Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)
Dobbiamo guardare settembre con tutte le sue bellezze, i suoi colori, e il suo lieve calore moderato da un sole mite e gradevole.
E poi le foglie che ingialliscono e iniziano a cadere,
così dovrebbe essere per il nostro passato,
come le foglie lasciarlo planare ai piedi dell'albero
l'albero della nostra vita
che aspetterà di nuovo il rigoglio dei rami
fatto di fiori e profumo.
Le stagioni del cuore
non dovrebbero mai congelarsi!
Le speranze dovrebbero
attaccarsi al tronco dell'anima
e guidarci in un mondo migliore
un mondo fatto di sole primavere!
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    Scritta da: Giulia Guglielmino
    in Poesie (Poesie personali)

    Una tempesta di fiori

    Travolta e sconvolta da una tempesta di fiori. Petali dalle forme più varie si posano e riposano dolcemente sull'asfalto. Passato il temporale nemmeno il vento, ora, è in grado di spostarli. Sono li. Immobili che osservano i miei passi dal basso.
    Stanca, mi chino, respiro, mi siedo tra di loro... Mi sdraio. Osservo dal basso anch'io il vento che muove le foglie, aspettando la tempesta ad occhi chiusi, forse in un sogno nulla è peccato.
    Composta lunedì 1 settembre 2014
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      Scritta da: Armando Martino
      in Poesie (Poesie personali)

      Attendimi

      Dai fitti rami
      tra mille e mille foglie
      come germoglio
      al sol di primavera
      dei suoi natali
      ne fosti padre, oh colle.
      Dalla sua cima
      la valle a me s'espande
      una campana
      lo sguardo a te richiama
      Tra lunghe spine
      il tuo pallor mi prende e...
      un soffio dolce
      l'anima mia carezza
      ... al tempo... al vento...
      la vita tua s'affida
      Sperando forte
      nel librarti in volo
      ... il desiderio...
      che anche io t'attenda.
      Composta martedì 1 luglio 2014
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        Scritta da: Enzo Di Maio
        in Poesie (Poesie personali)

        1 Settembre 2014

        Improvvise nuvole scure nascondono il celeste del cielo.
        Rumore di foglie,
        di un verde oramai quasi spento,
        scosse dal vento.
        Una goccia, una unica goccia d'acqua,
        scende lentamente sul vetro di una finestra,
        sembra quasi voler disegnare una lacrima.

        Piange un'estate oramai finita
        che verrà depositata nel cassetto dei ricordi.
        Solo un'altra estate per alcuni,
        un'ultima estate per altri.

        Tristezza comunque comune,
        si ripongono i colori,
        l'illusione è finita.
        Il grigio della realtà si riprende il suo posto.
        Composta lunedì 1 settembre 2014
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          Scritta da: Stefano Medel
          in Poesie (Poesie personali)

          È di nuovo lunedì

          Lunedì,
          rimandiamo tutto a lunedì,
          poi si vedrà,
          poi si farà;
          purtroppo
          il lunedì arriverà,
          quando si ricomincia,
          quando tutto riparte,
          e la festa finisce,
          e la vacanza è un ricordo
          alle spalle;
          e l'estate sta finendo;
          poi è di nuovo lunedì,
          e vorresti solo
          non pensare,
          dormire ancora,
          rimandare,
          al prossimo lunedì.
          Composta lunedì 1 settembre 2014
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            Scritta da: Stefano Medel
            in Poesie (Poesie personali)

            è l'amore che è eterna giovinezza

            È l'amore che dà
            la giovinezza,
            l'amore dà la forza,
            e ti fa venir voglia di fare le cose;
            l'more è lo spunto,
            la vibrazione,
            il bene che senti per
            l'altra persona,
            e ti sacrifichi sempre un po';
            e ascolti,
            parli,
            e rinunci un po',
            al tuo egoismo;
            l'amore,
            è la vita,
            e dà giovinezza;
            se si riesce a trovarlo.
            Composta sabato 30 agosto 2014
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              Scritta da: Stefano Medel
              in Poesie (Poesie personali)

              sete di te

              Mi aggiro,
              solo tra la gente,
              che non vede,
              che non capisce;
              il tempo non passa più,
              e non riesco ad ingannarlo,
              a fuggire via;
              tu sei lì,
              latente nel mio pensiero,
              sento la mancanza di te,
              qualunque cosa faccio,
              le ore sembrano cariatidi di gesso,
              che non si muovono più;
              niente mi soddisfa,
              niente mi placa,
              la mia sete sei tu,
              la mia forza,
              la speranza,
              e tu non ne sai niente,
              chissà dove sei.
              Composta venerdì 29 agosto 2014
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