Il taglialegna non sa quanto un albero respiri, quanto sia aria la sua vita, taglia i rami, cadono le foglie sui manti di resina, la vita s'infrange come i tuoi pensieri da eremita. La pioggia inzuppa i tuoi disegni non c'è giorno in cui non ti disdegni e vedi scolorire piano, piano, la vita che avevi ancora in mano. La gomma non cancella ciò che hai scritto la matita si è spezzata e tu stai zitto, affogo i miei silenzi su un guanciale alterno una consonante ad una vocale per dire quanto amore provo ancora nulla di simile finora. "Tieni stretto a te amore mio il giorno del nostro forzato addio amando chi non c'è nel tuo domani mandando in frantumi gli aquiloni ormai lontani dal nostro sperato ieri..."
Cosa vuoi da me e da queste mani che si sono macchiate di sangue? Cosa vuoi dal mio respiro che ha inalato la polvere alzata dal demonio? Cosa cerchi adesso che sono sola da quest'anima che è imprigionata nel tumulto dei tuoi sogni?
Lasciami andare, non tenermi a te, non sei per me, lasciami andare nei boschi di pietra nelle stradine strette nelle alte vette.
Il tuo silenzio mi imprigiona, mi illude, mi toglie il respiro... ti fa amare ancora...
Pensavo fosse amore quello chiuso nel tuo cuore, non so cosa sia, però lo dicevi in una poesia che quel che provavi era sincero che non capivo, non era vero.
Ora che il tuo silenzio mi raggiunge butta fuori il mio amore, lo respinge, ma io non mi lascio sopraffare da un vuoto che sa d'amore.
Leggo tra le righe dei tuoi sogni, ci sono io e tu che mi accompagni nel nostro mondo fatto di emozioni e una vita da vivere di sensazioni.
Chiudi il silenzio dentro una bottiglia fa che il mare l'inghiotta e se la pigli così che io e te si ricominci a volare adesso, in questa vita, senza aspettare il giudizio finale...
E torno dentro me a chiedermi il perché di tanta solitudine di pensieri stanchi di lacrime amare del perduto amore del sentito dolore.
Credevo nel tuo dire, così bella da morire asciugavo le tue lacrime affinché non sentissi il vuoto di un amore lasciato.
Continua lui ad indossare una maschera di carnevale così ambiguo e furbo crede di bloccarti in un pugno.
Sessanta giorni per cercare il senso a quel che era accaduto, ora buttato al vento.
Goccia dopo goccia scorreva il tuo amore, fiele per il cuore, lento stillicidio che portava addosso l'odore del suicidio, l'anima in un fosso.
Non potrei provare amore per un uomo che mi ha dato dolore, ma capisco quel che passi ce ne sono nella vita di fessi che si lasciano incantare da un "te lo giuro amore, senza te non posso stare..."
L'illusione del tempo passa nella mente, l'illusione del tempo non mente, sarà il tempo a prenderti per mano a farti strada qui vicino oppure lontano. Il suo sorriso camuffato d'estate illumina le sue risate, false, ipocrite, ingannatrici han richiuso le tue cicatrici, ma per quanto poi mi chiedo se è facile da dietro un vetro dire e fare le magie e far vere le bugie? Io non son nessuno per suggerire a questo amore di volare o atterrare dentro il cuore di qualcuno.
Sei fatto di niente, non ami la gente, spruzzi solo insidie, non ragioni con la mente, ti senti supremo, invincibile e immortale pensi che le pene tu non le debba pagare? Solo schizzi di un disegno mai finito pasticci di una tela buttata nel cesso vuoi tutti ai tuoi piedi alzando un dito hai in mente solo invidia e sesso, non sai dove inizia il volto di una donna guardi solo sotto la sua gonna non t'importa se bionda o bruna pensi a quanto possa essere brava a star ferma due minuti finché duri e poi la saluti. Non sai dov'è un cuore perché il tuo non è mai esistito non sai cos'è amare perché ti ho stracciato, sei finito...
Guardo i tanti pezzi della tua vita ognuno rappresenta una salita, gli amori, i doni, le stagioni consumate nelle tue prigioni, due gioie che hai nel cuore un uomo da non dover amare...
La vita non è a strisce c'è chi muore e chi rinasce, chi si annulla e chi fallisce, ma tu non sei come loro sei forte come un toro, ti senti solo un po' smarrita, ma succede nella vita, ora alza il tuo sguardo vedi il tuo futuro? No! Non è un muro, c'è il meglio che ti aspetta sei in ritardo, fa che il cuore ami e che mai più smetta...
Ho costruito un muro intorno a me non chiedetemi il perché, sono state le delusioni o forse le mancate occasioni o i colpi dentro al petto che mi hanno dato per dispetto, so solo che qui dentro c'è il silenzio senza tempo, c'è la pace che cercavo, che da tempo anelavo, a nessuno è permesso di entrare a nessuno è permesso di turbare la quiete dopo il temporale, tu ci sei, nei miei pensieri quelli sperati, quelli veri, non occorre che scavalchi non cercare altri varchi, basta solo la ragione del cuore per aprirti la mia prigione...
L'ombra del tuo io ha sfiorato il mio mondo, creando un sogno per un secondo, il tuo fiume mi ha attraversata, scavata, incisa, lasciando un mare di detriti, ciottoli di un'esistenza ormai andata, rami di una vita ormai spezzata, onde leggere mi hanno accarezzato, con straripamenti d'amore mi hai riempita, hai corso dentro me prendendo il sole navigando dentro argini d'amore, non ti è bastato, sei andato, in una folle corsa sei finito lì dove la roccia guarda l'infinito, sei andato giù nel precipizio dove c'è la fine e non l'inizio.