Poesie personali


Scritta da: A. Cora
in Poesie (Poesie personali)

Zenza occhi

Ti guardai
senza occhi

Al garbo soltanto di bocca
perché conoscevo la strada, di
labbra già aperte
al'amore

Quel gusto che ad entrambi piaceva
un gioco curioso di mani, che più non
finiva

Ogni confine sgombravi, aprendo il tuo guscio sottile
come s'apre la nube più scura, al dolce
tepore del sole

Non ho consumato pensieri, a cercare parole, usate
dai grandi autori, ma quelle, dal suono gentile, trovate appese nel cuore

Ti ho vista smarrir la ragione, tra un
basso, e un alto di note, tra
gemiti e persi
tremori

Ti ho respirato il respiro
quando ti ho indifesa
Mentre in te mi
perdevo.
Composta mercoledì 11 dicembre 2013
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    Scritta da: Giulia G.
    in Poesie (Poesie personali)

    Lettera a Gesù bambino

    Caro Gesù bambino,
    che strana sensazione vederti piccino, piccino.
    Sono qui al chiaror di una candela
    nella sua flebile e tremolante luce
    per recitare una preghiera
    Vorrei confessarti desideri grandi
    ma non sono poi così tanti.
    Vorrei in questo giorno l'intero mondo
    riempisse i prati di tanti fiorellini bianchi
    quanti sono i bambini
    perché tutti accendessero
    una candela insieme alla mia
    contro la pedofilia.
    Vorrei tante scarpette rosse
    omaggio ad ogni donna
    perché il femminicidio
    non sia solo un fenomeno di vergogna.
    Composta domenica 1 dicembre 2013
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      Scritta da: Michele Gentile
      in Poesie (Poesie personali)

      Santa inquisizione

      Chiedo perdono,
      umilmente
      come solo un peccatore
      della mia specie
      può fare.
      Ho inciso questa vita nelle carni
      in profondità,
      sorridendo quand'ero in me
      scrivendo rabbia nei giorni offesi.
      Chiedo perdono
      per aver ucciso la speranza e
      averla seppellita ancora viva.
      Chiedo perdono per aver reciso giovani fiori
      per averli dipinti di nero
      e cuciti sul mio drappo.
      Quale misera umanità rappresento
      quanti errori,
      nei vostri letti sarei stato il benvenuto
      tra il piacere
      e il dovere
      di raccontarvi un uomo nudo...
      chiedo perdono
      chiedo perdono.
      Composta domenica 8 dicembre 2013
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        Scritta da: Pasqui B
        in Poesie (Poesie personali)

        Lacrime d'amore

        La giovinezza nella pelle
        ancor la fanciullezza negli occhi
        abbracciati come l'edera al ramo
        la voce sussurra mille volte Ti Amo.

        Lei deve restare
        mentre lui deve andare via
        l'abbraccio vorrebbe unirli per sempre
        ma un pullman deve partire.

        La fronte di lei su quella di lui
        i nasi a stropicciarsi
        a cercare il sorriso
        le labbra che si sfiorano

        Dagli occhi di lei
        scendono copiose lacrime d'amore
        mentre lui le dice
        non piangere amore

        Ma le sue lacrime
        non si fermano
        corrono giù sul suo viso
        ed una ad una cadono
        nella spalla di lui.

        Lui cerca di calmarla
        le sussurra dolci parole
        all'improvviso sul viso
        si accende un sorriso.

        Ma il pullman deve partire
        l'abbraccio si scioglie
        e sul viso la luce si spegne
        lui sale e va via

        Lei resta li...
        le braccia che prima stringevano
        il suo amore
        adesso si stringono a se

        Le lacrime continuano a segnare
        quel viso così bello, gli occhi seguono
        gli occhi del suo amore
        che metro dopo metro si allontanano.

        Non resta che andare via
        il dolore nel cuore
        un'ultima lacrima d'amore
        scende perdendosi sull'asfalto.
        Composta venerdì 6 dicembre 2013
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          Scritta da: A. Cora
          in Poesie (Poesie personali)

          Imbiancati colli

          Piegano
          al volere del tempo
          i tanti sbiaditi colori, che
          lasciavano verde negl'occhi e dipinto
          il cielo di sole
          Nebbie veston la valle, negando allo
          sguardo i sapori, dei giorni
          avvolti nel cuore

          E timida fina insapore, senza fare rumore, cade infioccata
          la neve, su carcasse di alberi
          spogli

          Su steli appassiti di fiori, sui sentieri arditi dei colli
          su campi di grano già nato, sui prati, e nelle
          vallate

          È un bianco pianto del cielo, che la terra felice
          divora, è un canto urlato del mare
          che le onde perdute
          rinnova

          È gioia e tristezza nel
          cuore, che del pianto
          ne sugge il
          torpore.
          Composta sabato 7 dicembre 2013
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            Scritta da: nina.*
            in Poesie (Poesie personali)

            Alba nuova

            Chi mai può trovare,
            lo spirito mio
            quando spadroneggia,
            fuoco e morte!
            Bugiardi, tormentano
            con la follia.

            L'umanità angosciata
            in una notte senza fine!
            E l'aria è vuota, nell'attesa

            di un'alba nuova e pura.
            l'anime vaganti,
            gementi vanno
            elemosinando sublimi illusioni.
            Composta mercoledì 7 agosto 2013
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