Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

Se tu sei sereno

Se la serenità è dentro te
il tempo può fare quello che vuole,
e tu sarai felice.
Se tu sei sereno,
il tempo è sereno,
e con ogni tempo,
di pioggia, vento, sole o neve,
sarai contento,
saprai affrontare qualsiasi cosa,
la tua forza sarà cosi grande,
che niente e nessuno,
la potrà vincere.
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Ada Roggio
    in Poesie (Poesie personali)

    Ordine disordine

    Nel disordine c'è il mio ordine.
    Nel tuo ordine c'è il vuoto.
    Nel mio disordine c'è un mondo ricco di sorprese.
    Nel tuo ordine c'è silenzio.
    Inutile dirmi:
    Se tu fossi più attenta, meno distratta
    per me sarebbe più facile trovare ciò che voglio.
    Se tu fossi più attenta, meno sognatrice
    per me sarebbe più facile parlarti.
    Se tu fossi più attenta, meno ironica
    riuscirei a non alzare la voce.
    Se, se, se, tutti questi se non servono a niente,
    chi comanda è la mente.
    Ognuno di noi prenda le proprie responsabilità,
    e la vita vedrai sarà una piacevole passeggiata.
    Chiudi un po' gli occhi e guarda il bicchiere mezzo vuoto,
    la lunga passeggiata della vita ci aspetta.
    Accetta e sorridimi per sempre.
    Composta giovedì 29 gennaio 2015
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Roberto ANGELILLO
      in Poesie (Poesie personali)

      Quando si pensa

      Il pensiero viaggia in ogni dove
      e il dove è pieno di ogni cosa
      di già vissuto, di non vissuto
      di gioia e di dolore
      di desideri toccati con mano viva
      oppure che abitano nascosti nel cuore
      con una immensa voglia di poterne uscire
      per essere assaporati dalla realtà.
      Il pensiero talvolta riusciamo ad addomesticarlo
      a esserne padroni e portarlo solo nel dove
      scelto dalle nostre esigenze
      ma talvolta diventa padrone assoluto
      riesce a scavare dentro l'anima
      conquistando anche quello che di più nascosto ci sia
      e così si parte per un viaggio senza meta
      talmente interminabile che si avverte la fatica nel corpo,
      nel cuore.
      Comunque sia, la sola verità è che fa uso solamente
      di ciò che si trova ospite dentro di noi,
      non scappiamo da esso, sarebbe come scappare
      da quello che si è, che si desidera
      e l'unica maniera perché non sia pensiero
      è trasformarlo in realtà.
      Composta venerdì 30 gennaio 2015
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Robynn Désirée
        in Poesie (Poesie personali)

        Al calar della sera

        Soffio intenso tra le onde del mare
        Dolce tintinnio sulla spiaggia deserta
        Gocce fredde s'appoggiano rare
        ovunque
        e fu silenzio, e sento silenzio

        Scorre il tempo e con esso la storia
        Affonda un'anfora tra i profondi abissi
        Dimentica gli anni e la memoria
        chiunque
        e fu buio, e vedo buio

        Cuce i petali il candido fiore
        Cala la sera come pesanti palpebre
        Nell'aria si ode alcun rumore
        dovunque
        e fu quiete e pace.
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Nicola Antonicelli
          in Poesie (Poesie personali)
          Scroccano sotto le suole delle mie scarpe, foglie. Foglie gaie, foglie ramate, rugginose e arrossate, foglie state, vissute, tessono il tappeto d'un altro estate. I miei passi seguono le foglie, le stagioni muovono il vento insieme ai miei passi. Passi come i battiti del caldo cuore della terra. Palpita il mio cuore, in quest'autunno ginevrino.
          Vanno. Vanno come le foglie al vento. Volo per le Ande sino alle onde mediterranee. Foglia per una stagione, pronta per l'inverno. Pronta per l'inferno. Si nasce, poi si muore. Voglia d'esser foglia, foglia viva, foglia morta, foglia foglia e ancora voglia, d'esser... ancor più foglia.
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Dario Pautasso
            in Poesie (Poesie personali)

            Borderline

            Io, io vengo giù dal cielo,
            lucente come un lampo
            che subito ritrae le braccia infuocate
            in un tacito brontolio.
            Colmo i vostri occhi accecati.
            Spalanco le vostre labbra gelate.

            Ma non è che un attimo,
            un gesto folle di vita,
            una danza dissennata e potente:
            chi guarda in alto si commuove,
            qualcun altro applaude,
            qualcuno esulta perfino.

            Ma non basta un attimo, no.
            Non basta il vostro plauso.
            Sono ancora dietro le nuvole
            sono di nuovo nascosto nel buio,
            sospinto dalla tempesta.
            Composta domenica 18 dicembre 2011
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Manuela Camporaso
              in Poesie (Poesie personali)
              Salvami dall'idea di un sogno sbagliato,
              chiudo gli occhi per dimenticare
              ma le voci della mente mi hanno ingannato

              Disegno un mondo nuovo allo specchio e sorrido
              Vorrei tuffarmi nel Sole per abbracciare una nuova me
              ma aspetto solo le ore della Notte per dormire sulla realtà

              Ingiustificato il mio volo, ho scelto di andare
              in quel posto accessibile a pochi, per aiutare

              In quel luogo dove l'amore non ha nome
              perché è tutto quello che diventi,
              il cosa, il dove, il come.
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: Vito Rattoballi
                in Poesie (Poesie personali)

                Vi racconterò di un sogno di mezzanotte

                Vi racconterò il sogno di mezzanotte
                della giornata di vento di maestrale,
                quaggiù
                nelle schiumose spiagge invase.
                Vi racconterò del viaggio
                nelle cento terre,
                delle cento chiese e cento palazzi,
                dei cento paesi e luoghi,
                dei cento uomini e donne,
                dei cento profumi e colori,
                per un lungo percorso
                cercando musiche e suoni,
                in qualunque spazio o trasparenza di vita.

                Alzati per un giorno improvviso,
                todo el amor del vecchio Neruda,
                raccogli le pietre scomparse,
                nascondile per essere riconosciute sempre,
                sempre agli occhi stanchi,
                alle innumerevoli e scordate canzoni,
                o forse il dio della nullità che ci sconvolse
                verso inutili pazzie.

                Ti lascerò per sempre alle tue rose
                e al giardino che non hai avuto,
                vagando per attimi lungo le siepi d'inverno
                e le dune dell'isola,
                ascoltando gli uccelli che a stormi ritornano
                all'Africa.
                Composta nel 2015
                Vota la poesia: Commenta