Poesie inserite da Alexandre Cuissardes

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Scritta da: Alexandre Cuissardes

Bocca asciutta, brocca asciutta

Sto qui seduto col mio far niente
a meditare,
da un passato fatto di amori in corso
ad un presente di amori in sorso,
non so che cosa bere ma non importa cosa.

Basta che stordisca
che mi faccia meditare
a modo mio.

Ma non mi pesa più di tanto
l'esser rimasto in amore a bocca asciutta.

Mi basta per star bene
che non rimanga a brocca asciutta.
Composta sabato 11 febbraio 2012
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    Scritta da: Alexandre Cuissardes

    Guerra in... civile

    Ed anche se sto di schiena
    le vedo le loro facce,
    eravamo ragazzi insieme.

    Li riconosco tutti
    conosco i loro nomi,
    i loro peccati.

    Li riconosco dal fiato
    che sento sul mio collo,
    dalle parole dette a voce bassa.

    Ma io sono il solo con la faccia al muro
    e loro sono in gruppo.

    E quando faranno bum,
    non lo faranno con il dito,
    come facevamo da bambini.
    Composta sabato 11 febbraio 2012
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      Scritta da: Alexandre Cuissardes

      La condanna a Sorte

      Continuavano a colpire,
      tutti addosso
      tutti a lui,
      fra loro anche l'accusante,
      il vero colpevole,
      e colpiva forte.

      Qualcuno cominciò ad avere dubbi,
      ma ormai era tardi
      dovevano eseguire la condanna.

      Quando si accorsero di aver ucciso un innocente,
      tutti in accordo uccisero l'accusante che li aveva resi assassini non giustizieri.

      Poi si guardarono tutti in faccia e dentro di se ognuno scelse di uccidere gli altri,
      scomodi testimoni del fattaccio
      .
      Sono sopravvissuti l'errore che ha portato l'orrore
      ed il giudice che aveva emesso la condanna.
      Composta sabato 11 febbraio 2012
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        Scritta da: Alexandre Cuissardes

        Vino "dannata"

        Prima le cene d'amore,
        quelle con un bicchiere in due.

        Mi ami?
        Da morire.

        La domanda che speravi,
        la risposta che voleva.

        Adesso le cene della nostalgia
        quelle da solo,
        con due bicchieri,
        uno per l'acqua,
        l'altro per il vino.

        L'amavi da vivere,
        non da morire.

        ... Ti manca... da morire.
        Composta sabato 11 febbraio 2012
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          Scritta da: Alexandre Cuissardes

          Vita dura e senza mezzi

          Salita
          discesa
          precipizio,
          manca il tratto piano per allontanarsi,
          quello da percorrere con la carrozza,
          tragitto da chi se la può permettere,
          la carrozza.

          Noi non siamo ricchi,
          ci arrampichiamo sulla eterna salita
          graffiandoci le mani,
          scivoliamo col culo e precipitiamo col corpo.
          Sempre feriti a morte
          noi deboli,
          dai forti.
          Composta sabato 11 febbraio 2012
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            Scritta da: Alexandre Cuissardes

            La notte fuori, la notte dentro

            Ogni notte,
            su di un aereo preso in corsa
            come se fosse un treno,
            la mia testa dopo avermi lasciato nel letto,
            gira sul mondo,
            con le teste degli altri,
            per la durata del mio sonno.

            Si riposa
            si distrae,
            si prepara a domani.

            Ogni notte,
            su qualunque imbarco
            quella parte di me che vuol godere
            ritorna cacciatore,
            dovunque e di chiunque,
            gira sotto tavoli,
            in mezzo a chi balla stretto,
            alle coppie fragili,
            e trova chi colpire.

            Non sempre torna a casa,
            e quando torna,
            sfinita,
            tocca a me accudirla.

            Ed ogni notte invece povero vecchio cuore tu paghi per noi
            tutti e resti a fare il tuo mestiere,
            battermi forte dentro non per amore
            ma più semplicemente per farmi un po' campare, arrivare a domattina.

            Paghi per loro che fanno ciò che fanno,
            per me che lo permetto,.
            Composta sabato 11 febbraio 2012
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              Scritta da: Alexandre Cuissardes

              L'esempio inutile

              E lo farò in silenzio,
              in un giorno normale a tutti,
              perché nessuno sappia,
              e di nascosto
              prendendo il tempo giusto.

              Anche se vorrei farlo davanti a tutti,
              perché tutti lo sappiano
              e magari qualcuno impari.

              Anche se ormai capiamo
              solo se abbiamo tempo
              solo se il sangue ci schizza addosso.

              E dopo una bella doccia
              tendiamo a dimenticare.
              Composta sabato 11 febbraio 2012
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