Scritta da: Alexandre Cuissardes
in Poesie (Poesie personali)
Cara compagna
Socia bottiglia che non mi tradisci,
che vorrei piena anche dopo mille bicchieri,
mi conosci così bene che quasi ti versi da sola,
ed in base al mio volere del momento,
come se fossi una cantina ben fornita,
mi dai ciò che mi serve per esser o triste o allegro,
o più semplicemente qualcosa per dormire.
Sei legata per la mia vita a quel bicchiere
che non disdegno a volte di tradire,
sfacciatamente,
rovesciando la tua bocca sulla mia
specie quando la sete è ancora tanta
e tu purtroppo sei ormai vuota,
e mi costringi ad aspettare l'arrivo dal tuo fondo di poche gocce del tuo umore,
come se fossi donna ed io la bocca sul tuo sesso.
Sai quante volte ti vorrei lanciare al muro
spaccarti in mille pezzi e poi sentirmi puro.
Ma penso che tu non mi hai mai fatto niente,
che mi sei rimasta accanto sempre fedele ed ubbidiente.
Se ti dovesse capitare qualcosa,
se avessi un infortunio sul lavoro,
giuro che ti farei un funerale con sepoltura degna
e dedica d'amore,
e come voto,
te lo dico fin da adesso,
dopo di te non guarderei più in faccia una bottiglia,
m'inventerei qualcosa per continuare a bere,
farlo di schiena,
da botti o fiaschi,
o forse solo dal bicchiere,
l'orfano ed il vedovo uniti nel loro dispiacere.
Composta mercoledì 25 gennaio 2012