Le migliori poesie inserite da Antonio Prencipe

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Scritta da: Antonio Prencipe

Morta per autoprocurato aborto

La stanza tua piena di fiori
e due coltelli, i testimoni
di un rito che non ha padroni
un rito l'unico rimedio
a libertà negate a volontà spezzate

In mezzo al sangue
lei per terra vinceva la sua guerra
senza parlare senza accusare dei suoi tre mesi
di dolore, di rancore, di timore
ecco l'immagine
e tutto a un tratto mi sembra assurdo
le strade son di burro si scivolava
si sprofondava che si faceva noi

Dov'è il coraggio di continuare a dar la vita
tra le macerie se la gente non ci sente più,
forse daranno un paradiso a donne come lei
che così han deciso

E in tutta questa distruzione
Io cerco un'altra direzione ma sono già troppo lontana
qualcosa brucia dentro me, dentro di me
si torce l'anima
cos'è successo, che cosa resta adesso
che cosa sono io
le grida spaesate
le mani morsicate sue.
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    Scritta da: Antonio Prencipe

    Angelo Maledetto

    Perdonami,
    non ti ho dato ciò che meriti,
    ti amo ma sono stato troppo orgoglioso per dirtelo,
    ti penso sempre,
    sei parte di me,
    ora che non sei accanto a me
    sento il tuo odore, il tuo amore,
    ma ormai,
    mi manchi e non so come fare
    per compensare ciò che vive nell'anima mia,
    ciò che grida ai margini
    folli e sbandati di questa incompresa vita mia,
    ti amo e non so come vivere
    senza il battito del cuore tuo.
    Quell'angelo maledetto ti ha portato via da me,
    quell'angelo maledetto insieme a te
    si è portato via l'insostenibile e aggressiva anima mia,
    quell'angelo maledetto ti ha portato in paradiso
    mentre accompagnava la mia anima all'inferno,
    quell'angelo maledetto mi ha fatto
    sprofondare giù negli abissi infami
    di un mare bastardo, disperato,
    quell'angelo maledetto si è fottuto
    la stella più bella,
    quell'angelo maledetto mi ha portato
    via l'amore che tanto avevo rinnegato,
    mi hai dato tanto ed ora
    non ci sei più a dare un senso a questa vita mia,
    sarai la mia volontà,
    perché non scendi a trovarmi,
    perché il cielo ti ha preso con se,
    perché Dio non prende me,
    ma io verrò un giorno la
    ti prenderò per mano e mai più
    ti lascerò cadere.
    Composta martedì 22 febbraio 2011
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      Scritta da: Antonio Prencipe

      Ragazza dai capelli castani

      Ragazza dai capelli castani,
      Non piangere,
      la mia anima non sopporta le tue lacrime
      Ragazza dai capelli castani,
      Raccogli i tuoi sentimenti
      gettati a terra,
      Abbandonati a questa inutile felicità
      Sorridi e canta il tuo amore
      ormai,
      Svanito nel vento freddo e gelato
      di malinconia
      Ragazza dai capelli castani,
      non lasciar spegnere
      i tuoi dolci occhi neri
      il sole ha bisogno ancora di quella luce
      il mare è nascosto ancora
      dietro i tuoi fragili e amari sguardi,
      Racconta la tua vita
      Racconta e suona la tua verità
      Vendica quell'adolescenza bastarda
      che si è fottuta per sempre il tuo cuore,
      Respira l'amore,
      Spegni quella sigaretta che ti fa male
      Osserva la Vita e combatti,
      Combatti con me questa guerra
      che lentamente ci dividerà,
      Combatti nell'oblio e baciami forte,
      Baciami come se fosse di nuovo ieri
      Per vivere ho bisogno del tuo odore e del tuo dolore.
      Composta mercoledì 25 agosto 2010
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        Scritta da: Antonio Prencipe

        Morire dietro quella stella

        Mi hai divorato il cuore e sei sparito nell'infinito,
        la mia rabbia è cenere,
        la mia anima nuota
        nell'immenso vuoto che hai lasciato.
        Fammi sognare,
        fammi volare,
        fammi morire ancora
        ti prego.
        Inseguo l'odore della tua vita
        senza fiatare,
        senza parlare
        in questo gioco già finito.
        Il mio cuore scoppia è una lacrima scende piano
        ogni volta che osservo quel fottuto cielo
        e ti vedo al centro di tutte quelle stelle,
        Ho coltivato sogni e sconvolto speranze
        e ora mi ritrovo con lo sguardo perso
        e il cuore ricorso e scomparso tra le onde del mare
        Le strade eran di burro
        si scivolava, si affondava
        cosa non si faceva noi,
        Morirò dietro quella stella
        per raggiungerti e per sparire con te
        nell'immenso vuoto che hai lasciato,
        Ho combattuto nel vuoto per te.
        Composta giovedì 26 novembre 2009
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          Scritta da: Antonio Prencipe

          Oggi, Addio, Ora!

