Poesie personali


Scritta da: LUIGI BELLOTTA
in Poesie (Poesie personali)

Ammaliato

Per le viuzze del paese mio
all'imbrunir la vidi camminar,
fissai lo sguardo su cotanta grazia
e per incanto stetti ad ammirar.

Leggiadra andava con quei passi suoi,
parea quel calpestio voler volare;
tanta avvenenza io non vidi mai...
che il cuore mio chiese di parlare.

Fisso negli occhi posi il lungo sguardo
e amabilmente volli pronunciarmi;
che cosa dissi non ricordo affatto
ma cosa certa fu... complimentarmi.

In ogni modo esposi le parole
che dal profondo mi dettava il cuore;
le labbra si toccavan per magia,
non riuscivo che... parlar d'amore.

Cosa cercavo - quello fu certezza -
tanta bellezza non passasse invano
fu mio intento quel di conquistarla
e timidamente gli chiesi "la mano".
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    Scritta da: Maria Moro
    in Poesie (Poesie personali)

    spaccava sassi

    Era vivo,
    forte, spaccava sassi per farne dolce sabbia,
    i pugni erano carezze
    sfiorate appena, appena.
    Ma il muro è diventato acqua
    che usciva dal cuore,
    la tempesta dell'assenza
    violata alla mente,
    Il sorriso è andato,
    son spariti gli occhi,
    i sassi son diventati montagne
    da guardare ma da lontano,
    dove il sole tramonta alto,
    dove la luce non traspare.
    Composta martedì 31 dicembre 2013
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      Scritta da: Stefano Medel
      in Poesie (Poesie personali)

      La notte è un abisso

      La notte,
      è un oscuro avello,
      un antro
      di abisso,
      di infinite insonnie;
      il tempo non passa mai,
      mi contorco in cerca dell'oblio del sonno,
      che non viene;
      la notte è un abisso,
      di sogni infranti
      e ricordi dolenti,
      mentre il giorno è lontano,
      mentre hai voglia d'un caffè,
      e di mangiare;
      occhi pesanti,
      mente fiacca;
      la notte è un abisso.
      Composta venerdì 2 maggio 2014
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        Scritta da: ROBERTO POZZI
        in Poesie (Poesie personali)

        L'anima persa

        Non sono più
        dove andare,
        quale percorso
        devo seguire,
        cambiare direzione.
        o continuare ancora
        sul presente cammino,
        non farà
        la differenza.

        Lo specchio
        è ormai stregato
        dal triste passato,
        non riflette più
        la nobile essenza
        che si osservava,
        non si riconosce
        il proprio sé
        nel lucido riflesso
        di quel freddo vetro.

        La mia anima
        si è persa per strada,
        ormai in quella spoglia cornice
        si intravede l'incarnazione
        di uno spirito rovinato
        che ha smarrito
        la sua stella polare
        a furia di seguire
        le luci oscure
        dell'ultima tempesta.

        Il ripetuto scrutare
        in quel disincantato specchio
        non risparmierà a nessuno
        l'angoscia del momento,
        pur implorando tutti gli dei
        di qualsiasi creato,
        la mia anima pura
        non riceverà mai
        la sospirata risposta.
        Inutile interrogare l'oracolo,
        l'olimpo della saggezza
        ha già chiuso i battenti
        nell'antichità del tempo,
        non rimane che chiedere
        quell'assurda domanda
        all'unico superstite della tua vita
        che ti sta ancora osservando
        dinanzi quel vetro appannato:

        Ma vale la pena
        vivere la propria vita
        alla disperata ricerca
        del vero amore?

        Come una
        delle tante anime perse,
        non sussiste alcun dubbio
        nel profondo del mio io,
        l'unica e autentica risposta
        è nella domanda stessa...

        Ma per cosa
        d'altro
        vale la pena
        vivere la vita
        se non per
        il vero amore!
        Composta giovedì 1 maggio 2014
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          Scritta da: dantino
          in Poesie (Poesie personali)

          La schiusa

          Oltre passo il ponte
          che dalla collina
          apre la luna
          cerco ordine e fiume
          acque di cristallo
          deriva di mimose e piume
          voli di colombe bianche
          a un passo le rovine
          che dall'olimpo umano
          porta l'inumana idea
          di perfezione
          chiamami signore se ti vien ragione
          chiamami amore di portarti pena
          chiamami
          che non mi senta solo
          io che di solitudine sono
          come fiume in piena
          vivo come l'amore
          nascosto
          di continua attesa
          come l'amore muoio
          per continua offesa.
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            Scritta da: minnie
            in Poesie (Poesie personali)

            se puoi

            Se puoi guardare il cielo
            Anche quando è grigio,
            se puoi dare un sorriso
            anche mentre piangi,
            se puoi aspettar il tempo
            anche quando è tardi,
            se puoi donar amore
            a chi non sa più farlo,
            se puoi guardare il buio
            e, in fondo, la sua luce,
            allora il Ciel, che guarda
            ti donerà le ali...
            Composta martedì 29 aprile 2014
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              Scritta da: minnie
              in Poesie (Poesie personali)

              Avevo chiesto

              Avevo chiesto a Dio
              di darmi la bellezza,
              e una rosa mi fu data
              insieme alle sue spine,
              avevo chiesto a Dio
              di darmi la sapienza,
              ed ebbi un libro bianco
              da scriversi col cuore,
              avevo chiesto a Dio
              di darmi tanto amore,
              e lo trovai nascosto
              dal velo del dolore,
              allora chiesi a Dio
              di darmi gioia e forza,
              e lui, senza rumore
              entrò nel mio cuore.
              Composta martedì 29 aprile 2014
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