Scritta da: Cristallina
in Poesie (Poesie personali)
DONI
Nascono dal nostro essere
per essere donati.
Solo nel donarli si possono avere.
Danno vita alla vita
addolciscono il cuore.
Sono l'amicizia e l'amore.
Composta sabato 31 gennaio 2015
Nascono dal nostro essere
per essere donati.
Solo nel donarli si possono avere.
Danno vita alla vita
addolciscono il cuore.
Sono l'amicizia e l'amore.
Pioggia che scendi dal cielo,
lava la mia mente,
lava il mio spirito,
e rinnovalo.
Sole che ti innalzi nel cielo,
ed illumini tutto l'universo,
riscalda con i tuoi raggi il mio cuore.
Levagli le ombre della tristezza
e dagli forza e calore.
Se la serenità è dentro te
il tempo può fare quello che vuole,
e tu sarai felice.
Se tu sei sereno,
il tempo è sereno,
e con ogni tempo,
di pioggia, vento, sole o neve,
sarai contento,
saprai affrontare qualsiasi cosa,
la tua forza sarà cosi grande,
che niente e nessuno,
la potrà vincere.
Nel disordine c'è il mio ordine.
Nel tuo ordine c'è il vuoto.
Nel mio disordine c'è un mondo ricco di sorprese.
Nel tuo ordine c'è silenzio.
Inutile dirmi:
Se tu fossi più attenta, meno distratta
per me sarebbe più facile trovare ciò che voglio.
Se tu fossi più attenta, meno sognatrice
per me sarebbe più facile parlarti.
Se tu fossi più attenta, meno ironica
riuscirei a non alzare la voce.
Se, se, se, tutti questi se non servono a niente,
chi comanda è la mente.
Ognuno di noi prenda le proprie responsabilità,
e la vita vedrai sarà una piacevole passeggiata.
Chiudi un po' gli occhi e guarda il bicchiere mezzo vuoto,
la lunga passeggiata della vita ci aspetta.
Accetta e sorridimi per sempre.
Il pensiero viaggia in ogni dove
e il dove è pieno di ogni cosa
di già vissuto, di non vissuto
di gioia e di dolore
di desideri toccati con mano viva
oppure che abitano nascosti nel cuore
con una immensa voglia di poterne uscire
per essere assaporati dalla realtà.
Il pensiero talvolta riusciamo ad addomesticarlo
a esserne padroni e portarlo solo nel dove
scelto dalle nostre esigenze
ma talvolta diventa padrone assoluto
riesce a scavare dentro l'anima
conquistando anche quello che di più nascosto ci sia
e così si parte per un viaggio senza meta
talmente interminabile che si avverte la fatica nel corpo,
nel cuore.
Comunque sia, la sola verità è che fa uso solamente
di ciò che si trova ospite dentro di noi,
non scappiamo da esso, sarebbe come scappare
da quello che si è, che si desidera
e l'unica maniera perché non sia pensiero
è trasformarlo in realtà.
Soffio intenso tra le onde del mare
Dolce tintinnio sulla spiaggia deserta
Gocce fredde s'appoggiano rare
ovunque
e fu silenzio, e sento silenzio
Scorre il tempo e con esso la storia
Affonda un'anfora tra i profondi abissi
Dimentica gli anni e la memoria
chiunque
e fu buio, e vedo buio
Cuce i petali il candido fiore
Cala la sera come pesanti palpebre
Nell'aria si ode alcun rumore
dovunque
e fu quiete e pace.
Scroccano sotto le suole delle mie scarpe, foglie. Foglie gaie, foglie ramate, rugginose e arrossate, foglie state, vissute, tessono il tappeto d'un altro estate. I miei passi seguono le foglie, le stagioni muovono il vento insieme ai miei passi. Passi come i battiti del caldo cuore della terra. Palpita il mio cuore, in quest'autunno ginevrino.
Vanno. Vanno come le foglie al vento. Volo per le Ande sino alle onde mediterranee. Foglia per una stagione, pronta per l'inverno. Pronta per l'inferno. Si nasce, poi si muore. Voglia d'esser foglia, foglia viva, foglia morta, foglia foglia e ancora voglia, d'esser... ancor più foglia.
Io, io vengo giù dal cielo,
lucente come un lampo
che subito ritrae le braccia infuocate
in un tacito brontolio.
Colmo i vostri occhi accecati.
Spalanco le vostre labbra gelate.
Ma non è che un attimo,
un gesto folle di vita,
una danza dissennata e potente:
chi guarda in alto si commuove,
qualcun altro applaude,
qualcuno esulta perfino.
Ma non basta un attimo, no.
Non basta il vostro plauso.
Sono ancora dietro le nuvole
sono di nuovo nascosto nel buio,
sospinto dalla tempesta.
Salvami dall'idea di un sogno sbagliato,
chiudo gli occhi per dimenticare
ma le voci della mente mi hanno ingannato
Disegno un mondo nuovo allo specchio e sorrido
Vorrei tuffarmi nel Sole per abbracciare una nuova me
ma aspetto solo le ore della Notte per dormire sulla realtà
Ingiustificato il mio volo, ho scelto di andare
in quel posto accessibile a pochi, per aiutare
In quel luogo dove l'amore non ha nome
perché è tutto quello che diventi,
il cosa, il dove, il come.
Vi racconterò il sogno di mezzanotte
della giornata di vento di maestrale,
quaggiù
nelle schiumose spiagge invase.
Vi racconterò del viaggio
nelle cento terre,
delle cento chiese e cento palazzi,
dei cento paesi e luoghi,
dei cento uomini e donne,
dei cento profumi e colori,
per un lungo percorso
cercando musiche e suoni,
in qualunque spazio o trasparenza di vita.
Alzati per un giorno improvviso,
todo el amor del vecchio Neruda,
raccogli le pietre scomparse,
nascondile per essere riconosciute sempre,
sempre agli occhi stanchi,
alle innumerevoli e scordate canzoni,
o forse il dio della nullità che ci sconvolse
verso inutili pazzie.
Ti lascerò per sempre alle tue rose
e al giardino che non hai avuto,
vagando per attimi lungo le siepi d'inverno
e le dune dell'isola,
ascoltando gli uccelli che a stormi ritornano
all'Africa.