          Polvere ferma nei corridoi
          cenere sulla neve dei nostri sentimenti,
          aspettami che
          verrò li,
          morirò senza rimpiangere il mio orizzonte,
          scapperò via dai miei sentimenti,
          cambierò i miei numeri,
          scorderò una vita prevista con te.
          Questa rosa era per te
          questa spina era per me,
          Quel maledetto tramonto
          ti ha perso sulle scale di quella benedetta follia,
          Oggi rimpiango il sole,
          Oggi gioco con la sera depressa,
          Oggi amo il mio dolore
          Oggi assaporo il tuo amore
          domani ascolterò le tue lacrime,
          Addio per non piangere,
          Addio per non crepare,
          Addio all'oscurità di ogni tuo angelo nascosto nei tuoi sogni,
          Addio alla tua anima
          Addio al mio cuore
          Addio alla mia anima Rock,
          Ora queste maledette tenebre mi chiamano assassine,
          Ora raccolgo i petali di una vita senza ricordi,
          Ora sparisco nell'onda di questo mare furibondo.
          Ora ammazzo il presente
          Ora attraverso questi dannati ostacoli pieni di noi
          Ora
          Ti
          Amo.
          Composta lunedì 26 aprile 2010
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            Scritta da: Antonio Prencipe

            Io, te e l'altro

            Non voglio illuderti,
            non voglio,
            scusa ma io so d'amarti
            anche se non ti ho mai toccato
            Ma non posso mettere a rischio
            il tuo cuore
            non è giusto,
            non mi devi amare
            perché io ho paura di farti male
            Ho bruciato già tanto amore
            ho consumato tanti sentimenti
            per te scapperei lontano
            per te venderei il mio cuore
            Cosa significa la parola "sesso" per te?
            Mi conosco,
            conosco ciò che il mio cuore teme,
            non teme d'amare
            non teme di soffrire
            teme la sofferenza di un'altra anima,
            non posso perdermi di nuovo
            in questo gioco di sesso e amore,
            Benvenuta paura,
            forse sono solo immaturo
            ma io so che con te ci proverei
            ma però nel profondo del mio cuore
            so bene che non è giusto perché
            amore tu ami già un'altro
            ed io non posso distruggere
            quel rapporto così bello e genuino,
            ma sappi amore mio
            che io sono sempre qui
            non voglio morire adesso
            non voglio soffrire adesso
            voglio stare qui
            fermo e sapere che
            tu esisti dentro me
            questo già mi basta.
            Composta giovedì 28 ottobre 2010
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              Scritta da: Antonio Prencipe

              Mi dispiace ma non voglio vivere

              Il ti amo di lui bloccò
              il respiro di lei
              Il bacio di lei mise fine
              alle lacrime di lui
              Una lacrima e un sospiro si posa
              raffinatamente sulle labbra di lui
              Lei baciò quelle labbra e raccolse
              tra le sue mani quel che rimase del suo cuore,
              Isolata dal tempo e dal cinguettio
              degli uccelli persi tra le nuvole
              e gli aranci di un giardino vicino
              lei si perse in un cammino oscuro
              e lui sussurando al vento
              promise di non lasciarla mai sola
              Lei una notte di Novembre morì
              lasciando nell'aria e nella città
              un dolore che difficilmente si potrà dileguare
              fra la nebbia e la luce di quella fredda
              notte buia senza stelle e senza luna
              sulla testa dei poveri viandanti
              alla ricerca di sogni perduti in quell'istante.
              Lui immobile chiuse gli occhi
              e si perse in un feroce e vorticoso
              diluvio di sangue e pioggia,
              nei suoi occhi una luce si spense
              il suo corpo era ancora vivo
              ma il suo cuore era già morto
              e la sua anima aveva già raggiunto
              il cielo per poter così rincontrare e amare
              l'anima di quella donna
              che un tempo aveva
              deciso di soccombere
              tra le vie di un destino derubato dal suo sorriso.
              Composta giovedì 25 novembre 2010
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                Scritta da: Antonio Prencipe

