Scorre lento l'orologio del cuore segna i minuti di te, e non le ore, l'abisso tra il silenzio e le parole dura da giorni ed è dolore. Quando comparirai dal tuo passato voluto, seppellito, riesumato guarderemo insieme l'alba senza pensare a ciò che ci ha deluso di mesi scuri di una vita scialba. Scorre lento l'orologio del cuore batte il tempo senza pensare che un sorriso potrebbe bastare a ravvivare il nostro colore...
Riflette la tua ombra in questo caldo mattino, la strada si allontana, ma tu mi sei vicino, gli alberi corrono verso il cielo, non vedi, è sfocato anche il tuo pensiero, stringi i pugni, vorresti fermarti, volti lo sguardo e poi riparti, non sei solo, c'è lei nel cuore, non riesci ad esprimere questo amore, gocce di vita scendono a terra, nessuno le calma, il vento le afferra, scurisci i tuoi sogni ormai sepolti nei giorni lontani e troppo ingordi sospiri, rimpianti degli attimi andati, pensi e ripensi che vi siete amati, tu sei a ieri, la tua vita a domani, ti è sfuggito tutto dalle tue mani...
Chi dice che la speranza non sia solo un'illusione? Ci si aggrappa a qualsiasi tronco d'albero che sporge dalla scogliera pur di non dire che la verità è vera, annaspi con i piedi e punti su tutto pur di rimanere lì prima dell'impatto. L'orlo di quel baratro ti spaventa chiedi aiuto, ma nessuno sente, lo hai già fatto in passato e la conclusione? Sei caduto nell'abisso della depressione... Ora sei solo, solo con il mondo, che fai, risali o ti lasci andare a fondo?
Grazie per non essertene andato, grazie per il tuo bacio voluto, ho cercato di far cadere la tua maschera di pietra e ho scalfito con il vento il tuo triste paravento... grazie per avermi donato una notte piena di stelle, grazie di esserci stato ed odorato la mia pelle... grazie per questo momento, perché non sia solo folata di vento...
Mi siedo all'ombra del silenzio ascoltando il vento, volgo lo sguardo indietro nel passato e i cocci seminati dal tempo, una vita vissuta alla ricerca dell'assurdo che non è mai arrivato, raccolgo i cocci di vetro di questi anni che mi hanno ferita, con pazienza li faccio combaciare, le cicatrici sono visibili solo da coloro che hanno un animo sensibile, il resto lo copro di speranza per un futuro migliore, indosso l'abito più bello che possiedo, il mio sorriso... e vado avanti.
Come il volo di una farfalla tocco il tuo respiro, faccio piano per non svegliare il tuo sogno... nel silenzio di me, apro il mio scrigno segreto dove ci sei solo tu...
E se non fosse amore? Respirare nell'attesa di vederti, consumarmi in mille pensieri, affollare la mente di domande. Alle volte sei dolcissimo, altre freddo come la lastra che mi seppellirà.
Oltre me c'è solo l'impossibile, limite invalicabile dove non splende il sole... Oltre me c'è solo la tristezza, l'apatia, la noia... Oltre me c'è il vuoto lasciato da un cuore che ha smesso di sintonizzarsi sul canale dell'amore... Oltre me c'è lo spazio infinito del cielo dove solo gli angeli andranno oltre... Oltre me ci sei solo tu...
Ti ho lasciato il tempo affinché i boccioli diventassero rose, è trascorso un altro inverno con la neve sulle case, adesso che è arrivato il tempo di calpestare la sabbia, tu sei sparito, dietro la tua rabbia. Ti ho lasciato il tempo affinché risolvessi il rebus del tuo cuore e decidessi, ti ho lasciato il tempo di un'agonia nella quale mi hai lasciato, andandotene via...
Guardavo attonita le immagini in tv non riuscivo a crederci che non c'eri più, quel tratto di vita che tante volte avevo percorso, ora non c'era più, tutto scomparso. Lo sguardo di chi era li e incredulo sapeva che ormai era troppo tardi, di loro il nulla restava. Stringevo al petto la mia bimba che ignara della vita giocava con i miei capelli, le mie ciocche ribelli, mai avrebbe visto di persona quanto aveva lottato quel magistrato per liberare la nostra città dall'oppressione, dalle ingiustizie subite e dalle atrocità, da quelle mani che tutto raggiungevano, da tante morti assurde che tutti piangevàmo. Ora il silenzio supera le parole stanche ma le loro idee camminano sulle nostre gambe...