Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

Lacrime d'inverno

Odo il ruggire del vento,
schiaffeggia i grandi cedri del libano,
dai rami gocce irrorano il suolo,
un pianto, un grido,
sulle alture
dove gracili passeri
svolazzano in cerca di cibo.
La terra gravida d'acqua
strade sepolte da foglie morenti,
l'inverno a pochi gradito
trasporta malinconia.
Un anno è volato
con sé amarezze e frammenti di gioia,
il tempo vittorioso nemico
sigilla la nostra sconfitta!
La vita che l'ora trasporta
fà dell'anima un mero gitano,
il corpo anch'esso frustrato
in cerca di lieve sollievo
tra sogni e speranze
aspettate le rughe.
Composta domenica 1 dicembre 2013
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    Scritta da: A. Cora
    in Poesie (Poesie personali)

    Fosco presente

    Tra tutto
    sto fosco momento
    tutto l'azzurro che manca

    Codeste assurde
    parvenze

    Questa arrogante, indegna carenza
    che toglie al cuore
    speranze

    Ch'esplode ignorando il passato
    un'odio dal volto stregato, che il tempo del sole
    scolora,

    Che lascia tristezza soltanto, rubando visi e sorrisi
    avvolti dai soffi d'un vento, che cerca
    d'amore radici

    In un mondo d'un'oggi cruento, pur se lo vivo e respiro
    mi sento parecchio distante, come zucchero
    e sale

    Come la stella dal mare, tra un umano incosciente
    nel'arco d'un tempo
    fuggente
    Tra rabbia e dolore pressante

    E tu che sempre sorridi, quando m'incontri
    per strada, quando ti cambia
    l'umore

    Quando ti guardi nel cuore
    conosci il profumo
    d'un fiore?
    Composta domenica 1 dicembre 2013
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      Scritta da: Michele Gentile
      in Poesie (Poesie personali)

      In me scorre la vita

      Quando la notte
      mi riposa accanto,
      in un giaciglio di inverni
      rubati al mare,
      in me scorre limpida acqua
      se posso dissetarmi alla tua fonte.
      Uomini partiti
      per sposare l'alba,
      rondini impazzite di libertà,
      in me scorrono cieli tersi
      se posso richiamarti all'amore.
      E mentre il giorno
      intona
      l'ultimo canto d'arpe,
      confinandosi nell'eco
      di ciò che fu
      in me,
      violenta,
      scorre la vita
      se posso ancora sognarti.
      Composta domenica 1 dicembre 2013
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        Scritta da: Michele Gentile
        in Poesie (Poesie personali)

        Pensiero

        Qui ricordo te
        fra le cose più semplici.
        Nelle carezze che la sera
        dedica alla fatica,
        nelle parole che il vento
        insegna al mare.
        Qui mi vieni in mente
        distante da gioie indiscrete,
        riflesso d'ombre
        che spaventa il mattino,
        ferita inferta
        per lacrimare in eterno.
        Qui torni a trovarmi
        tra le cose più belle
        quei giorni
        dove non sono più.
        Composta domenica 1 dicembre 2013
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          Scritta da: A. Cora
          in Poesie (Poesie personali)

          Altra strada nel cuore

          Tra cocci
          ancora azzurrati
          d'un cielo a tratti caduto

          Lo sguardo accarezza
          l'aurora

          Discosto da oscuri colori, che hanno
          cancellato l'amore, voglio stare
          da solo

          Non voglio più il tuo sorriso a scorrazzare negl'occhi
          a passeggiare le vene, a tormentare memorie, a far rumore
          nel cuore

          A dissipare sapori, a navigare pensieri, come facevi tu ieri
          Poi verrà un'alba nuova, a disegnare nel cielo altri
          diversi bagliori, più belli di quelli da te
          già colti e sciupati

          Permano cammineremo, tra raggi più
          caldi di sole, altri roventi
          estati

          Un'altro azzurro nel cielo
          un'altra strada
          nel cuore.
          Composta martedì 22 ottobre 2013
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            Scritta da: A. Cora
            in Poesie (Poesie personali)

