Scorre l'ebbrezza lungo forme sinuose di fremito profondo di turgidità intensa di soavità schiusa ad accoglier desio fecondo d'imponenza impetuosa. Affondi ansimanti di vite. A cercarsi. Silenti.
Abbi cura di guardarmi negli occhi e di vedere il tuo cuore abbi cura di stringermi forte e di abbracciarti abbi cura di essere il mio coraggio e di sentire la tua forza abbi cura di non mollare e io mi aggrapperò a te abbi cura di me e avrò cura di te in questo mondo incurante.
Siamo tutti sotto lo stesso cielo, sotto una miriade di stelle. Vaghiamo tra il sole e la luna, a volte felici, altre tristi. Eppure ci siamo. Siamo avvolti dallo stesso "lenzuolo" di terra e sentiamo gli stessi odori. Abbiamo gli stessi occhi e le stesse mani. Abbiamo le stesse orecchie e le stesse bocche. Abbiamo gambe e piedi. Abbiamo parole e silenzi. Abbiamo sospiri e sogni. Abbiamo ciò che siamo. Amiamo.
Siamo il porcile di menti codarde di predicatori subdoli di vile arroganza siamo il porcile di affaristi di quelli che fottono ma fottono sempre il prossimo (perché il prossimo chi cazzo è?) siamo il porcile dei più di quelli che fingono di farsi la guerra reciproca dell'etica e del moralismo (beffardi) siamo il porcile di quelli che gridano all'inganno bravi ululatori di scuse meschine siamo il porcile di quelli che si arrogano presunzioni di innocenze senza aver mai conosciuto l'innocenza di quelli che si sentono sempre perseguitati eppure hanno perseguitato di quelli che asseriscono di non aver mai combinato nulla e hanno gli armadi pieni di tutto (quello che hanno combinato!) siamo il porcile di coloro che non si vergognano dell'evidenza di coloro che indossano facce camaleontiche all'occorrenza di coloro che fanno male a chi non conosce il male siamo il porcile della disperazione indotta della sofferenza edotta perché nessuno di questi ha veramente e lealmente capacità competenze e umanità per una rivolta di dignità. Siamo il porcile.
Scelgo la semplicità, scelgo l'umiltà, scelgo l'umanità che non soccombe all'arroganza, alla prepotenza, alla saccenteria, alla cordialità di facciata, alla premura funzionale, alla presenza volubile. Scelgo di far finta di non capire questa moltitudine di cartapesta. Scelgo.