Poesie personali


Scritta da: Stefano Medel
in Poesie (Poesie personali)

Solo l'amore ci salva

L'amore ci salva,
l'amore ci aiuta,
senza l'amore siamo perduti,
soli come una rana d'inverno,
come un pino isolato;
l'amore,
ci scalda,
ci dà calore, e
la voglia di parlare,
di fare,
ci fa tornare vivi,
con la vogli di provare
emozioni,
e sentimenti;
l'amore ci salva,
se c'è.
Composta mercoledì 30 luglio 2014
Vota la poesia: Commenta
    in Poesie (Poesie personali)

    Scroscio di memorie

    Discendevamo nel torrido del giorno
    estivo la mulattiera ciottolosa
    che al fiume inviolato portava
    intorno chiazze di granturco già alto
    frusciavano a brezze lievi
    tra verdi rovi brillavano drupe di more;
    abbarbicato sulla pietra
    in alto, il maniero turrito
    ove il padre di mia madre
    nel secolo fuggito era stato custode.
    Ancor, a metà sentiero
    i resti di un mulino diroccato
    da opunzie prosperose adornato
    con allato un borro torrentizio
    che musico borbottava; prima
    della striscia di riva pietrosa,
    snelli e flessuosi, giunchi e vimini
    confusi a spunti di canne fronzute.
    Oh meriggio al sole che picchiava
    fresche dolci acque incontaminate
    odor di ginestre a valle discesi
    apparir e sparir di rospi paffuti!
    Eravamo appena fanciulli allora:
    cuori giovani, senza affanno,
    in fioritura, con saccocce e menti vuote
    e ancor senza nodi il filo della vita!
    Come è strano e possibile che tanto tempo
    a mia insaputa pur sia passato!
    I ricordi, i ricordi in piena
    che gai si srotolano controtempo
    e riadducono a eventi andati
    che sottovento echi soavi e dolci
    riportano a un cuore che ride!
    Che n'è stato dello smilzo ragazzo
    sognante schivo e silenzioso
    che si immergeva tra bolle e spume
    svalutandone le insidie celate?
    Non di quelle ma di ben altre
    più mortali e inimmaginabili
    fu vittima tuffandosi nel vivere.
    Or congiunto a una speranza
    or disciolto da terribili pensieri
    con animo serrato
    e una volontà d'essere che frana
    attonito segue l'arco del sole
    nell'ansia di un venire ignoto
    che oltre imbruna e atterrisce
    chi sosta sulla fossa del ricordo.
    Composta domenica 20 luglio 2014
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: dantino
      in Poesie (Poesie personali)

      I poeti

      Camminano leggiadri i poeti
      senza la gravità che opprime
      volano alto e in girotondo, volano ovunque
      sopra le rogge, in cima ai monti bianchi
      si riposano di tanto in tanto, sopra le lavagne
      sillabando monache consonanti
      sono capaci, di muovere le greggi con poche parole
      fanno che si pianga d'ogni cosa
      credono convinti che non esista nulla, oltre le catene
      che questa vita sia una stanza chiusa senza porte
      per questo esplorano gli incanti
      che nessuno vede
      è il loro destino, di vivere tra i santi
      vagando incerti, senza punti fermi
      Volano come rapaci, volano senza distrarsi
      a caccia di serpenti e, con tenerezza
      amano conigli e tordi e ragni, e i bimbi
      dai quali rubano sovente i sogni
      nascono vecchi i poeti
      con le dita storte
      scrivono per non pensare e amano,
      amano la vita più d'ogni altro
      non la loro vita
      destinata al pianto
      non la morte insana destinata al lutto
      ma la loro morte, consacrata in vita al sentimento
      muoiono giorno per giorno
      consapevolmente.
      Composta martedì 29 luglio 2014
      Vota la poesia: Commenta
        in Poesie (Poesie personali)
        Vorrei, vorrei
        essere lì con te, ad ammirar
        ogni tua singola gesta, più di quanto voglia essere qui con me stesso
        vorrei, vorrei
        respirarti, vederti, appoggiarti
        vivere insieme a te una fetta della tua vita
        vorrei, vorrei
        partecipare, ricordare, sentire
        una giornata della tua vita su di me
        sulla mia pelle, essere lì con te
        per te
        per farti e sentirmi presente
        un punto fermo
        come una roccia che di lì non si sposta
        resiste all'acqua, alle raffiche all'erosione
        per te
        per me
        invece non posso, non riesco
        non vivo
        non c'è un perché, non lo capisco
        sono troppo duro, non riesco a battermi, sconfiggermi
        o forse debole
        per sconfiggere me stesso
        una lotta che mi toglie speranze
        e rattrista la mia felicità
        che spunta come fiori nei prati
        in ogni momento che provo quel senso di serenità
        con te
        che mi fa dimenticare il mare mosso
        e fa tornare in me quella pace
        che si prova in cima alla montagna innevata
        un silenzio tombale, quasi surreale
        dove si sente solo il battito dentro di se
        la lamina scivola sopra la neve
        mi sembra di volare in quei attimi
        lì con te al mio fianco
        ma il volo dura poco, il carburante finisce
        si deve tornare a terra
        fare il pieno per il prossimo volo
        la mia unica cura
        il tempo, non esserne gelosa
        la pazienza è solo un amica.
        Composta martedì 8 luglio 2014
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: lucrezia0
          in Poesie (Poesie personali)

          quello che rimane.

          E ci rimane solo,
          il ricordo di una luna,
          nostra, per quanto
          l'abbiamo cantata.
          Da una nuvola, a sbirciare,
          ubriachi d\'amore,
          carezze all\'ombra
          di stelle, simili a lucciole.
          I sogni, si sono spenti,
          e come lampare in mare.
          si dileguano in fretta, furtivi,
          prima che il giorno,
          all\'alba porga omaggio.
          Composta lunedì 28 luglio 2014
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Carlo Peparello
            in Poesie (Poesie personali)

            addio

            Siamo sabbia e siamo tempo
            una voce, un pensiero, un alito di vento
            crediamo nella forza dell'infinito
            nell'innocenza dell'ottimismo
            ci sentiamo unici e diversi
            accomunati soltanto dalla vita e dalla morte
            trasformiamo i desideri in versi
            ci mettiamo nelle mani ruvide della sorte
            l'unica cosa che possiamo fare è non sprecare nulla
            dedicare ogni gesto affinché una memoria ci racconti
            solo così avremmo vissuto l'immortalità,
            come un leggero tessuto
            è la veste che ci cuciamo addosso
            con gesti, decisioni, votati al bene per gli altri
            è questa la tua preziosa eredità
            cibo per la nostra fragile volontà
            come un uccello volerai in tutti i nostri sogni
            nessun giorno avrà la forza di sbiadire il tuo volto.
            Composta mercoledì 23 luglio 2014
            Vota la poesia: Commenta