Poesie personali


Scritta da: Frank87
in Poesie (Poesie personali)

Canto dei sotterranei

La pioggia è la mia casa
la pioggia giunge su piedi di fata
potrebbe danzare insieme a me
se non fossi già in viaggio
per la foresta splendente.

La pioggia è il confetto
di chi non ha casa
la pioggia è la musica per noi
che non entriamo a teatro
è il raffreddore cromatico dello studente svogliato.

Nettuno e Mercurio le hanno chieste in sposa
due sorelle di tela cerata rammendano
perciò alla mia destra
instancabili come colomba e rondine
sole assieme alla loro festa.

La pioggia è un quadro raro
un desiderio che costa la treccia alla debuttante
le foglie diventano bianche
coraggiosamente mostrano la loro anima più viva
la pioggia ha redento di rosa e d'arancio il tramonto.

Passa il cane ridendo
si sbellica il violinista gioviale
la pulce ha un occhio sveglio
e l'altro no
ed è seduta come al solito al posto sbagliato.

La pioggia è il canto dei sotterranei
divide la rabbia dalla povertà
la madre alcoolizzata dalla poesia
la pioggia scrive capolavori di gessetto stanotte
sulle scarpe di ballerine povere.
Composta martedì 29 aprile 2014
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    Scritta da: Michele Gentile
    in Poesie (Poesie personali)

    Se sono stato

    Ho tradito
    l'inesorabile giovinezza
    dei sorrisi.
    Se sono stato amore
    non mi salverò.
    Continuiamo ad incontrarci
    fra i resti di quell'estate
    abbracciandoci solo
    per allontanarci.
    Se sono stato noi
    non te la caverai.
    Oltre la notte
    altri miraggi
    cantano la felicità,
    il tempo non avrà
    mai ragione.
    Composta lunedì 28 aprile 2014
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      Scritta da: Marta Emme
      in Poesie (Poesie personali)

      A scrutar intenta

      Giochi nell'aria
      giochi di voli,
      un vai e vieni
      di gioiose creature
      tra rami
      di alberi maestosi
      o smilzi o nodosi,
      una danza che sui cornicioni
      si acquieta,
      per poi ripartire.
      Così una rincorsa,
      un'intesa, oppure contesa,
      una discesa... si avvicendano.
      Fantastici disegni nell'etere
      alla prova metton
      gli equilibri raggiunti
      nel volo, ma che sempre
      alla terra fan mirare.
      Incantan pur
      l'implume
      che, dal nido,
      guarda vigile
      quella maestria
      nell'impennare
      o virare e sfrecciare
      o planare. Voli
      che son moti arditi
      e sicuri e armoniosi
      in uno spazio aperto.
      Pur io, che guardo
      dal lucernario, ne ravviso
      la leggerezza
      e mi sento
      unita a loro, oggi,
      che ti ho lasciato.
      E pace mi sorprende.
      Composta martedì 11 marzo 2014
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        Scritta da: dantino
        in Poesie (Poesie personali)

        Di nuovo

        di nuovo
        A respirar betulle e faggio, nel cammino
        Io e questi monti e, questo incanto
        E la natura ostaggio
        Osservo i funghi anch'essi
        Osservo il sole e la luce ghirlanda
        In questo lebbrosario inquieto
        Accomunati a questo mal di vita
        infinito, itinerante
        ultimo destino quale meta
        più la fantastica e i colori
        più la solitudine e la gioia
        più niente.
        Composta lunedì 28 aprile 2014
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          Scritta da: Lucia Quarta
          in Poesie (Poesie personali)

          Casa mia

          Mi accorgo adesso
          quanto mi manca,
          quando passo di quella via,
          che un giorno è stata casa mia.

          Mi manca quando arriva la sera,
          quando suonavo il campanello,
          entrando esclamavo mah mamma.

          Ma da quando non c'è più nessuno,
          mi sento come se mi han chiuso
          il cuore.
          Quando veniva il mio papà ad aprire,
          lui ci metteva tanto, lo capivo dal tempo.

          Non vi dico quando pioveva
          li dicevo, dai mi sto bagnando!,
          quando apriva, la porta lui sorridendo,
          mi sembra di vederlo ancora
          con il suo bastone camminare.

          Una volta in quella via ci andavo spesso,
          c'era casa mia.
          Cosa adesso mi e rimasto,
          solo la loro mancanza.
          Una casa vuota,
          dove in quella via non c'è più casa mia.
          Composta domenica 27 aprile 2014
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            Scritta da: Enzo Di Maio
            in Poesie (Poesie personali)

            Quando il mare è arrabbiato

            QUANDO IL MARE È ARRABBIATO  

            Quando il mare ti appare arrabbiato
            è invece il momento che ti dona se stesso
            Quando il mare ti appare arrabbiato
            ne ascolti il suo canto e ti resta impresso

            Le onde si infrangono sulla scogliera
            impalpabili umori salmastri impregnano l'aria
            la rendono fiera

            Quando il mare ti appare arrabbiato
            un mondo sommerso sorride e fà festa
            si muove la vita, si nutre contenta
            danzano le alghe sembrando foresta

            Quando il mare ti appare arrabbiato
            la spiaggia deserta si apre a te solo
            la godi, la vivi ne rimani estasiato
            con i piedi nudi e bagnati
            guardando lontano
            ammirando il creato
            Composta lunedì 28 aprile 2014
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              in Poesie (Poesie personali)

              Tediose sere

              Son tediose le sere
              quando sei via.
              C'è in me una grigia nebbia
              oscura la mia vita
              benché le stelle faccian luce.
              Il tempo sembra trattenersi
              in odiosi rituali
              scocca l'ora lentamente
              come un giorno, un mese un anno.
              Son qui seduto e penso
              la distanza
              un crudel silenzio!
              L'anima sembra imbottigliata
              annaspa il tuo
              profumo spento!
              Stretto al petto
              il tuo rossetto
              le tue labbra su di esso
              le assaporo ingenuamente
              per l'inedia del tuo corpo!
              Composta domenica 27 aprile 2014
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                Scritta da: Matteo Belluardo
                in Poesie (Poesie personali)

                Dalla finestra

                Fuori fiori sbocciati
                fan polline nella aria del campo,
                che crea un velo luccicante,
                come un nastro brillante,
                portato via ogni tanto dal vento come un lampo,
                dopo ritorna insieme alle farfalle.

                si odono cinguettar soavi i passeri,
                sul ramo fiorito dell'ulivo,
                ora più che mai bello e vivo.
                soffia sotto il sole sfavillante
                un fresco e tranquillo levante.

                la mia giornata si rasserena,
                ed ora tranquilla,
                la mia mente è al momento
                fra le poche nuvole rimaste
                a navigar come barche su un immenso blu.
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                  Scritta da: Giuditta C.
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Delusione

                  Camminare su di una terra di sogni infranti.
                  Sentire la voce del silenzio ripetere
                  "tristezza e confusione, la felicità è solo un illusione"

                  Camminare nelle ombre alla ricerca di luce.
                  Fredda e da sola
                  senza nessun conforto in vista
                  eterno movimento che non va da nessuna parte.
                  Composta sabato 26 aprile 2014
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