Sono una ladra, ho rapito il tuo cuore, ti ho ricattato, ma non è servito, me lo hai lasciato incustodito e ora sei freddo e impaurito. Te lo ridò indietro non so che farne se vuoto d'amore è solo di carne. Volevo tenerlo per il tempo futuro far batterlo insieme, ma ormai è duro come una pietra che giace sul fondo di un sogno sommerso nell'oceano profondo...
Un'ombra sul viso non è un sorriso è un corpo che esce che scende ferisce, una lacrima lenta, concisa decisa di arrivare alla meta lei è sicura, ti guardo e mi annullo nel riflesso fasullo di donna che ero ora solo un pensiero perduto nel tempo lontano anni luce dalla donna ideale ora solo irreale non ero precisa al viso deciso e sei deluso per il reale diverso non posso far nulla per rimediare la mia faccia è questa, non la posso cambiare...
Ti vesti di me il sogno non c'è deserto lontano mi porgi la mano, passione ormai spenta chiusa nel cuore, ormai estinta non chiedi perdono io non ci sono rivolgiti a Dio e poi dici addio...
Fa che il tuo silenzio abbia un senso per me non sei nessuno se non il mio re. Proietta il tuo amore sulla mia ombra nascondi il passato nella tua tomba.
Ho blindato il mio cuore dopo la tempesta per non farlo soffrire, è assurdo, ora basta! Batteva di suono assai melodioso che neppure un'orchestra era così armoniosa, e quando sentiva la tua mesta voce ancora più forte non si dava pace. Adesso lui sta in uno stato svilente non vuole sapere di altra gente, un angelo tiene la guardia deciso, non va all'inferno e né in paradiso, rimane sospeso nel silenzio di un bacio nel cuore di sasso a cui l'ho donato, sconfitto dal vento delle tue parole si è chiuso nel poi senza un po' di sole...
Tra il dire e il fare c'è il vuoto da colmare, tra sogno e realtà c'è la vita di qua, nel mondo etereo ci siamo incontrati col mondo reale ci siamo scontrati, niente previsto è stato il caso come due fiori dentro ad un vaso, e innaffio in silenzio e porgo pazienza aspetto il sole per donare amore. Su mare in tempesta ci siamo imbarcati, con l'ira funesta abbiamo lottato, le anime e il cuore sono a brandelli ma non c'è arresa siamo granelli di sabbia pulita che attendono il mare per unirsi ancora e iniziare a viaggiare...
E respiro il tempo di un fiato al tramonto, cosparso di luci in un pallido giorno, correndo spedita verso il domani a braccia aperte con te tra le mani.
E respiro il mondo di belle canzoni di frasi divine, di aspirazioni, di anni fuggenti che tornano indietro portando ricordi di un vecchio passato.
E respiro il sole di un bimbo felice che gioca e traduce la mia vita di pace rimango aggrappata ad uno stupido sogno, mi sveglio ferita da un lungo sonno...
Sotto cumuli di parole hai seppellito il cuore e pensi che sia esatto il tuo fare soddisfatto.
Allora non capisco il perché di quel ti amo forzato, disperato in una notte consumato, sembravi così vero e forse lo sei stato, ma ora tu mi dici che il casino ti ha stregato, mi prendo le mie colpe e di certo non mi vanto se quel giorno maledetto ho scaturito il pianto.
Di tutto questo dramma ne rimarrà memoria negli anni che verranno e nella nostra storia, ma gli altri non sapranno che è tutto un'illusione che quel che è temuto è solo una finzione...
E passeranno i bronci e le brutte situazioni si calmeran le acque di tutte le stagioni, ma nessuno penserà che chi ne soffrirà saranno i nostri cuori delusi, arresi e soli...
Morire appena un attimo prima di aver sfiorato la tua bocca, sentire il tuo profumo nell'aria e non poterti dire "ti amo" la malattia dell'amore ci separa... io resto qui...