Poesie personali


Scritta da: Tania Scavolini
in Poesie (Poesie personali)

Questa rosa

Sa di te e me questa rosa,
d'amore vissuto e paziente
di piccole e grandi cose,
che allo sventolio degli anni
l'umido delle noie asciugano,
l'odore del dolore scolorano.
Sa di certezze e conquiste,
tanto che a morsi e brandelli
è ancora salda nel suo stelo,
non appassita, non inclinata.
Profuma l'aria questa rosa
di amore complice e segreto
che di impercettibili malizie
s'alimenta di nuovo e ancora,
di coraggio e follia, si nutre.
E sopravvive al deserto intorno,
tra le crepe del destino svetta
e mai di pallore muore,
ma del colore dell'amore
si imbeve.
Composta lunedì 20 ottobre 2014
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    Scritta da: Tania Scavolini
    in Poesie (Poesie personali)

    Perché è vita

    Si colora di nuove speranze
    l'evoluzione del divenire
    ogni volta che la prospettiva
    sfumi e le dai nascente luce,
    ogni volta che muti scenari
    e che da fitte ombre morenti,
    picchietti lo sfondo col pennello
    di aranci e gialli simili al sole,
    di azzurri e rosa simili al cielo.
    È il quadro che proprio tu dipingi
    a seconda dell'umore che muta,
    a seconda della fiducia che poni
    nelle giornate di questa vita,
    che forse a volte ti delude,
    ma che t'inebria ogni istante
    di un profumo inestimabile.
    E lo percepisci se capisci il suo valore,
    senza inseguire false mete distanti,
    falsi ideali impossibili,
    ma assecondando il tuo essere,
    amandoti come solo tu puoi,
    la vita ti appare meno buia
    e riluce per quello che è,
    preziosa perché è vita.
    Composta venerdì 13 febbraio 2015
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      Scritta da: Tania Scavolini
      in Poesie (Poesie personali)

      Luce di riflessi

      Sensazioni impercettibili,
      presenza silenziosa in me,
      da una foto che mi guarda,
      occhi che m'appartengono
      e che sono i miei occhi.
      Dialogo muto tra noi:
      ti racconto com'è dura,
      e quanto sono debole
      senza il tuo supporto,
      specchio nella tua indole
      i miei inquieti pensieri,
      le lucide alchimie
      che a reagire mi spingono.
      È un gioco di sorrisi
      in una luce di riflessi,
      la tua immagine accarezzo.
      Da una pelle di carta
      che credo di sfiorare,
      si sparge il tuo amore,
      senza cornice dilaga
      la tua essenza
      a me intorno.
      Composta domenica 27 aprile 2014
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        Scritta da: Rossella Porro
        in Poesie (Poesie personali)

        Ditele

        Siamo fatti di cielo
        non di terra
        quella terra umida e fredda
        che in una sera d'inverno
        ti ha spezzato il cammino.
        Siamo fatti per il cielo
        non per la terra
        ditelo alla madre
        che intona un mesto canto
        ditele che la terra è della terra
        ma gli occhi sono del cielo.
        Cingetele il petto
        perché non senta il freddo
        dell'assenza
        colmate i suoi occhi vuoti
        ditele che siamo fatti per il cielo
        non per la terra
        perché il dolore
        s'acquieti
        il pianto si plachi.
        Ditele che del cielo
        non della terra
        è il suo inconsolabile canto.
        Composta mercoledì 4 febbraio 2015
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          Scritta da: Barbara Brussa
          in Poesie (Poesie personali)

          Figlia della Luna

          Certi amori appartengono al sogno
          Si vivono con l'anima
          e si possono narrare solamente
          con mille sospiri di candide nuvole

          Si tengono per mano
          liberi di essere
          in altre altissime dimensioni
          in altri cieli dipinti
          di un blu più profondo

          Certi amori sono troppo grandi
          per potersi adattare
          ai ristretti limiti umani
          Liberi di essere altrove
          senza poter mai essere qui

          Lei che è figlia della luna
          continua a filare con raggi di seta
          la tela del sogno
          Sdraiata ai bordi della notte
          sotto a una coperta di stelle

          E l'alba d'ogni tempo
          sempre la vedrà
          destarsi nel pianto.
          Composta mercoledì 29 gennaio 2014
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            Scritta da: Barbara Brussa
            in Poesie (Poesie personali)

            Vivo sottovoce

            Avanzando in altri luoghi,
            inghiottendo nere parole
            e scandendo cupi pensieri,
            incontrai il silenzio
            e follemente me ne innamorai.

            Nella consapevolezza
            d'esser nata
            per vivere sottovoce,
            mi muovo discreta
            su forti passioni
            e ovattate speranze.
            Custodendo nell'intimo
            i miei valori e princìpi,
            sorrido all'amore
            e all'amicizia.

            Libera.
            Libera dall'inconsistenza
            di tante, troppe voci urlanti;
            libera dal rumore sordo
            del rancore e dell'odio,
            che sfregiano la delicata bellezza
            di un sano e puro silenzio
            che, al di là delle parole,
            sa ben raccontare.
            Composta martedì 29 aprile 2014
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              Scritta da: Barbara Brussa
              in Poesie (Poesie personali)

              Com'è triste Venezia

              Com'è triste Venezia
              nel canto solitario del gabbiano
              che vaga senza meta

              Com'è triste
              il suo tramonto
              che piange sguardi d'amor perduti

              Lacrime di luna
              scintillano sul Canal Grande
              e il sospiro del vento
              fa tremare i vetri
              d'un cuore in frantumi

              Com'è triste Venezia
              quando l'abbraccio d'anime si scioglie
              tra le fiamme d'un addio silente
              che tutto incenerisce
              tranne la mestizia del ricordo.
              Composta giovedì 29 maggio 2014
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                Scritta da: Barbara Brussa
                in Poesie (Poesie personali)

                Disillusa

                Era fatta di fragili respiri
                e di sconfinati,
                irraggiungibili voli di farfalla.
                Vestiva di rosa
                tutto il suo piccolo mondo,
                e danzava su frammenti di parole
                che parevano lucciole di magia.

                Lei,
                che non voleva il tuo cuore
                ma il tuo batticuore,
                a scandire il ritmo d'amore
                sul tempo della vita.

                Era così bella,
                nella sua ingenuità che le dipingeva
                arcobaleni negli occhi
                e stelle cadenti nel cuore.

                Dio se era bella...
                prima che arrivassi tu,
                a macchiare di nero i suoi sogni,
                a sbavarle di amarezza le labbra,
                ad allagarle lo sguardo di malinconia,
                a cucirle addosso la consapevolezza
                che esiste solo ciò che nel profondo si sente.

                Disillusione.
                Composta mercoledì 13 agosto 2014
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