                Goodbye my heart

                Si ricomincia senza rancori,
                goodbye my heart ormai che ti ho perso
                ti dico per sempre Addio.
                Goodbye my heart un bacio senza dolore
                consuma le mie dita macchiate ancora
                dal sesso del giorno prima.
                Goodbye my heart è stato bello
                anche se non sarà più primavera nel cuore mio,
                dimentica l'estate, dimentica il mare
                osserva l'orizzonte e ti prego
                sparisci prima che tra le lenzuola
                possa ritrovare ancora quel pezzo
                bruciacchiato del tuo misero cielo.
                Chiacchiere, chiacchiere, baci, carezze
                e poi niente solo ombre moderne
                che senza ritegno hanno ancora una volta
                oscurato l'anima mia.
                Ti ho incontrato e dopo un'ora di
                baci, il sesso arriva e disarma il mio orgasmo,
                "rimaniamo amici" mi dicevi dopo avermi
                scoperto e illuso tra le coperte di questo finto amore.
                Fra le tue braccia il mondo in un istante,
                fra le tue parole disprezzo e non curanza.
                Goodbye my heart ora che te ne vai
                non tornare ti auguro di morire
                dolcemente fra le tue dannate
                lacrime che in un secondo mi hanno soffocato
                e privato dell'aria candida che avvolgeva
                la mia squallida stanza.
                Composta martedì 18 gennaio 2011
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                  Scritta da: Antonio Prencipe

                  Esseri senza volto

                  Un fiore.
                  Il tuo nome squarciato
                  da un filo d'erba.
                  Acqua senza frontiere
                  disturbata dallo scroscio
                  onnipotente di raggi solari senza sovrani.
                  Siamo ignobili disgraziati
                  senza amore,
                  in questo mondo non ci sono più
                  sorrisi genuini persi nel vento.
                  Avevo un gatto e una luna di cartone,
                  respiro fumo e merda,
                  falsità irrequieta nella bocca
                  dei politici e dei religiosi
                  che indottrinano la gente senza
                  ormai nessuna verità, solo falsità insipida.
                  Un fiore con il nome di Dio
                  ma Dio dov'è?
                  Siamo Bastardi con gli aghi infuocati
                  sulle nostre ali.
                  Siamo essere umani senza rispetto
                  per l'altro "fratello" che riposa
                  su un marciapiede senza padre.
                  Siamo Angeli in attesa della fine.
                  Un albero con dentro il nome
                  del cielo che danza
                  fra gli Dei fucilati dalle favole
                  ignobili dei nostri nonni
                  condottieri di finte speranze torturate.
                  Siamo ripetitori del passato
                  governatore della vita nostra.
                  Siamo vermi striscianti
                  sul cemento pieno di sangue e dolore
                  di chi è morto per la nostra libertà
                  buttata nel cesso da noi esseri senza volto.
                  Siamo combattenti con la spada spezzata.
                  Dov'è la mia marlboro?
                  Scelgo la guerra contro il mondo,
                  scelgo l'amore proibito,
                  scelgo la punizione esemplare che il cielo mi darà,
                  scelgo di combattere nell'inferno.
                  Ciò che Sacro viene avvelenato
                  dalle nostre mani.
                  Composta mercoledì 30 marzo 2011
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                    Scritta da: Antonio Prencipe

                    Siamo morti di Marzo vestiti d'amianto

                    "Perché sei morto?"
                    Mi chiese.
                    "Per la vita".
                    Gli risposi asciugando il sorriso.
                    "Perché sei morta".
                    Chiesi alle sue labbra scorticate dal freddo.
                    "Per la libertà".
                    Rispose scucendo le pupille.
                    Eravamo vicini di bara,
                    entrambe di cristallo.
                    Si parlava della luna quella notte,
                    come due amanti il cui inchiostro
                    era deposto sulla punta della lingua.
                    E sanguinavano i sapori.
                    E lacrimavano gli odori
                    sul palmo delle nostre mani,
                    il loro tremolio a consolar
                    i mattoni visibili nel grembo di un respiro.
                    E dimenticammo i nostri occhi
                    sul becco di un corvo venuto da lontano
                    per dar conforto allo sporco cadavere
                    che oramai eravamo diventati.
                    "Prenditi i miei anni,
                    sanno di sofferto come la tua pelle".
                    Gli dissi.
                    "Tra i miei denti pezzi di te
                    solleticano il marmo della mia bocca".
                    Mi rispose pettinando le vene.
                    E mi ritrovo scheletro,
                    le ossa bianche immerse nel calamaio,
                    sangue di stella sul colore castano
                    dei nostri capelli.
                    Ed eravamo carne che sfamava il vento,
                    ed eravamo il mangime preferito
                    delle rose scolpite come i nostri nomi
                    sul muschio che riempiva le narici
                    e andava via dimenticandosi di noi,
                    del suo seno usato per nutrire il fango.
                    Siamo morti di Marzo vestiti d'amianto.
                    Siamo fiori di cera squagliata al sole.
                    Siamo quelli che osavano morire
                    con un sorriso spezzato nelle lacrime.
                    Composta lunedì 10 marzo 2014
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