scrive molto
        ma mia madre non legge mai.
        Mia madre cucina sempre
        ma mio padre mangia fuori.
        Lui la notte dorme male,
        ma ha tutto il letto a disposizione.
        Dorme spesso di traverso,
        a seconda dell'umore.
        O forse
        perché vuole essere sicuro
        che nessuno gli si metta accanto.
        Deve alzarsi presto al mattino
        quando rientra mia madre.
        Si incontrano sulle porta.
        Lui esce e le dà la buona notte,
        lei entra e gli dà il buongiorno
        io
        è da molto che non saluto nessuno dei due,
        non mangio quello che cucina mia madre,
        non leggo quello che scrive mio padre.
        Non sento la loro mancanza,
        mi pesa la loro presenza.
        Composta giovedì 15 ottobre 2015
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          Scritta da: Rosarita De Martino
          in Poesie (Poesie personali)

          Cosmica armonia

          Mi alzo presto
          e il cielo mattutino
          già mi regala
          la prima nuvola rosa
          e l'intonato coro
          degli uccelli risponde
          a tanta bellezza
          con il primo cinguettio
          simile a festosa preghiera.
          Un pettirosso, in volo radente,
          mi sfiora il viso.
          Ardita m'innalzo
          e lo raggiungo.
          Supero mare di lontananza,
          scalo montagne di insignificanza
          immergendomi
          in fiume di purificazione,
          ritrovo strade di speranza.
          Ora veloce corro
          verso luogo santo
          di mia lontana giovinezza.
          Ecco, che in filigrana di luce,
          Assisi appare.
          Mi sorride Santa Maria degli Angeli,
          con dentro la mia Porziuncola,
          spingo porta di fede
          e a lungo sosto
          nel Santuario amato.
          Ora, in vicina - lontananza,
          ritrovo le tortorelle amiche
          che mi riconoscono festose.
          M'inonda un'iride di pace.
          Rifugiandomi in arcobaleno colorato
          esulto in Te, o mio Signore.
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            Scritta da: Stefano Medel
            in Poesie (Poesie personali)

            Le due facce della medaglia

            Siamo sempre in bilico,
            sospesi su un filo,
            tra male e bene,
            cose positive e negative;
            vita a due facce,
            i due risvolti della medaglia;
            per ogni cosa positiva, ce n'è un'altra negativa;
            bene e male;
            ma per quanto ci siano,
            cose brutte,
            ci sono sempre degli amici
            e delle persone che ti aiutano;
            e il male non dura in eterno,
            e non vince sempre,
            dopo la pioggia,
            viene il sereno;
            si tira avanti,
            pensando al meglio della giornata
            e alle cose positive.
            Composta giovedì 15 ottobre 2015
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              Scritta da: Daniela Cesta
              in Poesie (Poesie personali)

              Tempo d'autunno

              vento e pioggia, volano le foglie
              sbattute di qua e di là
              il cielo grigio e minaccioso rende tutto opaco

              solo i boschi sono elettrizzati da colori rossi e gialli
              la nebbia arriva nella valle e copre i boschi
              con una luce spettrale, silenziosa, arcaica,

              tutti stiamo vivendo di malinconia e ricordi estivi,
              questo vuole l'autunno, smorzare, umiliare, smontare
              la nostra vivacità estiva, la nostra superbia sotto il sole,

              per sublimare il silenzio, l'umiltà, la meditazione,
              l'autunno spiega che la vita passa e ogni creatura
              di questo mondo ci abbandonerà,

              poi toccherà a noi, perché nulla è eterno.
              Composta martedì 13 ottobre 2015
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