Notte d'estate
grilli che si sgolano
in afose serenate
le stelle li ascoltano
come incantate
la luna che segue
distratta e lontana
la serata danzante
di una sagra paesana
par che sbadigli
mentre attende paziente
che i suoi miti consigli
smarriscan la gente.
Separata da te
Non so dove andare.
Le mie labbra mimano
Parole mai dette
Che vorrebbero uscire.
Ma come cercar di fermare
Un'acquazione in piena tempesta?
Per me è questa la vera certezza.
Senza te solitudine vera,
Cuore senza vera vena.
Adesso che è sera,
mi manchi,
adesso che è sera,
ti vorrei vicina,
ti vorrei parlare;
dirti cose di noi,
stare con te,
e ascoltarti fino
alla fine della notte;
mentre il tempo reo,
passa inesorabile,
e non aspetta nessuno,
e gli anni volano;
e vorrei che questo istante fuggevole,
fosse per noi.
Il tempo passa,
e non si ferma per
le cose umane;
e lottiamo sempre,
per non restare soli,
per asciugare le lacrime,
per sorridere di nuovo,
per stringere una mano,
dire una parola,
provare un sentimento.
L'amore
senza età
senza meta
è tempo per noi
saremo sai
la discesa migliore.
Nà femmena
ch può" campà senzà
ùn omm,
è nà femmena cà
nun ten
paur è nulla!
Iò song à
forzà mia!
Una donna
che può vivere senza
un uomo,
e; una donna che non ha
paura di nulla!
Io sono la mia
forza!
Camminerò, ad occhi chiusi
questa sera,
in un giardino di sogni,
fra fiori di nuvole,
in un attimo
di eclissi di luna.
Ebbra,
tenderò le mani
ad occhi chiusi,
brancolando nel buio,
ed il tuo viso
toccherà le mie dita,
e le tue labbra, come carezze.
si schiuderanno, sensuali
sul mio corpo.
Ad occhi chiusi,
un gemito, un sospiro,
mi piegherò all'esigenza
delle tue carezze
e sussurrando il tuo nome,
mi annullerò fra le braccia
del tuo amore.
Quando non ci sei,
mi fermo,
come un giocattolo
che ha finito la carica,
non so più che fare,
che dire;
sprofondo nel silenzio
e nella noia;
e le giornate non passano più;
quando non ci sei.
Fuori lo scuro della notte,
silenzio serale,
voci attenuate,
luci soffuse;
guardo il buio,
e il vuoto della stanza;
solo tu,
potresti colmare la mia vita,
solo tu,
potresti darmi il sorriso,
in questa lunga notte.
Noi dell'igiene mentale,
sempre visti con sospetto,
con compatimento,
e la nostra parola,
non vale un cavolo;
non possiamo dire,
non possiamo urlare,
non possiamo fare niente;
solo subire;
altrimenti,
se facciamo i cattivi,
ci rimettiamo,
ed è sempre colpa nostra;
e dobbiamo sforzarci il doppio,
per dimostrare,
che non siamo menomati;
che siamo persone,
non cose,
non pesi morti,
o solo stupidi;
noi dell'igiene ne mentale.