Scritta da: Giuliana Z.
in Poesie (Poesie personali)
La vita è percorsa da attimi,
momenti fuggenti,
dove tutto passa
come acqua che scorre
e quando ogni cosa sembra che muoia
un desiderio si posa lieve sul domani.
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La vita è percorsa da attimi,
momenti fuggenti,
dove tutto passa
come acqua che scorre
e quando ogni cosa sembra che muoia
un desiderio si posa lieve sul domani.
Il suo viso ampiamente presentato
Come dal sole rischiarato
Unicamente un'ottica illusione
miraggio e videata suggestione,
perché c'è solo un raggio d'amore
Che spunta del mio cuore.
Quante pietre ha dovuto sopportare
l'anima mia vistasi schiacciata a terra
ogni volta che sognava di arrivare
al cielo delle sue ambizioni,
un bruco nascosto nell'erba,
la mia ombra, una fionda colpita
da sassi più grandi dei suoi.
Quei sassi, farfalle libere
pestate fino a triturarsi
hanno atteso nell'ombra la luce.
Quali pietre ho sopportato
prima di godermi l'etere,
misero spiraglio di bianco!
E tu, che non mi conosci,
pensi e credi che son fatto
per restare sulla terra
a fare ombra alla polvere.
Ma tu che mi vedi
spaziare nell'alto
e pensi che io vi appartenga,
mi doni complimenti,
proprio non sai che mi aumenti
la presa di un nodo
che vuole impedirmi
la pace nel cuore.
Eterno viaggiare
è il mio tornare
a un sempre più breve
modesto arrivare.
Le idee,
sentori
che custodisco
segreti in casa mia,
figli che non voglio
far uscire,
sarebbe mandarli
a morire
in mezzo alla gente
che non vuol capire.
Chissà che voce hanno
i desideri che ti sussurrano dentro.
Chissà quant'è soave la brezza
che ti spinge lontano,
e come sibilano i venti
che ti portano alla deriva.
Che volto ha il sogno,
che ogni notte sospende
il tuo dormire?
E quanto sono affilate le unghie
del demone dell'illusione?
Dimmi che rumore fanno
i tuoi pensieri, quando cade il velo
dalle braccia della notte
e ammutolisce la bocca dell'universo.
Chissà chi ridonerà i colori
ai tuoi arcobaleni in bianco e nero.
Raccontami...
Nel tuo cuore c'è ancora
la promessa di una favola?
Il soffitto della tua vita
è ancora ricamato di stelle?
Nella scia luminosa di una stella
ho sempre aperto il cuore alla speranza,
con la coscienza netta
di chi del male non ravvisa l'esistenza,
ho sempre letto quel messaggio
come il richiamo di una voce amica,
l'auspicio più sincero
da chi dall'alto vede, e si addolora.
Quando una stella muore
è una lacrima sfinita,
che lascia un buco nero nel futuro,
un vuoto enorme
che nemmeno il sole può colmare
illuminando anime deluse,
o riscaldando il mondo
con la luce dell'amore.
Avvolti dal silenzio quieto, assordante,
il tempo pare fermo.
I battiti rallentano ma si sentono,
i pensieri fluiscono veloci, liberi, taglienti.
Occhi chiusi per vedere
mille mari
mille tramonti
mille cieli.
Sei qui e sei altrove,
turbinio di emozioni,
bramosia di vita.
Arrendersi per ritrovarsi
tu e i mille te stesso.
La notte.
Non chiamarmi pessimista,
non chiamarti realista.
Ascolta,
c'è una guerra in atto
ed io la sento.
"Solo io la sento?"
D'accordo, ascolto,
c'è il sereno
e tu lo vedi.
"Solo tu lo vedi!"
Tu non ci sei, ma io aspetto,
tu vai via, ma io ci sono.
Sì, combatti ancora,
io ho già mollato.
Sì, vedi il sereno,
io sento solo gli spari.
Dormi ancora,
resisti.
Lei è mia
Anche se non sono nata in questa terra,
lei è mia.
Anche se sono nata in terra straniera,
questa terra è mia.
Ho respirato la terra straniera,
nei miei primi anni di vita ho parlato la lingua straniera,
ho condiviso i primi giochi nella terra straniera,
ho gioito in terra straniera.
Poi un giorno ho preso il treno,
tutto quello che credevo mio,
la mia casa,
la mia amica d'infanzia,
le montagne, il fiume, la neve,
scomparivano piano piano,
mentre calde lacrime scendevano sul mio viso.
Un lungo viaggio per arrivare nella terra mia.
Terra mia, calda, assolata, ricca di sorrisi, di un mare cristallino,
ricca di affetti, di alberi fioriti, lei è mia.
In questo meraviglioso cielo un uccellino cinguetta,
la mia terra Barletta.