Sono tornata indietro sui miei passi salendo i gradini di una vita di sassi, ho guardato dall'alto il mio oggi con gli occhi e mente di una donna saggia. Sono tornata indietro sui miei passi, volevo cogliere ciò che persi, ma il mio recinto era fatto di cipressi e ciò che è andato non torna con i tuoi passi. Sono tornata indietro sui miei passi, sperando di vederti una volta ancora, ma ora corro stanca fino all'oggi dove c'è soltanto una labile aurora. Sono tornata indietro sui miei passi, invano, ma ora proseguo il mio stanco cammino per vedere dove mi porterà questo triste mattino...
Che sono per te? Una poesia che non scriverai mai... Non ci saranno parole, né amore, né suoni di campane, ne giorni di festa, né penna che scriva, né voglia di vita, né inutili stagioni, né dolci emozioni, né canto del cuore, perché non c'è amore...
Ho costruito castelli di sabbia per accogliere te, ho messo mattoni di sogni per difendermi dal vento, ho usato finestre di emozioni per far entrare tutto l'amore del cuore, ho edificato isole di vento dove rifugiarmi con te, ti ho dato in prestito il mio cuore perché tu potessi scriverci sopra... ... alla fine mi ritrovo con la sabbia tra le dita che vola via col vento di te... Avrei dovuto usare mattoni d'argilla e fango cotti al sole, come fango è il mio mondo, e ci rotolo dentro, sporco l'anima... la pioggia lava via il dolore del cuore ... io torno a vivere... dopo te.
Se sono mamma lo devo a te, smarrita in un mondo di grandi, impaurita per ciò che non conoscevi, felice dei tuoi traguardi. Se sono mamma lo devo alla tua vita alla tua piccola saggezza al tuo modo di essere donna all'amore che ogni giorno mi dai alla forza che hai nell'asciugarmi le lacrime, ai tuoi abbracci infiniti ai tuoi baci del cuore... Sei il mio orgoglio, il sostegno in una vita traballante, il mio punto fermo nel vortice del mio cuore sei l'amore che non finirà mai.
Come su tasti a due colori hai suonato le mie note quando accarezzavi le mie gote come nel mondo delle fate. È passato tanto tempo da quando col tuo canto riempivi le mattine delle tue uniche bambine. La vita ti ha segnata come un lampo all'improvviso ti ha lasciata sola senza il sorriso. Adesso vivi a stento non sento più il tuo canto come se il tuo cuore si fosse ormai spento...
Sei inghiottito dal buio, vai nella nebbia di vita, succhi attimi di me, avvolgi pensieri nella sabbia, cerchi la risposta, non trovi che me, perché? Segni il tuo tempo con un dito, ascolti il verso di te, rubi i silenzi del mare, scrivi nel cielo l'amore, non sai quello che c'è scritto nel mio cuore...
Scusi? Un biglietto per l'inferno? Ho preparato con cura la valigia non voglio dimenticare proprio nulla né di te né di me, il ricordo, una burla.
Così mi sono decisa a partire nella notte che ancor deve arrivare per un posto ricco e assai affollato, vado domani, un posto l'ho già trovato.
Ho aspettato invano che venissi non c'era promessa, ma solo che ti decidessi. Piccola ingenua, ancora ci hai creduto che l'uomo amato parola aveva dato? Ma l'esperienza non ti ha insegnato nulla? Che l'uomo dice e poi scompare in una bolla?
Adesso parti e lì starai da sola perché lui ha deciso per te ancora...
Sei entrato nel mio cuore senza chiedere permesso, hai fatto quel che volevi prendendo a più non posso, hai spostato sentimenti a tuo piacere lasciando un segno vuoto del tuo volere, hai sporcato la strada al tuo passaggio lasciato sassi al posto di un paesaggio, hai chiuso le finestre del mio cuore hai legato ad un palo il mio amore. Ma per fortuna esistono gli angeli spazzini che con pazienza mi sono vicini.
Il tuo silenzio squarcia l'anima mia non vede, non sente, è in fondo ad una via fai a pezzi quel che trovi nei campi secchi apri il mio io, ma cosa cerchi... Non c'è sensazione peggiore del vuoto che sento come un moribondo col suo lamento, con gli occhi pieni di paura cerca invano una mano sicura, un dolce abbraccio nell'inverno del cuore, un dolce bacio prima di morire, un sorriso spento nel cenno di un no un fuoco fatuo nel cuore, non so.
Una rosa per i giorni di sole, una per quelli da odiare, un giglio per il tuo respiro e uno per sentirti vivo, una fresia per la tua pelle che riluce, come le stelle, un garofano per il cuore tuo che è seppellito dentro il mio...