            Tra le ciglia d' un sogno

            T'ho rivista
            com'eri allora, tra le ciglia
            oscurate d'un sogno

            Stesso viso, stessa bocca, stesse ciocche di neri
            capelli, un po' mossi, sempre
            ribelli

            A celare quel dire degl'occhi, perché il sogno non ama
            cambiar delle cose, le più belle

            Come il cielo la stella migliore, come il vento ama i suoi
            fiori

            T'ho sognata com'eri allora, perché il sogno non muta
            gl'eventi, ne mostra i ritocchi
            del tempo

            Stesso luogo, stessa canzone, stessi baci stesse
            carezze, stesse mani a cercare
            emozioni

            Invariati g'istanti migliori, a mostrar lo spessor
            d'un'amore, che pareva il più grande
            del mondo

            Che rimane rinchiuso in un
            sogno, che poi dura
            non più di
            mezzora.
            Composta lunedì 4 settembre 2000
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              Scritta da: Enzo Di Maio
              in Poesie (Poesie personali)

              Dove sono andati i fiori?

              Chissà dove son finiti i giorni belli,
              dove saranno le mie giovanili certezze
              e gli atteggiamenti ribelli,
              le notti passate sotto le stelle
              in compagnia di un fuoco e una chitarra
              a suonar le canzoni più belle.

              Dove sarà finito quel mondo
              che pensavamo aver cambiato
              e che ora ci troviamo peggiorato.

              Che fine avran fatto i miei jeans sdruciti
              le mie camice floreali e gli spinelli.
              Dov'è la mia cinquecento,
              dove sono gli amici di quei tempi incerti
              dove sono le proteste,
              la lotta dura senza paura,
              che ci vedeva fieri in piazza
              dove eravamo cento e cento volte cento.

              Cosa è mai successo ora
              a questa nostra gioventù che sembra vuota,
              nata stanca, che non sà cosa vuol dir rivolta
              e dal loro viso
              è scomparso anche il sorriso.

              Quale sarà il loro futuro in questa povera nazione
              stuprata dalla globalizzazione.
              Non esistono più certezze
              ma solo tragiche amarezze.
              Non esiste più la vita,
              se ne è andata, è finita.
              Ora non c'è più il richiamo del dissenso,
              la voglia di gridare basta
              e riprendersi la dignità di una volta.

              La bandiera è ammainata,
              ci ritroviamo in tanti, ma come soli,
              estranei dalla lotta
              e in balia di troppi figli di mignotta.
              Composta sabato 30 novembre 2013
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                Scritta da: A. Cora
                in Poesie (Poesie personali)

                Il silenzio d'un bacio

                Lascia
                che ombra e
                luce si sfiorino, si fondino

                In quel chiaroscuro torpore, che ogni
                pensiero, confonde

                Lascia che le mani si intreccino, si carezzino
                si celino, s'avvolgano
                irrompano

                E nasca quella voglia intensa, che fa di due anime
                in volo, un solo concerto
                d'amore

                Lascia che la mia bocca, la mia lingua danzino
                sinuose sulle note dei tuoi
                gemiti arditi

                Si rincorrano lente veloci, sinuose
                Mentre nel silenzio denso
                d'un bacio

                La tua anima
                respiro.
                Composta venerdì 29 novembre 2013
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                  Scritta da: A. Cora
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Casuale incontro

                  Quel
                  tempo che s'era
                  d'un tratto fermato, quando
                  tu sei partita

                  Nel'istante in cui il mio sguardo
                  infranse il tuo dolce
                  sorriso

                  Riprese stordito il cammino, mentre il batter
                  del cuore s'alzò più forte
                  e deciso

                  Parve il sapore d'un sogno, già amato, che
                  ridestato, riportava quei tempi
                  dal'ora

                  Nel'incanto, del'immenso
                  silenzio irreale

                  Che di te, tutta la pelle colmava, fino
                  al più sottile tremore

                  Da quel'amore disperso
                  che tornava nel
                  cuore.
                  Composta mercoledì 10 maggio 2000
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